Leonardo, Rheinmetall e non solo. Ecco perché decollano le azioni della difesa europea in Borsa

Sprintano i titoli della difesa dopo che nel fine settimana i leader europei hanno concordato sulla necessità di aumentare la spesa militare. Boom di Leonardo a Piazza Affari, mentre corrono anche Thales a Parigi, Bae Systmes a Londra e Rheinmetall a Francoforte. Fatti, numeri e approfondimenti

Mar 3, 2025 - 13:39
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Leonardo, Rheinmetall e non solo. Ecco perché decollano le azioni della difesa europea in Borsa

Sprintano i titoli della difesa dopo che nel fine settimana i leader europei hanno concordato sulla necessità di aumentare la spesa militare. Boom di Leonardo a Piazza Affari, mentre corrono anche Thales a Parigi, Bae Systmes a Londra e Rheinmetall a Francoforte. Fatti, numeri e approfondimenti

Inizio settimana con boom per le azioni dei produttori di armi in Europa, spinte dalla prospettiva di una maggiore spesa per la difesa europea.

Lunedì è scattato un rally del settore della difesa europeo mentre gli investitori hanno aumentato le loro scommesse dopo che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyan, ha annunciato che serve “urgentemente riarmare l’Europa” al termine del vertice di Londra sull’Ucraina.

Già due settimane fa le azioni europee avevano chiuso in rialzo, con un certo numero di azioni della difesa in forte ascesa.

Stamani, le azioni di Rheinmetall – la più grande azienda di difesa tedesca cha già guadagnato il 67% finora quest’anno ed è cresciuta di oltre l’800% dall’inizio della guerra tre anni fa – sono balzate del 18%. Anche il più grande produttore di armi europeo, la britannica Bae Systems, è salita del 14% a Londra così come Thales quotata a Parigi è salita del 16%, insieme alla connazionale Dassault Aviation mentre la svedese Saab è salita del 14%. Anche  Thyssenkrupp, MTU Aero Engines e Renk  sono salite tra il 3% e il 13%.

L’italiana Leonardo è volata del 18% prima di una sospensione temporanea delle negoziazioni. Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, alle 12.00 il colosso della difesa e aerospazio registra un incremento del 10,22% a 42,50 euro.

Tutti i dettagli.

L’UE SI MUOVE VERSO L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI

Questo fine settimana il primo ministro britannico Keir Starmer ha ospitato un vertice di pace in Ucraina. Durante i colloqui, il leader del Regno Unito ha affermato che gli alleati di Kiev devono farsi avanti e continuare a sostenere il paese. Le dichiarazioni arrivano dopo lo scontro tra il presidente degli Stati Uniti Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’incontro venerdì Casa Bianca.

Al termine del vertice di Londra, i leader europei hanno raggiunto un accordo generale sulla necessità di aumentare la spesa per la difesa e le capacità militari.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato gli europei ad aumentare massicciamente la loro spesa annuale per la difesa a oltre il 3% del Pil domenica. “Negli ultimi tre anni, i russi hanno speso il 10% del loro Pil per la difesa. Dobbiamo preparare ciò che verrà dopo, con un obiettivo del 3-3,5% del Pil”, ha affermato Macron in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro.

LA CORSA INIZIATA NEL 2022

Ed ecco che questi annunci hanno innescato il rally dei big della difesa in Europa, sulle attese per un aumento della spesa.

I guadagni di lunedì si aggiungono a una corsa da record per un settore che era stato evitato da molti investitori europei prima dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022, ricorda il Financial Times.

IL BALZO DELL’INDICE STOXX EUROPE

L’indice aerospaziale e della difesa Stoxx Europe è salito del 7%, mettendolo sulla buona strada per il suo più grande guadagno giornaliero da novembre 2020. L’indice è salito di oltre il 30% quest’anno, raggiungendo il suo livello più alto almeno dall’inizio degli anni ’90.

IN VANTAGGIO SULLO S&P 500 AMERICANO

Le azioni europee hanno registrato un forte rialzo quest’anno, superando gli Stati Uniti, evidenzia Bloomberg. A febbraio, lo Stoxx Europe 600 ha esteso il suo vantaggio sullo S&P 500 dalla fine di novembre. Il benchmark europeo ha superato il suo pari statunitense di 10 punti percentuali in tre mesi. La prospettiva della pace in Ucraina è stata uno dei fattori trainanti del rialzo, sottolinea Bloomberg.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

Riflettori accesi sul vertice del Consiglio europeo dedicato alla difesa e all’Ucraina previsto per giovedì; i leader dell’Ue dovrebbero discutere i modi per finanziare l’aumento delle spese militari.

“Gli eventi degli ultimi giorni hanno reso chiaro ai leader europei che devono aumentare significativamente la spesa per la difesa in futuro”, ha affermato Tomasz Wieladek, analista presso il gestore patrimoniale T Rowe Price.

Vincent Juvyns, stratega del mercato globale presso JPMorgan Asset Management, ha affermato che la spesa pubblica per la difesa aumenterà notevolmente nei prossimi anni, anche se la pace in Ucraina rimane una possibilità per il 2025, nonostante i recenti scontri diplomatici tra alleati, riporta Bloomberg. “Si percepisce un ampio consenso affinché l’Europa prenda in mano il proprio futuro e che ci saranno maggiori spese militari”, ha aggiunto.

Mohit Kumar, analista di Jefferies, ha osservato che gli investitori erano convinti che “l’Europa non abbia altra scelta che aumentare la spesa per la difesa”.

Infine, gli analisti di JPMorgan Chase & Co. hanno aumentato i loro obiettivi di prezzo in media del 25%, affermando che il ciclo di riarmo dell’Europa era ormai “reale” e che la crescente riluttanza degli Stati Uniti a sovvenzionare la difesa della regione avrebbe portato a una maggiore produzione interna e a meno importazioni. “Gli eventi delle ultime due settimane hanno dato una spinta a questa tesi”, ha scritto David Perry. “Riteniamo che ora entreremo in una fase in cui i multipli di valutazione aumenteranno, con aggiornamenti degli utili che seguiranno nel tempo”.