La Commissione Europea presenta la Savings and Investments Union, ecco i principali obiettivi
La SIU stabilisce quattro linee di intervento per incentivare i mercati, la crescita economica e la competitività dell'UE. Priorità al pacchetto di misure più urgenti già nel 2025. Nel 2027 Bruxelles pubblicherà una revisione dei progressi della strategia. L'articolo La Commissione Europea presenta la Savings and Investments Union, ecco i principali obiettivi proviene da FundsPeople Italia.

La Commissione europea ha presentato la Savings and Investments Union (SIU). L’obiettivo è offrire ai cittadini dell’Unione europea un accesso più ampio ai mercati dei capitali e migliori opzioni di finanziamento per le imprese. Secondo la Commissione Europea, ciò dovrebbe tradursi in un “aumento del patrimonio dei cittadini e in una spinta alla crescita economica e alla competitività dell’UE”.
Per raggiungere questi obiettivi, la strategia si articola in quattro aree di intervento: cittadini e risparmio, investimento e finanziamento, integrazione e scala, e infine un sistema di supervisione efficiente all’interno del Mercato unico. In termini di tempistiche, si darà priorità al pacchetto di misure più urgenti nel 2025, ossia quelle rivolte a rafforzare la competitività dell’economia dell’UE. Nel secondo trimestre del 2027, la Commissione pubblicherà una revisione dello stato di avanzamento della strategia.

Di seguito si approfondiscono i punti principali in cui si articola la SIU.
Verso una supervisione unificata
Uno dei temi chiave per la Commissione Europea è la frammentazione della supervisione a livello europeo. Per questo motivo, Bruxelles propone di unificare la vigilanza su alcune competenze. La frammentazione, secondo la Commissione, riduce l’efficienza e impedisce alle entità di sfruttare le economie di scala che un mercato più integrato potrebbe offrire. Per questo motivo, nel quarto trimestre del 2025 la Commissione presenterà proposte per una supervisione più unificata dei mercati dei capitali.
L’Efama sostiene che le autorità di vigilanza dovrebbero dare priorità alla convergenza della supervisione, come indicato nella loro risposta alla call for evidence della SIU. L’ALFI condivide l’idea di una maggiore armonizzazione, ma ritiene importante mantenere l’esperienza nazionale e preservare un modello di supervisione decentralizzato.
In questo percorso, la Commissione intende inoltre dare priorità all’individuazione ed eliminazione del gold-plating, ossia la pratica di alcuni Stati membri di aggiungere requisiti più severi o complessi nel recepire la legislazione comunitaria nelle normative nazionali. L’obiettivo è anche eliminare gli oneri normativi inutili per rafforzare la competitività.
La RIS, i conti di risparmio e i sistemi di auto-enrolment
In linea con la semplificazione normativa dell’Unione europea, la SIU evidenzia la necessità di rivedere la Retail Investment Strategy (RIS). La bozza sottolinea la necessità di raggiungere un accordo che protegga gli investitori “senza creare eccessivi oneri regolatori o nuove barriere alla distribuzione”. Inoltre, si segnala la possibilità che “la Commissione ritiri la proposta della RIS qualora tali obiettivi non venissero raggiunti nella fase di triloghi prevista per aprile”.
La Commissione analizza anche altre misure per incentivare la partecipazione degli investitori retail nei mercati dei capitali. Tra queste, la creazione di conti paneuropei di risparmio e investimento con incentivi fiscali vantaggiosi, digitali, facili da trasferire e con costi ridotti. L’obiettivo è trasformare i risparmiatori in investitori. L’idea è aiutare gli Stati membri ad avviare questi conti nel quarto trimestre del 2025.
Nel settore pensionistico, la Commissione sottolinea la necessità di promuovere i sistemi pensionistici complementari come fonte di finanziamento per l’Europa. In particolare, intende incentivare l’iscrizione automatica ai piani pensionistici complementari, attività nota come auto-enrolment, già implementati in Paesi come il Regno Unito.
Ridurre la dipendenza dal finanziamento tramite debito
Nella bozza della SIU, la Commissione evidenzia come l’economia dell’UE soffra di bassa produttività e tassi di risparmio relativamente elevati. Tuttavia, vi sono difficoltà nell’intermediazione di questi risparmi verso investimenti produttivi e una marcata preferenza per il finanziamento tramite debito. Questa situazione, secondo la Commissione, riduce la competitività dell’UE rispetto ad altre economie. Per questo motivo, lo sviluppo dei mercati dei capitali europei è considerato un elemento chiave della SIU.
Affinché i fondi di venture capital e growth capital possano prosperare, la Commissione ritiene essenziale che le normative a essi applicabili, sia a livello europeo sia nazionale, siano flessibili e proporzionate. Nel terzo trimestre del 2026, la Commissione rivedrà il regolamento EuVECA (European Venture Capital Funds) per renderlo più attraente, ampliando la gamma di asset e strategie di investimento ammissibili.
Cambiamenti nell’industria del post-trading
La Commissione evidenzia che la mancanza di convergenza nella supervisione colpisce anche le infrastrutture di trading e post-trading dell’UE, limitando i benefici di un mercato unico. Per affrontare questa problematica, nel 2026 la Commissione presenterà un pacchetto legislativo volto a migliorare l’integrazione delle infrastrutture di trading e post-trading nell’Unione.
Queste misure includeranno una revisione della normativa sui depositari centrali di valori (CSDs) e altre iniziative volte a rafforzare la coerenza normativa. Inoltre, si prevede che le Autorità europee di supervisione (ESAs) riceveranno più competenze per eliminare gli ostacoli alla distribuzione transfrontaliera dei fondi.
Sostegno al venture capital
Infine, la Commissione riconosce che il venture capital svolge un ruolo cruciale nell’innovazione e nella crescita delle startup europee, in particolare nei settori strategici come l’intelligenza artificiale, la deeptech, la biotecnologia e la cleantech. Per questo motivo, secondo quanto riporta la già citata bozza, la SIU mira a convogliare i risparmi dei cittadini verso investimenti produttivi, eliminando le barriere che ostacolano lo sviluppo del venture capital e migliorando l’accesso al capitale e la liquidità del mercato.
Allo stesso tempo, la Commissione intende semplificare il quadro normativo e fiscale, rendendo il settore del venture capital più competitivo e attraente per gli investitori. Questo rappresenta un’opportunità per le società di gestione, che potrebbero assumere un ruolo più attivo nello sviluppo del capitale di rischio.
L'articolo La Commissione Europea presenta la Savings and Investments Union, ecco i principali obiettivi proviene da FundsPeople Italia.