L'analisi della Toscana nel Quaderno del Circolo Rosselli
All'interno interventi di Carlo Carbone, Antonio Floridia, Carlo Fuortes, Federico Gelli, Stefania Ippoliti, Antonella Mansi, Irene Micali, Silvia Pieraccini, Andrea Puccetti, Valdo Spini, Mario Venturi, Vito Zagarrio e Mariella Zoppi

Firenze, 10 marzo 2025 – Si chiama “Toscana Regione d'Italia” l'ultimo numero dei Quaderni del Circolo Rosselli (Pacini editore), trimestrale diretto dal presidente della Fondazione Rosselli Valdo Spini: il volume è stato presentato oggi nella sede di via degli Alfani 101/r. Nel primo Quaderno del 2025 si trovano all'interno saggi di Carlo Carbone, Antonio Floridia, Carlo Fuortes, Federico Gelli, Stefania Ippoliti, Antonella Mansi, Irene Micali, Silvia Pieraccini, Andrea Puccetti, Mario Venturi, Vito Zagarrio e Mariella Zoppi, oltre che dello stesso Spini. Il numero contiene anche interviste ad esponenti delle istituzioni, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, i dieci sindaci dei comuni capoluogo di provincia Ilaria Bugetti (Prato), Michele Conti (Pisa), Nicoletta Fabio (Siena), Sara Funaro (Firenze), Alessandro Ghinelli (Arezzo), Mario Pardini (Lucca), Francesco Persiani (Massa), Luca Salvetti (Livorno), Alessandro Tomasi (Pistoia), Antonfrancesco Vivarelli Colonna (Grosseto). All’interno anche interviste a esponenti del mondo del lavoro e della produzione: Maurizio Bigazzi (Confindustria Toscana), Rossano Rossi (Cgil Toscana), Silvia Russo (Cisl Toscana), Paolo Fantappiè (Uil Toscana), Giacomo Cioni (Cna) e Aldo Cursano (Confcommercio Toscana). Presentando il Quaderno (n.1/2025 e 137 esimo della serie) il direttore Valdo Spini ha affermato che "questo è un anno elettorale per la Toscana, una delle più importanti regioni italiane. Abbiamo voluto con il nostro Quaderno fornire materiali di approfondimento e di dibattito in vista del confronto elettorale ma prima del confronto elettorale in modo che possa arricchirlo: la Toscana deve valorizzare le sue bellezze ambientali e culturali, ma nel contempo deve saper salvaguardare e rinnovare il suo patrimonio industriale con i suoi distretti. Il tutto con l'obiettivo del lavoro. E' il lavoro che può motivare le giovani generazioni, far riuscire dall'inverno demografico, contribuire a raggiungere una effettiva parità per le donne”.