Meteo di Primavera con MOLTE PIOGGE: tanti benefici, un elenco
La Primavera che stiamo vivendo si sta delineando come una delle stagioni più vivaci e ricche di fenomeni meteo degli ultimi anni. È in arrivo una lunga fase di piogge, talvolta quasi eccessive. Eppure, togliendo gli eccessi che purtroppo faranno quasi sicuramente delle frane degli smottamenti locali, avere una stagione primaverile molto piovosa è […] Meteo di Primavera con MOLTE PIOGGE: tanti benefici, un elenco

La Primavera che stiamo vivendo si sta delineando come una delle stagioni più vivaci e ricche di fenomeni meteo degli ultimi anni. È in arrivo una lunga fase di piogge, talvolta quasi eccessive. Eppure, togliendo gli eccessi che purtroppo faranno quasi sicuramente delle frane degli smottamenti locali, avere una stagione primaverile molto piovosa è un’ottima cosa In vista dell’estate. Sappiamo che molti di voi non vedono l’ora di prendere sole in costume, ma sappiate che le occasioni per la tintarella saranno numerosissime e che ancora presto per voler ambire a 30 gradi diffusi.
L’accumulo idrico come difesa naturale
L’abbondanza di precipitazioni registrata finora in Marzo e Aprile, e che con ogni probabilità si estenderà fino a Maggio, ha portato a una situazione molto particolare: un aumento marcato delle riserve idriche sia nei bacini naturali che nelle falde acquifere, oltre a un notevole innevamento alpino, che nelle prossime settimane verrà ulteriormente incrementato da nuovi apporti nevosi previsti in quota.
Questa crescita del patrimonio idrico nazionale rappresenta un elemento cruciale, soprattutto in vista dei mesi estivi, quando la disponibilità d’acqua diventa essenziale non solo per l’agricoltura, ma anche per la tenuta del sistema idrogeologico e per la sopravvivenza degli ecosistemi. Sappiamo poi che in Estate pioverò pochissimo e quando lo farà sarà con fenomeni a bomba. Insomma, pioverà male!
Umidità del suolo: meno caldo in Estate!
C’è però un altro fattore, meno appariscente ma determinante, che entra in gioco quando si parla di conseguenze a lungo termine delle piogge primaverili: l’umidità presente nel terreno. Questa componente, spesso sottovalutata, ha un’influenza diretta sulla temperatura dell’aria e del suolo nei mesi successivi.
Quando il terreno è intriso d’acqua, una parte significativa dell’energia solare che lo colpisce viene impiegata per l’evaporazione e non per riscaldarlo. Questo meccanismo, che prende il nome di evaporazione con consumo di calore latente, agisce come una sorta di freno naturale all’aumento delle temperature, ritardando in maniera efficace l’instaurarsi delle prime ondate di caldo.
L’Anticiclone Africano e la percentuale idrica degli strati superficiali
Proprio questo freno può rappresentare l’elemento chiave per contenere, almeno inizialmente, gli effetti dell’Anticiclone nord-africano, la struttura atmosferica che negli ultimi anni è diventata tristemente celebre per il suo ruolo nell’amplificare le ondate di calore estive. Se l’Alta Pressione subtropicale dovesse espandersi verso il bacino del Mediterraneo tra fine Maggio e inizio Giugno, potrebbe trovare un terreno ancora saturo di umidità, in grado di opporre una certa resistenza all’aumento termico.
Ma attenzione cari lettori: questa resistenza non è però illimitata: qualora l’Anticiclone dovesse persistere per più settimane, l’evaporazione finirebbe per asciugare completamente il suolo, facendo venir meno l’effetto frenante. Ma intanto per un po’ saremmo salvi…
L’importanza delle nevicate in quota
Un altro aspetto fondamentale da considerare è l’accumulo nevoso sulle Alpi, che è stato eccezionale tra Febbraio e Marzo, e che continua a crescere grazie alle recenti irruzioni di aria fredda. Le nevi tardive, infatti, hanno un duplice valore: da un lato, garantiscono una riserva idrica naturale per la stagione calda; dall’altro, aiutano a mantenere bassa la temperatura dell’aria in prossimità dei rilievi, rallentando così la propagazione del calore verso la Pianura Padana e il versante tirrenico.
L’elevata albedo del manto nevoso, cioè la capacità di riflettere la radiazione solare, costituisce un ulteriore elemento di raffreddamento per l’intero Nord Italia. Questo effetto potrebbe farsi sentire in modo marcato fino a Giugno, sempre che le perturbazioni continuino ad alimentare il ciclo nivale.
L’anomalia del getto polare: ci verrà incontro?
Un altro elemento che sta attirando l’attenzione dei meteorologi è la configurazione del getto polare, che nel corso dell’Inverno e dell’inizio della Primavera ha mostrato comportamenti decisamente anomali. Il getto, solitamente compatto e orientato da ovest a est, ha subito diverse ondulazioni che hanno favorito l’ingresso di masse d’aria fredde verso l’Europa meridionale.
Questa situazione ha contribuito al mantenimento di un regime perturbato, impedendo il consolidarsi di fasi anticicloniche stabili. Le ondulazioni del getto, se dovessero continuare anche a Maggio, potrebbero prolungare l’instabilità atmosferica, ritardando di fatto l’avvio dell’Estate calda.
Insomma, per concludere, una Primavera piovosa, con suoli ben irrigati e falde ricaricate, ha maggiori possibilità di resistere alle zampate del mostro africano soprattutto nei mesi di Luglio e Agosto, quando il caldo tende a raggiungere i suoi picchi estremi. Vedremo se il meteo sarà così!
Meteo di Primavera con MOLTE PIOGGE: tanti benefici, un elenco