L’allarme di due virologi americani sul nuovo Coronavirus scoperto a Wuhan: «Poche precauzioni in quel laboratorio»

L'articolo di Ian Lipkin e Ralph Baric sul "New York Times": «Misure di sicurezza insufficienti per virus così pericolosi» L'articolo L’allarme di due virologi americani sul nuovo Coronavirus scoperto a Wuhan: «Poche precauzioni in quel laboratorio» proviene da Open.

Mar 3, 2025 - 19:14
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L’allarme di due virologi americani sul nuovo Coronavirus scoperto a Wuhan: «Poche precauzioni in quel laboratorio»

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«La recente ricerca sui virus dovrebbe allarmarci». Si intitola così l’op-ed pubblicato sul New York Times e che porta la firma di due dei massimi virologi statunitensi: Ian Lipkin e Ralph Baric, che insegnano rispettivamente epidemiologia alla Columbia University e virologia all’Università del North Carolina. L’allarme dei due esperti riguarda la scoperta di un nuovo coronavirus a Wuhan – la città cinese da cui si crede che abbia avuto origine la pandemia mondiale da Covid-19 – in grado di passare agilmente dai pipistrelli agli esseri umani.

La misure di sicurezza «insufficienti»

«Ci preoccupa come alcuni scienziati conducano esperimenti sui virus in modi che potrebbero mettere in pericolo tutti noi», scrivono Lipkin e Baric sul New York Times. Prima di tutto, i due esperti ci tengono a fare una precisazione: «Non vogliamo suggerire che l’istituto sia responsabile per la pandemia di Covid, né che il nuovo virus possa provocare la prossima». Ciò che inquieta i due virologi americani, piuttosto, sono «le insufficienti misure di sicurezza che gli scienziati hanno preso quando hanno studiato questo coronavirus».

I diversi livelli di sicurezza dei laboratori per virus

Nell’articolo pubblicato sul quotidiano newyorchese, Lipkin e Baric spiegano più nel dettaglio da dove nasce la loro preoccupazione. I microrganismi contagiosi vengono studiati all’interno di strutture costruite appositamente per impedirne la fuoriuscita. Esistono diversi gradi di protezione a seconda della pericolosità del virus trattato: il più basso è il Bsl-1 (biosafety level 1), il più alto è il Bsl-4. Per quest’ultimo livello si chiede agli scienziati di indossare apposite tute, la pressione dell’aria è negativa (in modo tale che nulla esca), ci sono docce all’uscita e doppie porte blindate da cui solo il personale addestrato e autorizzato può passare.

In Italia esistono sono solo due i centri che dispongono di Bsl-4: l’Ospedale Sacco di Milano e lo Spallanzani di Roma. L’istituto di virologia di Wuhan ha laboratori di questo tipo, ma per studiare il nuovo coronavirus HKU5-CoV-2 – scrivono Lipkin e Baric sul New York Times – «non ha condotto gli esperimenti in un Bsl-3 o 4, bensì in un laboratorio Bsl-2 plus, una categoria che non è riconosciuta dai Cdc americani e che crediamo sia insufficiente per un virus respiratorio potenzialmente pericoloso».

Foto copertina: EPA/Alex Pkavevski | La struttura che ospita l’istituto di virologia di Wuhan, in Cina

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