Le basi Usa in Italia nel mirino della spending review di Musk: congelate la carte di credito ai dipendenti civili

Operazione trasparenza: i conti azzerati per un mese. Ma il sindacato: “Succedeva anche prima”. Indignazione per le mail in cui si chiede ai lavoratori di indicare “entro 48 ore”, le mansioni svolte nell’ultima settimana

Mar 7, 2025 - 18:17
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Le basi Usa in Italia nel mirino della spending review di Musk: congelate la carte di credito ai dipendenti civili

Pordenone, 7 marzo 2025 – Nella spending review di Elon Musk finiscono anche i dipendenti (civili) delle basi militari americane in Italia, a cui il Doge (Dipartimento dell'Efficienza Governativa) guidato dal patron di Tesla ha bloccato le carte di credito governative usate per le spese minori: i conti associati sono stati azzerati a 1 dollaro. Per le sole emergenze verranno utilizzati i fondi a disposizione delle figure apicali della base.

Ad Aviano la comunicazione agli interessati – stando alla notizia riportata dal Messaggero Veneto – risale a ieri mattina. Le transazioni resteranno sospese un mese, il tempo che sarebbe necessario a implementare un sistema centralizzato che registrerà ogni pagamento. L’obiettivo dichiarato è la trasparenza della spesa federale. Sempre secondo il Messaggero Veneto sarà anche ridotto il numero di carte di credito. I dipendenti colpiti dalla misura sono civili americani e italiani: si tratta di una sessantina di persone che lavorano negli uffici acquisti. 

Giro di vite anche nelle basi Usa di Ederle e Del Din, a Vicenza. Anche qui sono state congelate le carte di credito governative e i relativi conti per le spese minori, ad esempio cancelleria o rappresentanza, che sono a discrezione si chi ha in uso le carte e quindi senza passare attraverso appalti. 

"Succedeva anche quando non c’era Musk”

"Non è la prima volta che succede – spiega all'Adnkronos Roberto Frizzo, coordinatore nazionale Uiltucs del personale civile delle basi americane italiane – Alcuni degli impiegati civili italiani hanno in mano le carte di credito federali del governo americano proprio per le funzioni che ricoprono negli uffici acquisti. Il blocco è però solo una sospensione, quindi, appunto, dovrebbe essere solo temporanea per consentire all'amministrazione federale di analizzare i movimenti delle carte, chi fa gli acquisti e quanti ne fa durante l'anno per poter poi riconfigurare il budget annuale. Non ci sorprende più di tanto, perché non è la prima volta che accade. Succedeva anche quando non c'era Musk”. 

La mail ai dipendenti: “Scrivete le mansioni svolte nell’ultima settimana”

Indignano di più le mail in cui si chiede ai dipendenti delle basi (almeno quella di Aviano) di illustrare le attività lavorative portate a termine nell’ultima settimana. Ai lavoratori (civili) il Doge ha concesso 48 ore per inviare una relazione in cinque punti. “E' una situazione imbarazzante e speriamo si tratti di un grande equivoco –  aveva commentato Angelo Zaccaria, il coordinatore Uiltucs della base di Aviano e segretario Uiltucs Pordenone – Abbiamo appena superato una riorganizzazione che ha provocato 44 esuberi. Le email sono arrivate come un fulmine a ciel sereno". Secondo Zaccari c’è un grande equivoco di fondo: “Non siamo dipendenti federali Usa. I dipendenti italiani nelle basi Usa hanno un contratto di natura privata e a loro si applica la normativa di lavoro italiana. Quindi questa lettera è stata impropriamente girata ad alcuni di noi, ai dipendenti della base di Aviano ma anche ad altre basi in Italia”.

Complessivamente ad Aviano, Sigonella, Livorno, Vicenza e Napoli lavorano circa 4 mila dipendenti italiani. Ad Aviano sono 760 che occupano svariate funzioni tra cui vigili del fuoco, operai, ingegneri, architetti, addetti alle vendite, magazzinieri.