Le spese irregolari dei consiglieri. Delibere trasmesse in Procura: "Verifiche su dolo o colpa grave"

La Sezione controllo dell’Umbria ha passato gli atti al procuratore della Corte dei Conti. Nel mirino i rendiconti finanziari del 2024 dei gruppi della Lega, Misto, Partito democratico e Forza Italia .

Mar 14, 2025 - 07:37
 0
Le spese irregolari dei consiglieri. Delibere trasmesse in Procura: "Verifiche su dolo o colpa grave"

I rendiconti finanziari irregolari dei gruppi consiliari della Regione sono stati trasmessi dalla Sezione controllo alla Procura della Corte dei Conti dell’Umbria per la verifica di eventuali profili di sussistenza di dolo o colpa grave. E’ questa la ‘mossa’ dovuta che ha effettuato nelle ultime ore la segreteria della Sezione controllo contabile, presieduta da Antonello Colosimo. Un atto d’ufficio è vero, ma che potrebbe aprire nuovi scenari nei confronti di capigruppo e consiglieri finiti nel mirino della Corte dei Conti proprio per la gestione irregolare delle risorse che l’Assemblea legislativa mette a disposizione dei gruppi per l’attività istituzionale. Il passaggio al termine delle delibere in cui sono state riscontrate irregolarità è piuttosto eloquente in merito. "Quanto accertato in questa sede – scrivono l’estensore Antonino Geraci e il presidente Colosimo -, per i connotati propri di questo modulo di controllo, non attiene alla regolarità complessiva dei comportamenti sottostanti agli atti sottoposti al controllo, i quali potranno essere valutati nelle competenti sedi". Poche righe, insomma, che potrebbero aprire profili di dolo o colpa grave nei confronti degli esponenti della Lega Umbria, Partito democratico, Gruppo Misto e Forza Italia. Questi sono i quattro partiti coinvolti che nel 2024 non hanno rispettato le regole dell’utilizzo delle risorse pubbliche, soldi dei cittadini umbri, insomma. Nella fattispecie la Lega Umbria (capogruppo chiamato in causa è l’ex del Carroccio, Stefano Pastorelli) dovra restituire nelle casse del Consiglio regionale 54.185,41 euro e di questi ben 47mila sono stati utilizzati irregolarrmente per una transazione giudiziale che vedeva coinvolto un collaboratore del gruppo, licenziato nel 2022. Quanto a Pd e Gruppo Misto (consigliera Donatella Porzi) le cifre da restituire sono rispettivamente di 6.100 e 6.852 euro, perché secondo la Sezione controllo i fondi pubblici messi a disposizione sono stati utilizzati per fare propaganda politica, invece della comunicazione istituzionale che è propria di un gruppo consiliare. Quanto infine a Forza Italia la cifra ammonta a 16.123 euro e per gran parte le irregolarità riguardano il contratto stipulato a più professionisti. "La norma - spiega Colosimo - vieta al gruppo consiliare di svolgere qualsiasi attività di comunicazione politica e istituzionale nel periodo ‘sensibile’ utilizzando contributi erogati dall’Assemblea legislativa". Michele Nucci