Lagarde, “rischi per la crescita economica”. Nuovo taglio in arrivo?

La Banca centrale europea ha deciso all’unanimità un taglio dei tassi di interesse e il riferimento alle prospettive economiche deteriorate a causa dei dazi potrebbe indicare un nuovo allentamento monetario per la prossima riunione di giugno secondo alcuni analisti.

Apr 17, 2025 - 16:56
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Lagarde, “rischi per la crescita economica”. Nuovo taglio in arrivo?

Tutto secondo attese. La Banca centrale europea taglia di 25 punti base i suoi tassi di interesse ma la mossa era così prevista che i mercati non se ne sono praticamente accordi: il FTSE MIB cede lo 0,40%, il Dax scende di mezzo punto, il Cac 40 scende dello 0,60% e l’Ibex 35 segue il trend del principale indice di Piazza Affari. Anche l’euro resta sullo stesso trend della mattinata, cedendo nei confronti del dollaro USA, scambiato a 1,01364.

L’attenzione resta sulle parole pronunciate da Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa che come sempre ha seguito la decisione del Consiglio della BCE, questa volta presa all’unanimità. “Sono state discusse delle opzioni, ma non c'era nessuno a favore di tagli di 50 punti base, ad esempio”, ha rivelato la Presidente della BCE.

"Il processo disinflazionistico è ben avviato”, sottolineava Lagarde riprendendo le parole del comunicato diffuso dal board dopo il taglio. “L'andamento dell'inflazione ha continuato a rispecchiare le attese dei nostri esperti; a marzo sono diminuite sia l'inflazione complessiva sia quella di fondo. Anche l'inflazione dei servizi ha segnato una marcata attenuazione negli ultimi mesi", ha aggiunto.

"Le misure dell'inflazione di fondo”, proseguiva, “suggeriscono perlopiù che l'inflazione si attesterà stabilmente intorno all'obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo. La dinamica delle retribuzioni si sta moderando e i profitti stanno parzialmente assorbendo l'impatto sull'inflazione di una crescita salariale tuttora elevata".

Resta l’impegno di sempre, ovvero “assicurare che l'inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine”, così come l’approccio ai dati: “Soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da eccezionale incertezza, l'orientamento di politica monetaria adeguato sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione".

In particolare, spiegava Lagarde, “le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi".

La novità principale emersa dal comunicato della BCE è stato il riferimento alla situazione economica attuale a seguito delle scelte di Donald Trump. “L'economia dell'area dell'euro ha acquisito una certa capacità di tenuta agli shock mondiali, ma le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali".

“È probabile che la maggiore incertezza riduca la fiducia di famiglie e imprese e che la risposta avversa e volatile dei mercati alle tensioni commerciali determini un inasprimento delle condizioni di finanziamento. Tali fattori possono gravare ulteriormente sulle prospettive economiche per l'area dell'euro", aumentando “i rischi al ribasso per la crescita economia. In particolare, "Le interruzioni del commercio internazionale, le tensioni sui mercati finanziari e l'incertezza geopolitica stanno pesando sugli investimenti delle imprese. Man mano che i consumatori diventano più cauti riguardo al futuro, potrebbero anche frenare la spesa".

Infine, aggiungeva Lagarde, "le reazioni avverse dei mercati finanziari alle tensioni commerciali potrebbero pesare sulla domanda interna e quindi anche ridurre l'inflazione".

Yael Selfin, chief economist di Kpmp, ritiene che la BCE sia “rimasta cauta nella sua dichiarazione, scegliendo di mantenere aperte le sue opzioni, nel contesto dell'attuale incertezza commerciale. Tuttavia, la BCE ha sottolineato che le prospettive si sono deteriorate, segnalando che probabilmente continuerà ad allentare i tassi nelle prossime riunioni. Dato che l'impatto netto dei dazi sarà probabilmente deflazionistico, ciò potrebbe consentire alla BCE di tagliare i tassi al di sotto del range inferiore della sua stima neutrale, se necessario”.

"In assenza di chiarezza sulla portata e sull'impatto dei dazi statunitensi, la BCE ignora il rumore politico e risponde ai dati sull'inflazione interna più deboli del previsto”, evidenzia Marchel Alexandrovich, ecoomista di Saltmarsh Economics, sottolienando che “un altro taglio dei tassi di 25 punti base spinge i tassi di interesse più vicini alla neutralità e il Consiglio direttivo elimina la parola ‘restrittivo’ dalla sua dichiarazione di politica monetaria. Tuttavia, rimane aperta l'opzione di un taglio dei tassi a giugno."

Per il futuro, Dean Turner, chief euro zone economist di UBS Global Wealth Management, “la BCE mantiene aperte le sue opzioni riguardo andamento dei tassi di interesse”, e l’analista prevede “un altro taglio dei tassi a giugno, con la possibilità di un ulteriore allentamento più avanti nel corso dell'anno, a seconda dell'avanzamento dei negoziati commerciali”.