Milano-Cortina, l’ira di Simico dopo il report sui ritardi: “Era già noto che alcune opere saranno avviate e finite dopo le Olimpiadi”

La denuncia di “Open Olympics” sullo stato dei cantieri per i Giochi invernali 2026 provoca una dura reazione. E i Verdi chiedono che il ministro Salvini vada a riferire in Parlamento L'articolo Milano-Cortina, l’ira di Simico dopo il report sui ritardi: “Era già noto che alcune opere saranno avviate e finite dopo le Olimpiadi” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 16, 2025 - 17:22
 0
Milano-Cortina, l’ira di Simico dopo il report sui ritardi: “Era già noto che alcune opere saranno avviate e finite dopo le Olimpiadi”

La denuncia della rete di associazioni per la trasparenza “Open Olympics 2026” sui ritardi nei cantieri ha suscitato la reazione di Infrastrutture Milano Cortina (Simico), braccio operativo del governo nella realizzazione delle opere olimpiche. Le osservazioni degli analisti riguardano il fatto che a meno di un anno dall’inizio dei Giochi invernali solo il 10 per cento dei cantieri è concluso, mentre la metà non è neanche arrivato alla prima pietra, in 6 casi su dieci non c’è stata valutazione di impatto ambientale e un terzo delle opere sarà pronto a gare finite, da aprile 2026 a luglio 2032”. Mentre i Verdi chiedono che il ministro Matteo Salvini vada a riferire alla Camera su una situazione esplosiva, Simico ha diffuso una nota.

“Il report divulgato dalle associazioni induce a strumentalizzazioni inaccettabili. I dati, pubblicati online con la massima trasparenza e quindi a disposizione di tutti i cittadini, dicono in modo chiaro e incontrovertibile che il Piano delle opere olimpiche è in linea con il cronoprogramma”. Un portale di Simico, su richiesta di “Open Olympics”, illustra lo stato dell’arte, opera per opera, ed è da lì che è nato il dossier. “I cantieri delle opere sportive – continua Simico – procedono nel pieno rispetto del timing stabilito (in taluni casi in anticipo) e tutti saranno ultimati prima dei Giochi. Affermare il contrario non è solo falso, ma assolutamente diffamatorio”.

Simico chiarisce che l’elenco inserito sul web è completo: “Le opere olimpiche sono 94, non ‘ne mancano sei’, come scritto sulla nota delle associazioni. A seguito delle rimodulazioni attuate nel mese di novembre 2024 si è provveduto all’accorpamento di alcuni codici unici di progetto”. La società ha il compito di attuare il decreto della presidenza del consiglio che nel 2023 ha fissato il piano complessivo degli interventi, per una spesa di 3,6 miliardi di euro. “I dati ambientali sono in costante monitoraggio, l’azione della Società è sempre coordinata e non devia da prescrizioni o indicazioni previste dalla legge”. Per quanto riguarda i cantieri non sportivi, la nota spiega: “Le opere stradali, essendo di legacy per i territori, è sempre stato noto che alcune saranno avviate e altre termineranno dopo l’evento”.

Simico difende trasparenza e rispetto della legalità. “Il progetto di Open Milano Cortina 2026 – unico nel suo genere – rappresenta un nostro impegno nella messa a sistema di dati che erano già in precedenza presenti sul sito. Non risulta che siano state le ‘proteste o pressioni’ delle associazioni a condurre alla realizzazione del portale, visto che Simico ha partecipato a diverse riunioni con capofila Libera e le Commissioni Antimafia e Olimpiadi del Comune di Milano”. In conclusione, la società adombra possibili azioni legali: “Nonostante lo sforzo, la volontà di strumentalizzazione dei dati ha condotto a una lettura travisata dello stato attuale delle cose. Una lettura dalla quale Simico si dissocia in tutto e per tutto, riservando qualsiasi ulteriore valutazione nelle sedi opportune”.

“Open Olympics” (di cui fanno parte, tra gli altri, Cai, Wwf, Italia Nostra, Mountain Wilderness, Legambiente e Cipra) ha replicato: “Siamo stupiti. Non comprendiamo davvero dove avremmo operato strumentalizzazioni. In nessuna parte del nostro report parliamo di ritardi o anticipi rispetto al timing. Abbiamo viceversa riportato quanto restituito dai dati, con la percentuale corrispondente. Dove sarebbe la nostra scorrettezza? Sottolineando lo sforzo fatto, sproniamo gli altri enti, a partire da Fondazione Milano Cortina 2026, a seguire l’esempio di trasparenza di Simico”.

Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra: “La campagna Open Olympics 2026 consente toni assai meno trionfalistici di quelli usati da governo, Regioni Veneto e Lombardia, Simico. Segnaliamo che la spesa destinata alle opere stradali/ferroviarie è superiore di 5,6 volte rispetto a quella destinata alle opere essenziali per l’evento olimpico, un dato che spiega la lievitazione dei costi complessivi. Ci sembra opportuno che il ministro Salvini venga a riferire in parlamento sullo stato delle cose”.

L'articolo Milano-Cortina, l’ira di Simico dopo il report sui ritardi: “Era già noto che alcune opere saranno avviate e finite dopo le Olimpiadi” proviene da Il Fatto Quotidiano.