L’Albania cresce grazie a un’offerta seria e diversificata

Ha ormai abbandonato lo status di “destinazione segreta”: nessun altro paese europeo sta vivendo un boom turistico così rapido come l’Albania, paese partner di Itb Berlin di quest’anno.

Secondo il recente World Tourism Barometer pubblicato dall’Onu, l‘Albania è in cima alla lista delle destinazioni che hanno registrato il maggiore incremento di turisti rispetto al 2019. Il piccolo paese balcanico si piazza al primo posto, davanti ad Andorra, con un aumento dell’80%. Nel 2024, 11,7 milioni di turisti hanno visitato l’Albania, con una crescita del 15,2% rispetto al 2023.

Crescita a lungo termine

Da tempo apprezzata dai visitatori di Polonia e Repubblica Ceca, grazie a prezzi più convenienti rispetto a Croazia e Grecia, l’Albania sta ora attirando un numero sempre maggiore di turisti da Italia, Germania, Francia e Regno Unito. L’incremento non è solo una “curiosità del momento”, sottolinea la ministra del Turismo Mirela Kumbaro, ma il risultato di un’offerta turistica seria e diversificata, pensata per una crescita a lungo termine.

“Albania All Senses”

Il ruolo dell’Albania come paese ospite dell’Itb si sviluppa attorno al motto “Albania All Senses”. Il 3 marzo, durante la cerimonia di apertura, il paese presenterà il suo folklore, con musica e danze tradizionali, oltre a specialità gastronomiche.

Alla fiera, il focus sarà sulle esperienze nella natura, il turismo outdoor e l’avventura, le tipologie di vacanza più popolari tra i turisti tedeschi. Particolare attenzione sarà riservata alle Alpi Albanesi, una catena montuosa a nord del paese caratterizzata da valli profonde e cime che raggiungono i 2.700 metri. L’Albania promuoverà escursioni nel Parco Nazionale di Theth, rafting in acque bianche ed esplorazione di grotte (Padiglione 3.1, Stand 105).

Un enorme potenziale turistico

Il Padiglione 4.1 (Stand 200) sarà invece dedicato al patrimonio culturale albanese, con un focus sui siti Unesco, dalle rovine antiche di Butrinto ai centri storici di Berat e Argirocastro. Saranno inoltre presentati progetti di turismo sostenibile.

Con una popolazione di 2,4 milioni di abitanti, il paese ha un enorme potenziale turistico e il governo punta fortemente sul settore. Nei prossimi anni, il turismo dovrebbe rappresentare il 30% del PIL, rispetto all’attuale 20%.

Cultura, natura e spiagge

L’Albania offre tutto ciò che rende una destinazione attraente: dalla capitale Tirana, con le sue piazze animate e i ristoranti aperti fino a tarda notte, ai paesaggi montuosi dell’entroterra. Lungo le strade, i contadini vendono angurie, olio d’oliva, miele e raki, mentre le pensioni a gestione familiare servono piatti semplici e genuini, come insalate fresche, melanzane sott’olio, börek e carne alla griglia speziata.

Una tappa a Butrinto è imperdibile: molte culture hanno lasciato il segno in questa città in rovina. I reperti più antichi risalgono al X secolo a.C., quando i Greci colonizzarono la zona, mentre le tracce più recenti appartengono ai Veneziani, che fino al 1797 usarono Butrinto per controllare lo stretto di Corfù.

Oltre 360 chilometri di costa

Dalla fortezza di Argirocastro si gode di una vista mozzafiato sulla città vecchia, anch’essa patrimonio Unesco come Butrinto, e sulle montagne circostanti. A Tirana, invece, i turisti possono salire sulla funivia più lunga dei Balcani per raggiungere i 1.600 metri del Monte Dajti.

Lungo i 360 chilometri di costa albanese si trovano località turistiche già sviluppate accanto a baie ancora inesplorate. Ovunque si possono gustare ottimi piatti di pesce fresco.

I tour operator ampliano l’offerta

I tour operator e le catene alberghiere internazionali hanno già colto il potenziale turistico dell’Albania. Da Tui a Lernidee (che offre tour in e-bike), quasi tutti gli operatori si stanno concentrando sulla regione. Anche catene come Melià stanno investendo in hotel e resort di grandi dimensioni, mentre nuovi aeroporti sono in costruzione.

I turisti tedeschi, tuttavia, preferiscono il nord rurale, perfetto per le escursioni. Qui si pratica anche la viticoltura biologica, e i visitatori possono conoscere le tradizioni locali – e assaggiare il raki fatto in casa, distillato secondo metodi tradizionali.

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