L’auto a idrogeno è un esperimento destinato a fallire (lo dimostra quanto accaduto questo inverno)

Le auto a idrogeno si trovano di fronte a un ostacolo significativo: le basse temperature riducono drasticamente la loro efficienza. Secondo uno studio condotto dal governo del Québec, il consumo di idrogeno può aumentare di oltre il 40% quando le temperature scendono a -6°C rispetto ai dati dichiarati dai produttori. Questo rappresenta una contraddizione rispetto...

Mar 21, 2025 - 18:22
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L’auto a idrogeno è un esperimento destinato a fallire (lo dimostra quanto accaduto questo inverno)

Le auto a idrogeno si trovano di fronte a un ostacolo significativo: le basse temperature riducono drasticamente la loro efficienza. Secondo uno studio condotto dal governo del Québec, il consumo di idrogeno può aumentare di oltre il 40% quando le temperature scendono a -6°C rispetto ai dati dichiarati dai produttori. Questo rappresenta una contraddizione rispetto a uno dei principali vantaggi spesso associati a questa tecnologia, ossia la presunta efficienza nei climi freddi.

Il problema è ancora più evidente se confrontiamo queste perdite con quelle delle auto elettriche a batteria (BEV), che in condizioni di freddo intenso subiscono una riduzione dell’autonomia compresa tra il 20% e il 55%. Le auto a idrogeno, invece, registrano cali ben più marcati, mettendo in discussione la loro reale competitività nelle regioni caratterizzate da inverni rigidi. Senza soluzioni concrete, il loro utilizzo su larga scala rischia di rimanere limitato a pochi contesti specifici.

Oltre ai problemi legati all’efficienza, le auto a idrogeno devono affrontare un’altra sfida critica: la carenza di infrastrutture. Negli ultimi mesi, il numero di stazioni di rifornimento a idrogeno è in calo, soprattutto in regioni chiave come la California, dove il progetto di espansione sta incontrando ostacoli economici e logistici.

A differenza delle colonnine di ricarica elettrica, le stazioni di rifornimento a idrogeno richiedono investimenti elevati e manutenzione costante, rendendo difficile la loro diffusione su larga scala. Questo porta a una spirale negativa: meno stazioni disponibili significano meno persone disposte ad acquistare auto a idrogeno, riducendo ulteriormente gli incentivi per gli investitori a sviluppare l’infrastruttura. Senza una rete di rifornimento capillare e accessibile, le auto a idrogeno rischiano di rimanere un’opzione poco praticabile per il grande pubblico.

Il costo elevato dell’idrogeno compromette la competitività

Un altro grande ostacolo per le auto a idrogeno è il loro costo di gestione. L’elevato consumo di carburante nei climi freddi, combinato con il prezzo già alto dell’idrogeno, rende questi veicoli meno convenienti rispetto alle auto elettriche e a quelle a benzina.

A questo si aggiunge la difficoltà nel trovare una stazione di rifornimento, che spesso costringe i conducenti a percorrere lunghe distanze, aumentando ulteriormente i costi e il tempo di viaggio. Di conseguenza, sempre più automobilisti evitano questa tecnologia, preferendo soluzioni più pratiche ed economiche.

Perché le auto a idrogeno possano competere sul mercato, sarebbe necessario ridurre drasticamente i costi del carburante e migliorare l’infrastruttura, ma al momento questi obiettivi sembrano lontani.

Il futuro delle auto a idrogeno è incerto

I problemi emersi durante l’ultimo inverno sollevano seri dubbi sulla sostenibilità delle auto a idrogeno per il mercato di massa. Sebbene la tecnologia dell’idrogeno possa avere applicazioni promettenti nel settore dei trasporti pesanti e dell’industria, il suo utilizzo per le auto passeggeri appare sempre più improbabile.

Affinché l’idrogeno possa diventare una valida alternativa, sarebbe necessario:

  • Migliorare l’efficienza delle celle a combustibile in condizioni di freddo;
  • Espandere la rete di rifornimento per rendere il carburante più accessibile;
  • Ridurre i costi di produzione e distribuzione dell’idrogeno.

Tuttavia, mentre il settore delle auto a idrogeno fatica a trovare soluzioni, i veicoli elettrici continuano a guadagnare terreno, con un’infrastruttura sempre più sviluppata e tecnologie in continua evoluzione.

Oltre alle auto, anche i camion a idrogeno potrebbero non avere un futuro promettente. Un’analisi pubblicata su Forbes da James Morris evidenzia come l’idrogeno non sia una soluzione praticabile nemmeno per il trasporto pesante, sfatando l’idea che questa tecnologia possa trovare spazio almeno in questo settore. Le difficoltà tecniche, i costi elevati e la mancanza di infrastrutture rendono l’idrogeno sempre meno competitivo rispetto ai veicoli elettrici, che continuano a evolversi rapidamente. Se queste previsioni si concretizzassero, l’idrogeno rischierebbe di restare una soluzione di nicchia, lontana dall’adozione su larga scala.

Gli ultimi dati confermano che il sogno di un futuro a idrogeno per le auto passeggeri è ancora lontano dal realizzarsi. Senza cambiamenti radicali, questa tecnologia rischia di rimanere una nicchia anziché una vera rivoluzione nel settore della mobilità.

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Fonte: Forbes

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