L’impennata dei rendimenti dei Treasury che desta perplessità: cosa è accaduto

Il rendimento dei T-bond decennali ha raggiunto un picco del 4,51% in risosta alle vendite insolite che hanno colpito il mercato obbligazionario USA

Apr 10, 2025 - 13:58
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L’impennata dei rendimenti dei Treasury che desta perplessità: cosa è accaduto

Restano sotto osservazione il mercato obbligazionario USA ed i rendimenti dei Treasury Bond, che hanno registrato nei giorni scorsi un inspiegabile impennata, insolita per un periodo come questo in cui i mercato azionari stanno crollando e si tema una recessione. In uno scenario siffatto, tradizionalmente, gli investitori hanno sempre a acquistato T-bond come bene rifugio e quindi i rendimenti sarebbero dovuti scendere. Cosa è accaduto? E qual è ora la situazione?

Rendimenti in marginale calo ma vicino ai massimi

Questa mattina, a fronte del rimbalzo dei mercati europei, in scia alla rimonta di Wall Street ieri sera, i rendimenti dei Bond USA,  che ieri avevano toccato dei picchi insoliti,  hanno poi evidenziato un ridimensionamento. Il T-Bond decennale ha visto il rendimento volare su una massimo del 4,51%, per poi ritracciare quest’oggi di 9,2 punti base al 4,304%. Parallelamente, il Bond a 2 anni ha corretto al 3,877% (-7,2 ppunti) dopo aver toccato uun picco vicinissimo al 4%.

Effetto Trump sull’obbligazionario

A far impennare i rendimenti dei Treasury sarebbe stata la politica tariffaria oltranzista di Trump, che ha imposto dazi insostenibili contro circa 100 Paesi, in particolare la Cina, colpita con tariffe che arrivano al 125%. Questa politica ha alimentato i timori per un blackout del commercio mondiale e per la sostenibilità del debito USA, provocando una fuga dal mercato americano, non solo l’azionario, ma anche quello dei Bond. “Il mercato ha perso fiducia nelle attività statunitensi”, aveva affermato un analista di Deutsche Bank.

Poi, la forte domanda riscontrata in un’asta di T-Bond e la decisone del Presidente Trump di concedere 90 giorni di “pausa” ai dazi annunciati, per portare avanti trattative con i partner commerciali degli Stati Uniti, che ha aperto alla possibilità di ridurre il tutto ad una tariffa universale del 10%, ha rassicurato i mercati e fatto risalire l’obbligazionario USA. Si ritiene anche che Trump abbia cambiato idea sulla sua politica tariffaria alla luce delle pressioni del mercato obbligazionario, che lo stesso Presidente ha definito “molto insidioso”.

Ma c’è anche la posizione degli Hedge Funds

Un’altra spiegazione dell’insolita impennata dei rendimenti dei bond USA è stata rinvenuta in un eccessivo sbilanciamento degli Hedge Funds, che durante il panic selling e la volatilità che ha caratterizzato i giorni precedenti, si sarebbero trovati “scoperti” e sarebbero stati chiamati dai broker a ripristinare i margini corretti della loro operatività.