Naufragio Bayesian, al via le operazioni di recupero del veliero affondato a Palermo
Inizieranno il prossimo mercoledì 30 aprile le operazioni di recupero del Bayesian, il veliero del magnate miliardario britannico Mike Lynch affondato a largo di Porticello (Palermo) la notte del 19 agosto 2024. A comunicarlo è stata la Capitaneria di Porto di Palermo, dopo due rinvii: un’operazione, che si annuncia complessa, che potrebbe aiutare gli investigatori […] L'articolo Naufragio Bayesian, al via le operazioni di recupero del veliero affondato a Palermo proviene da Il Fatto Quotidiano.

Inizieranno il prossimo mercoledì 30 aprile le operazioni di recupero del Bayesian, il veliero del magnate miliardario britannico Mike Lynch affondato a largo di Porticello (Palermo) la notte del 19 agosto 2024. A comunicarlo è stata la Capitaneria di Porto di Palermo, dopo due rinvii: un’operazione, che si annuncia complessa, che potrebbe aiutare gli investigatori a fare luce sulle cause e le dinamiche di quel misterioso naufragio che causò la morte di sette persone.
Per i lavori di recupero del relitto, alle marinerie è stata comunicata l’interdizione alla navigazione in un’area di 650 metri dal punto in cui si trova lo yacht: la zona sarà dunque off limits fino al completamento delle operazioni, affidate alle società Hebo Maritiemservice e Smit International. Nell’area interdetta sarà vietato navigare, ancorare, sostare con qualsiasi imbarcazione, effettuare immersioni subacquee e attività di balneazione e pesca. La zona non potrà essere neppure sorvolata. Al largo di Porticello sarà installata una gru galleggiante, la Hebo Lift 10, ora ubicata nel porto olandese di Rotterdam. Verrà poi tagliato l’albero maestro alto 72 metri e pesante oltre 24 tonnellate. Una volta riportato alla luce, il Bayesian verrà trasportato nel porto di Termini Imerese dove si cercherà di capire se l’affondamento sia stato causato da “errori umani”, come venne inizialmente ipotizzato dalla Procura di Termini, o se invece non sia intervenuto altro.
La barca a vela, ben 56 metri in larghezza e 22 persone a bordo, era affondata pochissimi istanti prima delle 4 del mattina, travolta da una tromba d’aria e capovolta in acqua. Oltre allo stesso Lynch, proprietario dell’imbarcazione, persero annegarono la moglie Judy e la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer, il legale Chris Morvillo con la moglie Neda, e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.
L’imbarcazione calò a picco a quasi 50 metri di profondità e per il fatto vennero iscritti al registro degli indagati tre componenti dell’equipaggio – il comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith, di guardia in plancia la notte della tempesta. Tutti e tre con accusa di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Dopo l’affondamento fu chiesta una sorveglianza rafforzata sul relitto, nel timore che dati sensibili custoditi nelle casseforti di Lynch potessero interessare governi stranieri.
Secondo la Cnn, il fondatore dell’azienda di cybersicurezza Darktrace e proprietario del superyacht, sarebbe stato infatti in possesso di informazioni altamente riservate legate ad alcuni servizi di intelligence occidentali contenute in due hard disk crittografati che potrebbero interessare anche a governi stranieri, tra cui Russia e Cina. Un capitolo, quello dei segreti custoditi da Lynch, che ha alimentato dubbi e dietrologie sul naufragio del Bayesian.
In occasione del recupero del veliero affondato intanto molti alberghi della zona e i b&b di Porticello e Santa Flavia stanno venendo presi d’assalto da giornalisti e persone desiderose di assistere all’evento. Le strutture, riporta Il Messaggero, sono quasi totalmente sold out, con la conseguente e prevedibile impennata dei prezzi.
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