Nicchie, innovazione, estero: le ricette dei piccoli grandi studi

Mercato legale. Sono tante le «boutique» italiane che festeggiano traguardi importanti quest’anno: resistono anche dopo l’arrivo dei big internazionali grazie a specializzazioni, tecnologie e sedi fuori confine Nel vasto panorama degli studi legali italiani non mancano alcune realtà che si distinguono per la loro longevità. C’è chi quest’anno raggiunge i 65 anni di attività, chi […] L'articolo Nicchie, innovazione, estero: le ricette dei piccoli grandi studi proviene da Iusletter.

Mar 3, 2025 - 16:36
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Nicchie, innovazione, estero: le ricette dei piccoli grandi studi

Mercato legale. Sono tante le «boutique» italiane che festeggiano traguardi importanti quest’anno: resistono anche dopo l’arrivo dei big internazionali grazie a specializzazioni, tecnologie e sedi fuori confine

Nel vasto panorama degli studi legali italiani non mancano alcune realtà che si distinguono per la loro longevità. C’è chi quest’anno raggiunge i 65 anni di attività, chi festeggia le nozze d’oro o le supera. Tutti sono stati capaci di resistere indenni all’arrivo della concorrenza internazionale di inizio Duemila, all’impatto delle nuove tecnologie e alla trasformazione della professione sempre più consulenziale. Il segreto di questa capacità di restare sul mercato non è univoco, non esiste una formula magica e accanto a una solida professionalità, che rappresenta un prerequisito, ognuno di loro ha saputo adottare la propria strategia vincente. Alcuni hanno puntato sulla super specializzazione, altri invece sulla capacità di innovare o di guardare all’internazionalizzazione, altri ancora per rimanere sempre competitivi sono stati in grado di offrire un servizio che univa la sartorialità della boutique legale alle metodologie delle realtà anglosassoni.

Quest’anno festeggia i 65 anni di attività S ena & Partners e la sua ricetta della longevità probabilmente consiste nella forte aderenza alla sua storia e alla sua tradizione. Specializzato nel campo della proprietà intellettuale e industriale, occupa da sempre la stessa sede a Milano e anche gli avvocati più o meno sono sempre gli stessi. «Effettivamente abbiamo avuto questa continuità di cui siamo stati artefici e beneficiari. L’unità dello studio ha avuto la sua importanza insieme alla sua specializzazione – spiega il professor Giuseppe Sena, affiancato dalle partner Elisabetta Berti Arnoaldi e Francesca La Rocca Sena – . Rispetto alla concorrenza abbiamo continuato ad operare forti nel nostro rapporto personale che ci garantisce davanti ai clienti una conoscenza completa delle vicende».

Nel 1975 l’avvocato Antonio Belvedere ha fondato l’omonimo studio che nel 2024 è diventato BLV – Belvedere & Partners. Storicamente attivi nel real estate e nell’urbanistica, per il suo fondatore sarebbe limitante spiegare con la specializzazione il segreto della loro lunga storia. «Abbiamo un approccio che unisce l’attenzione tipica degli studi boutique all’utilizzo di standard e modelli internazionali – racconta il fondatore – Inoltre i nostri professionisti condividono un senso di appartenenza. Questo ci ha agevolato perché ci fa lavorare in una situazione di benessere».

È al terzo passaggio generazionale Tufarelli. Nato a Roma negli anni Cinquanta fu fondato dall’avvocato Carmelo Tufarelli, quindi nel 1995 ha assunto la forma dell’associazione professionale diventando Ristuccia Tufarelli & Partners. Avviato con una specializzazione nella contrattualistica, si è poi trasformato con l’ingresso, dopo una esperienza in una realtà consulenziale, dell’avvocato Luca Tufarelli che guarda alle nuove tecnologie e all’innovazione che racconta: «L’aspetto tecnologico è per me una sorta di passione e cerco di guardare avanti su come si evolverà il diritto sul tech. Abbiamo questa capacità di adattarci all’innovazione per cui siamo spesso cercati per un progetto difficile e abbiamo sempre clienti provenienti da nuovi settori».

Mentre non ha rinunciato alla sua identità e anzi l’ha sempre difesa con determinazione nei suoi 55 anni di storia Ughi e Nunziante, continuando a crescere aggiungendo al suo storico core business delle operazioni di M&A, altre practice come la proprietà intellettuale, l’amministrativo e la cyber security. «Gli studi internazionali appena sbarcati in Italia ci hanno fatto una corte spietata – affermano i partner Roberto Leccese e Andrea Ughi – ma abbiamo scelto di restare fedeli alla nostra natura e abbiamo preferito mantenere una dimensione che ci consente di sintonizzarci meglio con il mercato italiano. La scelta di conservare la nostra identità è stata premiata, tant’è che nel corso del tempo spesso è capitato che chi aveva deciso di sperimentare altre realtà poi ha deciso di tornare». Multipractice con l’animo di una boutiqueMasotti Casella quest’anno spegne le 60 candeline. Partito come uno studio che si occupava quasi solo di diritto di famiglia ora si divide tra la parte legal e quella tax: «La chiave di tutto – commentano i tre soci, Luca Masotti, Mascia Casella e Francesca Masotti – è avere una buona dose di cultura di impresa e trovare chi vuole camminare con te con idee nuove. Abbiamo sempre rifiutato aggregazioni e abbiamo detto no anche a qualche studio internazionale. In studio abbiamo un’anzianità aziendale alta perché le persone non lasciano questa realtà».

Lo sguardo internazionale è quello che ha garantito la continuità a Giambrone & Partners. Quest’anno festeggia i 20 anni di vita con 19 sedi tra l’Italia e l’estero (l’ultima apertura è a Shanghai). «Siamo una realtà multipractice – spiega il managing partner, Gabriele Giambrone – caratterizzata dalla capillarità. Siamo simili a una realtà anglosassone perché grazie alla tecnologia riusciamo a essere un’unica law firm, non lavoriamo per sede ma per expertise».

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