Novak Djokovic determinato: “Voglio continuare a giocare per rappresentare la mia generazione”
Novak Djokovic farà il proprio esordio domani nel Masters1000 di Madrid e nel mirino ha il suo titolo n.100 in carriera. Il serbo potrebbe approfittare dell’assenza dello spagnolo Carlos Alcaraz nella sua parte di tabellone e domani giocherà il suo primo match contro Matteo Arnaldi. A proposito di Carlitos, Nole ha riservato parole al miele […]

Novak Djokovic farà il proprio esordio domani nel Masters1000 di Madrid e nel mirino ha il suo titolo n.100 in carriera. Il serbo potrebbe approfittare dell’assenza dello spagnolo Carlos Alcaraz nella sua parte di tabellone e domani giocherà il suo primo match contro Matteo Arnaldi.
A proposito di Carlitos, Nole ha riservato parole al miele in conferenza stampa: “Quello che Alcaraz ha ottenuto alla sua età non è normale. Sono sicuro che lo vedremo ancora spesso vincere i trofei più prestigiosi nei prossimi 10, 15 anni”. Tuttavia, lui non vuole rimanere a guardare ed è ancora motivato a dare il meglio di se stesso nonostante le 38 primavere.
A questo proposito, Djokovic ci tiene a rappresentare la sua generazione: “Ci vuole un po’ di tempo perché la gente accetti il fatto che Roger Federer e Rafa Nadal non giocano più, e nemmeno Andy Murray. E un giorno toccherà anche a me. Ma sto ancora cercando di restare lì e rappresentare la vecchia guardia. Lo sport però è più importante di ogni individuo”, ha sottolineato.
“Siamo tutti qui al servizio del tennis e negli ultimi anni i grandi tornei, non solo gli Slam, hanno registrato un pubblico da record. È un buon segno, perché l’affluenza non dovrebbe dipendere solo dalle grandi stelle o dalle leggende del gioco che si sono ritirate. Lo sport dovrebbe sopravvivere a tutti, e lo farà“, ha concluso.