Montecucco da favola. I vini del Monte Amiata conquistano il mondo

La Toscana nel bicchiere. E il suo territorio che torna in vetrina in una delle rassegne più importanti a livello...

Mar 28, 2025 - 08:50
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Montecucco da favola. I vini del Monte Amiata conquistano il mondo

La Toscana nel bicchiere. E il suo territorio che torna in vetrina in una delle rassegne più importanti a livello globale. Il Consorzio Tutela Vini Montecucco Doc e Docg si prepara al Vinitaly dove sarà protagonista dal 6 al 9 aprile con uno spazio espositivo si trova al padiglione 9, stand B16. Oltre al banco istituzionale, lo stand ospiterà sette aziende associate che rappresenteranno la tradizione vinicola di questo angolo montano di Maremma.

Una delle novità di quest’anno sarà la presenza di un banco dedicato al biodistretto del Montecucco, con una rappresentanza di etichette socie, a rappresentare il grande impegno della denominazione per la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Il Consorzio poi presenterà, come ogni anno, una selezione delle sue etichette più significative. Sarà possibile degustare le diverse tipologie della Do , tra cui il Montecucco Vermentino Doc, il Montecucco Rosso Doc e Docg Riserva, e il Montecucco Sangiovese Docg. Vini che racchiudono in sé tutta la complessità e la ricchezza di un territorio unico come quello del Monte Amiata.

Tra l’altro, il 2025, rappresenta un traguardo speciale per il Consorzio, che festeggia i suoi 25 anni dalla fondazione. Un quarto di secolo dedicato alla valorizzazione di un territorio autentico, che cresce e guadagna riconoscimenti internazionali. Nel 2024 la vendemmia ha portato alla produzione di 17.924 quintali di uva e anche l’imbottigliato ha registrato un incremento del 10%, con circa 5.500 ettolitri di vino Doc e Docg, pari a oltre 720.000 bottiglie nel formato da 0,75 litri.

Il Montecucco è una zona vinicola ancora in fase di esplorazione, con una forte vocazione alla viticoltura, in particolare per la produzione del Sangiovese. Un Sangiovese unico e peculiare, ’l’altro Sangiovese’ della Toscana, che gode di un microclima particolare – complici l’Amiata (un vulcano spento) e l’altura – offre un’espressione unica del territorio, caratterizzato da biodiversità e da una natura ancora selvaggia, che si riflette nei vini.

"Questa – afferma Giovan Battista Basile, Presidente del Consorzio – è la vera carta vincente del Montecucco: un’espressione autentica del territorio. Non parliamo solo di vigneti, ma di una terra integra, che rispetta la biodiversità e adotta pratiche agronomiche in armonia con l’ambiente".

Anche l’enoturismo, altro tema centrale per il Consorzio, continua a crescere. Il 100 per cento delle aziende socie sono attrezzate per accogliere i visitatori, provenienti da tutto il mondo in particolare dal Nord Europa, offrendo un’ampia gamma di esperienze, che vanno dalle visite in cantina e in vigna alle degustazioni e tour del territorio. Circa la metà delle aziende dispone anche di strutture ricettive per pernottamenti e ristorazione.

Il Consorzio sta lavorando a un progetto di ampliamento ed estensione della zona di produzione delle uve per il vino Montecucco Doc e Montecucco Sangiovese Docg, che includerà le aree amministrative montane che, attualmente, sono escluse dal disciplinare dell’areale di produzione dei sette comuni di produzione: Cinigiano, Civitella Paganico, Campagnatico, Castel del Piano, Roccalbegna, Arcidosso e Seggiano. "Una proposta che nasce anche dalla volontà e dalla necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici" conclude il presidente Basile.