Nuoto, cosa cambia per l’Italia con i 50 alle Olimpiadi. Nuovi obiettivi per Ceccon?
Si amplia ulteriormente il programma olimpico del nuoto con l’introduzione dei 50 metri (uomini e donne) rana, farfalla e dorso in occasione dei Giochi di Los Angeles 2028. Una vera rivoluzione che garantirà ad alcuni atleti delle possibili nuove gare da medaglia nella rassegna a cinque cerchi, provocando probabilmente anche dei cambiamenti alla programmazione olimpica […]

Si amplia ulteriormente il programma olimpico del nuoto con l’introduzione dei 50 metri (uomini e donne) rana, farfalla e dorso in occasione dei Giochi di Los Angeles 2028. Una vera rivoluzione che garantirà ad alcuni atleti delle possibili nuove gare da medaglia nella rassegna a cinque cerchi, provocando probabilmente anche dei cambiamenti alla programmazione olimpica di alcuni big.
Uno di questi potrebbe essere Thomas Ceccon, oro a Parigi 2024 e primatista mondiale dei 100 dorso, che dovrebbe aver trovato finalmente la seconda e anche la terza specialità individuale da preparare in vista delle Olimpiadi: i 50 dorso (fu argento europeo a Roma 2022 e quinto ai Mondiali di Fukuoka 2023) ed i 50 farfalla (campione del mondo nel 2023).
Il 24enne veneto avrebbe il talento ed il potenziale necessario per poter andare forte anche in altre gare come i 200 dorso ed i 100 stile libero, ma a questo punto farà probabilmente delle scelte diverse con l’obiettivo di migliorare la sua esplosività in chiave 50 dorso e delfino. Italia che potrà giocarsi qualcosa di importante nelle nuove distanze olimpiche anche con altre stelle del movimento azzurro.
Pensiamo per esempio a Benedetta Pilato, ex primatista mondiale dei 50 rana e capace di salire sul podio per quattro edizioni consecutive dei Mondiali (in vasca lunga) in questa gara. Ambizioni importanti nei 50 rana uomini per Nicolò Martinenghi e per lo specialista Simone Cerasuolo, ma in prospettiva potrebbe togliersi delle belle soddisfazioni anche Sara Curtis nei 50 dorso.