L’albero-dinosauro, ritenuto estinto da milioni di anni, fruttifica per la prima volta nel giardino di una coppia di pensionati
Avete mai sentito parlare degli “alberi-dinosauro“? Si tratta del Wollemia nobilis, un pino preistorico appartenente alla famiglia delle Araucariaceae, che si pensava estinto da milioni di anni, finché nel 1994 un escursionista di nome David Noble lo ha riscoperto esplorando i canyon delle Blue Mountains, in Australia. Il suo nome scientifico, Wollemia nobilis, deriva proprio...

Avete mai sentito parlare degli “alberi-dinosauro“? Si tratta del Wollemia nobilis, un pino preistorico appartenente alla famiglia delle Araucariaceae, che si pensava estinto da milioni di anni, finché nel 1994 un escursionista di nome David Noble lo ha riscoperto esplorando i canyon delle Blue Mountains, in Australia. Il suo nome scientifico, Wollemia nobilis, deriva proprio dal nome del suo scopritore.
Questa straordinaria rivelazione ha dimostrato che l’antichissimo albero era riuscito a sopravvivere nascosto in un remoto angolo dell’Australia. Successivamente, per proteggerlo dall’estinzione, sono stati avviati programmi di coltivazione in vivaio, distribuite talee e venduti alberelli in tutto il mondo.
Nel 2010 un piccolo esemplare fu acquistato da una coppia di pensionati inglesi, Pamela e Alistair Thompson, che lo piantarono nel proprio giardino, a Wichenford, nel Worcestershire, coltivandolo con amore e dedizione.
Oggi il loro alberello ha raggiunto i 4 metri di altezza e, nella primavera del 2025, ha prodotto i suoi primi frutti. Ora la coppia spera di poter recuperare dei semi da utilizzare per contribuire alla propagazione della specie.
Nel frattempo Pamela e Alistair hanno deciso di aprire il loro giardino al pubblico, come parte del National Garden Scheme, il 4 maggio 2025, offrendo l’opportunità ad altri appassionati di giardinaggio di ammirare questo rarissimo albero.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
FONTI: Worcester News/Hereford Times
Leggi anche: