Medio Oriente, la diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: oltre 50mila morti dal 7 ottobre 2023, 61 solo nelle ultime 24 ore. Uccisi altri due giornalisti. Un morto in un attentato in Israele. Ap: “Hamas ha risposto positivamente a una nuova proposta egiziana di tregua”. Tel Aviv: “Non abbiamo ricevuto nulla”. Iran apre a colloqui “indiretti” sul nucleare con gli Usa | DIRETTA

Non si fermano i raid israeliani sulla Striscia di Gaza, dove i morti hanno superato le 50mila vittime dal 7 ottobre 2023. Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 24 marzo 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza. [Seguici anche su Instagram]. DIRETTA Ore 15:00 – Gaza: uccisi due giornalisti in altrettanti […]

Mar 24, 2025 - 15:06
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Medio Oriente, la diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: oltre 50mila morti dal 7 ottobre 2023, 61 solo nelle ultime 24 ore. Uccisi altri due giornalisti. Un morto in un attentato in Israele. Ap: “Hamas ha risposto positivamente a una nuova proposta egiziana di tregua”. Tel Aviv: “Non abbiamo ricevuto nulla”. Iran apre a colloqui “indiretti” sul nucleare con gli Usa | DIRETTA

Non si fermano i raid israeliani sulla Striscia di Gaza, dove i morti hanno superato le 50mila vittime dal 7 ottobre 2023. Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 24 marzo 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza. [Seguici anche su Instagram].

DIRETTA

Ore 15:00 – Gaza: uccisi due giornalisti in altrettanti raid dell’Idf – I giornalisti palestinesi Mohammed Mansour, corrispondente del portale Palestine Today, e Hossam Shabat, collaboratore del canale tv al-Jazeera Mubasher, sono rimasti entrambi uccisi in due attacchi aerei condotti oggi dalle forze armate di Israele (Idf) nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, secondo cui Mansour è morto in un raid dell’Idf contro un’abitazione a Khan Younis, nel sud della Striscia, mentre Shabat è rimasto ucciso in un attacco aereo che ha colpito la sua auto nel nord del territorio costiero palestinese.

Ore 14:30 – Libano: Beirut in contatto con Usa e Francia per scongiurare raid di Israele sulla capitale – Le autorità libanesi restano in stretto contatto con i governi di Stati Uniti e Francia per scongiurare attacchi aerei di Israele nella capitale Beirut. Lo riferisce l’agenzia di stampa francese Afp, che cita fonti del governo libanese, secondo cui i contatti tra Beirut, Washington e Parigi si sono intensificati nel fine settimana dopo i pesanti attacchi aerei israeliani condotti dallo Stato ebraico contro Hezbollah nel sud del Paese arabo. Allora, secondo Afp, sia il presidente libanese Joseph Aoun che il primo ministro Nawaf Salam “hanno preso contatti diplomatici con la Francia e gli Stati Uniti, così come con le Nazioni Unite, per raggiungere una de-escalation in seguito alle minacce israeliane di colpire Beirut”, ha affermato un funzionario in via anonima.

Ore 14:00 – Gaza, l’Alto rappresentante Ue Kallas: “Riprendere i negoziati è l’unica via” – La ripresa dei negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza è “l’unico modo fattibile per porre fine alle sofferenze di entrambe le parti”. Lo ha dichiarato oggi l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas durante una conferenza stampa tenuta a Gerusalemme con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar. “Riprendere i negoziati è l’unico modo fattibile per porre fine alle sofferenze da tutte le parti”, ha dichiarato Kallas. “La violenza alimenta altra violenza, i nuovi combattimenti stanno causando un’incertezza insopportabile per gli ostaggi e le loro famiglie, e orrore e morte per il popolo palestinese”.

Ore 13:30 – Israele, media: “Il governo non ha ricevuto alcuna nuova proposta di tregua nella Striscia di Gaza” – Il governo di Israele non ha ricevuto alcuna nuova proposta di tregua nella Striscia di Gaza. Lo ha confermato oggi un funzionario israeliano al quotidiano online The Times of Israel dopo che, in mattinata, un anonimo esponente del governo egiziano aveva riferito ad Ap che Hamas aveva “risposto positivamente” a una nuova proposta di mediazione presentata dal Cairo. “Non abbiamo sentito parlare di nessuna nuova proposta”, ha affermato il funzionario.

Ore 13:00 – Israele, media: “Identificato l’autore dell’attentato nel nord: è un uomo di 25 anni” – L’autore dell’attacco terroristico compiuto questa mattina nel nord di Israele si chiamava Karem Jabarin e aveva 25 anni. Lo riferisce il quotidiano israeliano Zman Yisrael,  secondo cui l’aggressore, residente nella città a maggioranza araba di Ma’ale Iron, è stato ucciso dagli agenti della polizia di frontiera intervenuti sulla scena. Secondo la ricostruzione del quotidiano locale Haaretz, confermata da fonti interne alla polizia israeliana, l’aggressore ha prima tentato di investire alcune persone in attesa alla fermata dell’autobus di Tishbi Junction, vicino alla città settentrionale di Yokne’am, e poi è uscito dall’auto, ha provato ad accoltellare alcuni passanti e quindi ha aperto il fuoco contro chiunque gli capitasse a tiro.

Ore 12:45 – Israele, media: “Identificata la vittima dell’attentato nel nord: è un uomo di 85 anni” – La vittima dell’attentato terroristico compiuto questa mattina nel nord di Israele si chiamava Moshe Horn e aveva 85 anni. Lo  riferisce il portale israeliano Walla, secondo cui l’uomo, residente del kibbutz HaZore’a, si trovava in auto sulla Route 66, vicino alla città settentrionale di Yokne’am, insieme al figlio 51enne, quando è stato colpito da un colpo di arma da fuoco, sparato da un attentatore successivamente ucciso dalla polizia. L’attacco ha provocato anche un altro ferito grave, un 20enne di cui finora non si conoscono le generalità.

Ore 12:30 – Iran: il ministro degli Esteri Araghchi apre a colloqui “indiretti” sul nucleare con gli Usa – L’Iran ha aperto a colloqui “indiretti” sul nucleare con gli Stati Uniti, in seguito all’ultimatum lanciato dal presidente Donald Trump per un nuovo accordo. Teheran è pronta a negoziati “indiretti” con gli Usa, ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi durante una conferenza stampa tenuta oggi presso la sede centrale della Mezzaluna Rossa Teheran in occasione del capodanno persiano Nowruz. “La strada è aperta”, ha aggiunto Araghchi, respingendo però colloqui diretti con Washington “finché non cambierà l’approccio nei confronti della Repubblica islamica”.

Ore 12:00 – Gaza: 730 morti dal 18 marzo, 61 soltanto nelle ultime 24 ore – Almeno 61 persone sono rimaste uccise e 134 sono state ferite nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi condotti dalle forze armate di Israele nelle ultime 24 ore nel territorio costiero palestinese. L’ultimo bilancio delle vittime è stato diramato dal ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, secondo cui queste cifre portano a 50.082 i morti e a 113.408 i feriti registrati nella Striscia dal 7 ottobre 2023, di cui 730 morti e 1.367 soltanto dal 18 marzo scorso.

Ore 10:50 – Gaza, Associated Press (Ap): “Sale a 25 il bilancio delle vittime dei raid notturni di Israele” – È salito ad almeno 25 il bilancio delle vittime rimaste uccise nella notte nella Striscia di Gaza a causa dei raid compiuti dalle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’agenzia di stampa statunitense Associated Press, che cita tre fonti delle autorità sanitarie locali controllate da Hamas, secondo cui tra i morti figura un numero imprecisato di “donne e minori”.

Ore 10:30 – Israele: il ministro degli Esteri Sa’ar accusa l’Anp per l’attentato di oggi: “Risultato dell’incitamento all’odio” – Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha attribuito l’attentato terroristico costato questa mattina la vita a un 75enne nel nord di Israele al “continuo incitamento (all’odio, ndr) dell’Autorità nazionale palestinese”. Lo ha dichiarato Sa’ar durante una conferenza stampa tenuta a Gerusalemme con l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas. “Stiamo combattendo la guerra del mondo libero. Iran, Houthi, Hamas e Hezbollah ci attaccano perché siamo vicini. Ma non fatevi illusioni, la guerra è contro la civiltà occidentale. Contro i suoi valori e i suoi stili di vita”, ha aggiunto il ministro degli Esteri israeliano, secondo cui è “naturale” che Tel Aviv si aspetti il ​​sostegno dell’Unione europea nel conflitto in corso.

Ore 10:00 – Gaza: Hamas ha “risposto positivamente” alla proposta egiziana di rilanciare la tregua – Hamas ha “risposto positivamente” alla proposta egiziana di rilanciare l’accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto all’agenzia di stampa statunitense Associated Press un esponente del gruppo terroristico palestinese, senza però fornire ulteriori dettagli. Come prima mossa, secondo quanto rivelato da un anonimo funzionario egiziano al quotidiano israeliano Zman Yisrael, Hamas dovrebbe liberare cinque ostaggi tuttora in vita, tra cui un uomo con doppia cittadinanza statunitense e israeliana, e in cambio Israele dovrebbe autorizzare l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia e acconsentire a una sospensione delle ostilità di qualche settimana, rilasciando anche centinaia di detenuti palestinesi.

Ore 9:30 – Israele: un morto e un ferito in attentato nel nord. Ucciso l’attentatore – Un uomo è stato ucciso e un altro è rimasto ferito in un attentato terroristico condotto oggi nei pressi della città di Yokne’am, nel nord di Israele, da un aggressore a sua volta rimasto vittima dell’intervento della polizia. Lo riferisce in una nota diramata sui social il servizio di emergenza israeliano Magen David Adom. Secondo la ricostruzione del quotidiano locale Haaretz, confermata da fonti interne alla polizia israeliana, l’aggressore ha prima tentato di investire alcune persone in attesa alla fermata dell’autobus di Tishbi Junction, vicino alla città settentrionale di Yokne’am, e poi è uscito dall’auto e ha aperto il fuoco sui passanti, uccidendo un uomo di 75 anni e ferendo gravemente un altro di 20. La polizia di frontiera è intervenuta sul posto uccidendo l’aggressore.

Ore 9:00 – Gaza, al-Jazeera: “Sale a 21 il bilancio delle vittime dei raid notturni di Israele” – E’ salito ad almeno 21 il bilancio delle vittime rimaste uccise nella notte nella Striscia di Gaza a causa dei raid compiuti dalle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita fonti delle autorità sanitarie locali controllate da Hamas.

Ore 8:00 – Gaza: oltre 50mila morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “16 vittime nei raid notturni di Israele”. Idf: “Ucciso un leader di Hamas” – Almeno 16 persone sono rimaste uccise in un’ondata di attacchi aerei condotti durante la notte dalle forze armate di Israele (Idf) nella Striscia di Gaza, dove Tel Aviv ha bombardato anche l’ospedale Nasser di Khan Younis, uccidendo un importante esponente locale di Hamas e portando a oltre 50mila i morti registrati nel territorio costiero palestinese dal 7 ottobre 2023. L’ultimo bilancio delle vittime è stato confermato all’emittente qatariota al-Jazeera da fonti delle autorità sanitarie locali controllate da Hamas, secondo cui gli oltre 20 raid condotti nella notte dall’Idf hanno colpito diverse località del territorio costiero palestinese, tra cui Gaza City, nel nord, e Khan Younis, nel sud, prendendo di mira anche abitazioni residenziali e veicoli in transito. Secondo il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas invece, almeno 50.021 persone sono state uccise and 113.274 sono rimaste ferite nella Striscia dall’inizio della guerra scoppiata dopo gli attentati del 7 ottobre 2023, di cui 673 morte e 1.233 ferite dal 18 marzo 2025. Inoltre sia l’Idf che Hamas hanno confermato in due note separate l’uccisione di Ismail Barhoum, membro dell’ufficio politico del gruppo palestinese, in un raid condotto ieri sera da Israele presso l’ospedale Nasser dove la vittima era ricoverata “dopo essere rimasta gravemente ferita in un attacco aereo sulla sua casa a Khan Younis”. Secondo il ministero della Salute di Gaza, l’attacco ha causato in totale due morti, tra cui un ragazzo di 16 anni sottoposto a un intervento chirurgico e diversi feriti, “tra cui alcuni membri del personale medico”.