MotoGP, a Jerez si spera in una sberla capace di risvegliare il Mondiale dall’anestesia-Marquez

Il Gran Premio di Spagna 2025 di MotoGP si correrà fra il 25 e il 27 aprile sul tracciato di Jerez de la Frontera. Sarà la prima gara europea della stagione e inaugurerà una lunga fase in cui il Motomondiale sarà impegnato solo nel Vecchio Continente. Per cinque mesi si farà il giro d’Europa, cominciando […]

Apr 24, 2025 - 10:08
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MotoGP, a Jerez si spera in una sberla capace di risvegliare il Mondiale dall’anestesia-Marquez

Il Gran Premio di Spagna 2025 di MotoGP si correrà fra il 25 e il 27 aprile sul tracciato di Jerez de la Frontera. Sarà la prima gara europea della stagione e inaugurerà una lunga fase in cui il Motomondiale sarà impegnato solo nel Vecchio Continente. Per cinque mesi si farà il giro d’Europa, cominciando proprio dall’Andalusia.

È dunque finita la fase preliminare del Mondiale, dominata in lungo e in largo da Marc Marquez. La caduta di Austin annacqua un predominio altresì marcatissimo. Solo il capitombolo texano ha impedito al trentaduenne catalano (che dunque non sarà di casa in senso stretto nei prossimi giorni) di instaurare un autentico monopolio. Di fatto, El Trueno de Cervera deve ancora essere battuto nel 2025.

Questo è uno dei temi primari legati all’autodromo intitolato alla memoria di Angel Nieto. La supremazia di MM93 proseguirà anche in primavera, oppure Francesco Bagnaia avrà modo di diventare un rivale credibile? O meglio, per essere credibile, ‘Pecco’ lo è. Resta da capire se può effettivamente tramutarsi in una minaccia concreta.

Per quanto distante solo 26 punti, ha beneficiato del ruzzolone statunitense dell’ingombrante compagno di team, altrimenti il suo ritardo sarebbe già stato oltre le 50 lunghezze. Jerez è una pista dove i due si sono scornati nel 2024, con il piemontese a uscire vincitore di un duello rusticano. Da queste parti, il Campione del Mondo 2022 e 2023 ha sempre brillato.

Obbligare Marquez a inchinarsi potrebbe cambiare le prospettive della stagione, rinvigorendo l’interesse e l’incertezza attorno a un Mondiale diverso da tutti quelli del decennio corrente. Con tutto il rispetto per Alex Marquez, Franco Morbidelli e gli altri ducatisti, si parla di validi piloti che però non sono certo all’altezza di chi ha conquistato il casco iridato più di una volta.

Certo, per loro anche la proverbiale singola “vittoria di tappa” sarebbe un risultato sensazionale. Questo è l’obiettivo di chiunque non monti in sella a una Desmosedici del Team Factory. Il resto del mondo insegue a distanza, raffreddando tanti potenziali temi d’interesse in una categoria dominata dalla pax ducatista. Chi pilota una moto diversa da Ducati si accontenterebbe di salire sul podio, interrompendo il filotto di triplette di Borgo Panigale.