Le rinnovabili c’entrano col blackout in Spagna? No, ma ormai sono nel mirino: per fortuna vanno avanti da sole
Avete mai sentito parlare dell’“effetto boomerang”? Nel campo della comunicazione si riferisce a quando un’affermazione viene recepita dal pubblico come l’esatto opposto del suo significato. Un caso ben noto è quello degli attacchi alle torri gemelle di New York nel 2001. Nonostante le fonti ufficiali del governo americano avessero negato esplicitamente molte volte un coinvolgimento […] L'articolo Le rinnovabili c’entrano col blackout in Spagna? No, ma ormai sono nel mirino: per fortuna vanno avanti da sole proviene da Il Fatto Quotidiano.

Avete mai sentito parlare dell’“effetto boomerang”? Nel campo della comunicazione si riferisce a quando un’affermazione viene recepita dal pubblico come l’esatto opposto del suo significato. Un caso ben noto è quello degli attacchi alle torri gemelle di New York nel 2001. Nonostante le fonti ufficiali del governo americano avessero negato esplicitamente molte volte un coinvolgimento dell’Iraq di Saddam Hussein, nel 2003 i sondaggi mostravano che circa il 40-50% degli americani pensava che Saddam fosse il responsabile. Ci sono molti altri esempi, uno è quello delle auto elettriche: nonostante gli esperti abbiano spiegato molte volte che non è vero che si incendiano facilmente, a furia di parlarne va a finire che un sacco di gente ci crede.
L’esempio più recente lo stiamo vedendo in questi giorni con la vicenda del blackout in Spagna. Tutti gli esperti sono stati molto cauti, e molti hanno detto esplicitamente che le rinnovabili non c’entrano assolutamente niente, anzi, erano quelle che hanno aiutato a rimettere in piedi la rete. Ma non sembra che l’opinione degli esperti abbia avuto un grande effetto. Da quello che si legge sui titoli dei giornali e commenti sui social (anche per il mio ultimo post sul “Fatto”) sembra chiaro che una buona frazione del pubblico crede che il blackout sia stato causato dalle rinnovabili. Un perfetto boomerang comunicativo.
Purtroppo, la comunicazione sui media funziona così. Nel dibattito politico non contano le ragioni. Conta chi parte per primo con le accuse. L’accusato può cercare di difendersi ma si sa bene che, in politica, se ti devi difendere hai già perso. Una volta si diceva: “Piove, governo ladro!” Oggi sembra che sia più di moda prendersela con le rinnovabili ogni volta che qualcosa va storto. Ed è successo con il blackout in Spagna.
E allora? Beh, per fortuna, nonostante l’effetto boomerang, le rinnovabili vanno avanti bene da sole. Le ultime notizie sul fronte energetico sono decisamente buone. Se avete voglia, potete leggervi questo articolo recentissimo del gruppo di Christian Breyer che fa vedere come i costi delle rinnovabili si sono consistentemente ridotti più di quanto non prevedessero tutte le proiezioni, anche le più ottimistiche. A questo punto, l’energia rinnovabile è diventata così a buon mercato che si sta espandendo su tutte le scale, incluso i pannelli fotovoltaici da balcone che danno una mano alle famiglie a ridurre i costi dell’energia elettrica. E questo nonostante tutti gli sforzi della lobby del petrolio per fermarla.
Quindi, serve a poco cercare di ragionare con gli assatanati che infestano i commenti sui social. Lasciamogli fare il loro mestiere, ma ignoriamoli. Le rinnovabili non sono soltanto utili, ma sono indispensabili. Andiamo avanti!
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