L'esercito russo recluta 160mila giovani: una delle più grandi leve degli ultimi anni
La scelta di Vladimir Putin in un momento decisivo della guerra in Ucraina. In settimana incontro tra funzionari russi e americani: è il primo dal 2022 in territorio americano

Roma, 3 aprile 2025 - Vladimir Putin chiama alle armi: l'esercito russo ha avviato una delle più importanti campagne di leva degli ultimi anni. L'iniziativa fa parte degli sforzi dello Zar per rafforzare le forze armate del Paese, proprio mentre il conflitto con l'Ucraina continua a intensificarsi.
Martedì, Putin ha firmato un decreto che autorizza l'ultima fase della leva obbligatoria, che durerà fino al 15 luglio. Durante questo periodo, 160mila uomini tra i 18 e i 30 anni entreranno a far parte delle forze armate. Questo rappresenta un aumento di 10mila unità rispetto alla leva primaverile dell'anno scorso e di oltre 15mila rispetto a tre anni fa, secondo quanto riferito dai media statali russi.
La coscrizione obbligatoria non rappresenta una novità in Russia: le campagne di leva si tengono solitamente ben due volte all'anno. Tuttavia, dall'inizio del conflitto in Ucraina c'è stata una generale espansione dell'organico dell'esercito, che conta oggi circa 1,5 milioni di militari. In realtà, la legge russa specifica che non possano essere mandati sul campo di battaglia soldati non adeguatamente addestrati: coloro che finiscono al fronte sono spesso vittima di induzioni, pressioni o inganni. Secondo quanto riportato dalla Cnn, verrebbero costretti a firmare contratti di reclutamento che prevedono l'immediato dispiego in Ucraina.
Nel frattempo, la guerra è a un punto decisivo. Da un lato, Mosca ha dovuto fare affidamento sull'assistenza di soldati nordcoreani per contenere i progressi ucraini nella regione di Kursk, mentre dall'altro, le forze russe stanno avanzando in modo costante nell'Ucraina orientale. Nonostante i tentativi degli Stati Uniti di mediare dei colloqui di pace per fermare il conflitto, le battaglie sul campo continuano incessanti.
Kirill Dmitriev, un alto negoziatore russo, è atteso a Washington questa settimana per incontrarsi con Steve Witkoff, un funzionario dell'amministrazione Trump. L'incontro servirà a discutere come rafforzare le relazioni bilaterali tra Russia e Stati Uniti e, contemporaneamente, a esplorare le possibilità di porre fine alla guerra in Ucraina. Ma Putin chiede un prezzo salato per il cessate il fuoco: la revoca delle sanzioni statunitensi e un accordo per fermare i combattimenti nel Mar Nero.