Lavoro, la salute mentale è più importante dell’aumento di stipendio

Sette lavoratori su 10 non sono disposti a sacrificare il proprio equilibrio psicofisico in cambio di uno stipendio migliore. Da questa consapevolezza nasce il Richmond Welfare & wellbeing forum, in programma a Gubbio dal 25 al 27 giugno, il primo evento in Italia dedicato al benessere aziendale

Mag 15, 2025 - 19:22
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Lavoro, la salute mentale è più importante dell’aumento di stipendio

Milano, 15 maggio 2025 – Il mondo aziendale dei nostri giorni si trova ad affrontare una crescente distanza tra le esigenze delle organizzazioni e le aspettative delle persone. Se da un lato emerge con chiarezza che c’è ancora molta strada da fare sul fronte della salute psicofisica dei dipendenti, dall’altro i lavoratori mostrano una crescente consapevolezza e non sono più disposti a considerare la salute mentale come un aspetto secondario.

Il benessere, oggi, è diventato un elemento cruciale nella relazione tra impresa e individuo. Tanto che l’offerta di un pacchetto benefit soddisfacente assurge ormai a vero e proprio discrimine, non solo dal punto di vista di attraction dei nuovi talenti, ma anche per la retention di quelli già presenti in azienda.

Un recente sondaggio globale riportato dalla testata CFO.com mostra infatti che i dipendenti stanno dando priorità al wellbeing come mai prima d’ora, con il 70% che afferma che sceglierebbe un solido supporto per la salute mentale rispetto a uno stipendio più alto. I risultati rivelano profonde preoccupazioni sulle risorse per la salute mentale: il 62% degli intervistati non aveva mai utilizzato i benefit offerti dal datore di lavoro e il 40% ha dichiarato di non averne ricevuto alcuno. Mentre in ambito salute mentale, il 49% dei lavoratori ha affermato di non aver mai avuto accesso ad alcun supporto per la salute mentale sul posto di lavoro.

Verrebbe spontaneo chiedersi quindi come sia possibile incrementare gli investimenti in ambito welfare dal punto di vista delle aziende anche nel Bel Paese. Alla domanda provano a rispondere numerosi eventi e iniziative, tra cui il Richmond Welfare e wellbeing forum (richmonditalia.it), fissato dal 25 al 27 giugno a Gubbio. Un evento pensato per professionisti HR e figure impegnate in ambito welfare, salute e inclusione, protagonisti nell’elaborazione e nell’attuazione di politiche orientate al benessere aziendale.

Un’occasione speciale che vedrà la partecipazione di una speaker d’eccezione: la celebre atleta Bebe Vio, che nelle sue recenti interviste ha più volte sottolineato il valore del benessere anche nel contesto lavorativo; un ambito che, nel suo caso, coincide con quello sportivo.

A raccontare il progetto è Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia: “Non esiste un mondo davvero sostenibile senza la cura dell’individuo. Non può esserci crescita economica se non mettiamo al centro il desiderio, sempre più diffuso, di un corretto worklife balance. Oggi vediamo un terreno comune che unisce molte realtà, anche tra le piccole e medie imprese: la volontà di costruire ambienti di lavoro più sani, inclusivi e attrattivi. Il filo rosso che lega queste esperienze si chiama benessere. Da questa consapevolezza nasce il primo forum dedicato al welfare aziendale: non un evento vetrina, ma uno spazio concreto di confronto, dove condividere pratiche, apprendere dalle esperienze altrui e trovare insieme nuove direzioni. Perché non può esserci crescita economica senza cura dell’individuo. E oggi più che mai, investire nel welfare significa investire nel valore più importante: le persone”.Gli stacanovisti sono nel Nord Italia

Nuove direzioni dunque, auspicabili anche per il mercato italiano dal momento che anche l’ultimo Rapporto Eudaimon Censis intitolato “Lavoro, aziende e benessere dei lavoratori: un’epoca nuova” rende evidente quanto il supporto per la salute mentale e le opzioni di lavoro flessibile siano centrali nelle aspettative della forza lavoro, e non più valori secondari. Anche lo scenario italiano fa misurare quindi le stesse priorità mentre i dati emersi dai lavoratori intervistati si allineano perfettamente al trend globale: 8 dipendenti su 10 chiedono ai propri datori di lavoro maggiori soluzioni in ambito welfare. Più dell’80% degli italiani intervistati ritiene che lo Stato e le istituzioni dovrebbero impegnarsi maggiormente per promuovere il benessere psico-fisico delle persone.

Parallelamente, cresce la richiesta di un supporto concreto anche da parte delle aziende, segno che il tema del welfare aziendale sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel miglioramento della qualità della vita lavorativa. A confermarlo sono i numeri: mentre l’88,9% dei lavoratori italiani conosce il concetto di welfare aziendale, l’85,7% esprime il desiderio di vederlo introdotto nella propria realtà professionale o potenziato nei contesti in cui è già presente.

Non è un caso allora che tra i benefit più richiesti spicchi l’attenzione alla salute fisica e mentale: se la prima è fondamentale per il 79,5% dei dipendenti, quella mentale preoccupa invece il 70%, mentre il 41,8% degli intervistati manifesta la necessità di un welfare coach, un consulente esperto, che possa fungere da guida per orientarsi nella scelta dei servizi aziendali all’insegna di suggerimenti e indicazioni su sanità, assistenza a non autosufficienti, previdenza sociale e assicurazioni.

“In un contesto italiano in cui è sempre più difficile conciliare l’offerta da parte dei manager e le aspettative della forza lavoro, Richmond Italia ha riconosciuto l’esigenza crescente di uno spazio di confronto concreto e mirato – conclude Claudio Honegger –. Le dinamiche del lavoro stanno cambiando rapidamente: se da un lato le aziende sono chiamate e trattenere e motivare i talenti in un mercato sempre più competitivo, dall’altro i lavoratori cercano ambienti che valorizzino il benessere, la flessibilità e l’equilibrio tra vita privata e professionale. Di conseguenza il benefit aziendale non è più un accessorio, ma uno strumento strategico per creare valore condiviso, rafforzare la cultura organizzativa e costruire relazioni di fiducia. Da questa consapevolezza nasce il primo Richmond Welfare & wellbeing forum: un appuntamento nuovo per il panorama italiano, pensato per offrire strumenti di riflessione e orientamento sul futuro del welfare aziendale”.