La scommessa green del turismo, la rivoluzione può attendere?
La transizione ecologica e culturale nel turismo è avviata, ma affronta sfide come costi infrastrutturali, frammentazione del mercato e nuove sensibilità del turista. Sostenibilità, tecnologia e valorizzazione del territorio possono guidare un cambio di passo verso un turismo più responsabile, competitivo e in linea con le sfide climatiche. Ammodernare la flotta “Considerando che il comparto ... L'articolo La scommessa green del turismo, la rivoluzione può attendere? proviene da GuidaViaggi.

La transizione ecologica e culturale nel turismo è avviata, ma affronta sfide come costi infrastrutturali, frammentazione del mercato e nuove sensibilità del turista. Sostenibilità, tecnologia e valorizzazione del territorio possono guidare un cambio di passo verso un turismo più responsabile, competitivo e in linea con le sfide climatiche.
Ammodernare la flotta
“Considerando che il comparto dell’aviazione impatta per il 2% sull’ambiente, bisogna anche ammettere che negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti e altrettanti ne saranno compiuti in futuro. -afferma Renato Scaffidi country manager di Air Europa– Mi riferisco alla riduzione del 30% delle emissioni entro il 2030 fino al raggiungimento dell’impatto zero nel ventennio successivo. Un occhio di riguardo, però, anche ai costi: il Saf costa quattro volte il carburante normale e questo può ovviamente incidere sul prezzo del biglietto, oggi infatti il suo utilizzo è pari solo al 3%. Riammodernare la flotta, come nel caso di Air Europa, è un fattore fondamentale per salvaguardare l’ambiente. Basti che pensare che gli aerei di ultima generazione inquinano il 25% in meno”.
Il treno, intanto, si sta affermando sempre più come valida alternativa all’automobile. “Con l’Alta Velocità colleghiamo 130 destinazioni e mettiamo a disposizione dei viaggiatori 130mila posti al giorno. -dichiara Mario Alovisi direttore marketing di Trenitalia- Non solo, l’intermodalità costituisce sempre più un ruolo di fondamentale importanza per gli spostamenti e la riduzione dell’impatto ambientale. I treni stessi vanno incontro a questa esigenza, infatti tutte le componenti sono riciclabili al 98%. In quest’ottica si posiziona anche l’ammodernamento della nostra flotta: entro fine anno entreranno in servizio i nuovi Etr1000 e poi toccherà anche ad Intercity e Regionali”.
Mobilità sostenibile
Una visione green tra cielo, terra e anche acqua. La crociera fluviale si sta affermando come risposta a una nuova esigenza di lusso. “Il 96% dei nostri itinerari si snoda su fiumi europei, con imbarcazioni che al massimo possono accogliere 150 passeggeri. -spiega Barbara Baldini product manager european markets di Avalon Waterways– Un turismo slow, con piccoli gruppi per non impattare eccessivamente sulle comunità locali, alla scoperta di destinazioni non in modalità ‘mordi e fuggi’ e in luoghi che non sono già congestionati di visitatori. Proponiamo un ampio ventaglio di esperienze ai nostri ospiti, alcune non richiedono nemmeno l’utilizzo del transfer. La nostra visione green è anche all’interno delle nostre 15 navi totalmente plastic free, la comunicazione per il 90% è digital per non utilizzare carta, la proposta f&b si concentra su ingredienti stagionali e del territorio per abolire il trasporto su gomma delle materie prime”.
La mobilità elettrica come risposta a un turista attento all’ambiente. “La transizione verso un turismo sostenibile -spiega Laura Testa, sales promotion specialist di Repower– non è solo una questione di sensibilità, ma richiede infrastrutture adeguate, modelli di business sostenibili e una visione d’insieme. In Repower lavoriamo affinché la mobilità elettrica e il cicloturismo non siano semplici servizi, ma strumenti per costruire un ecosistema turistico più competitivo e integrato, promuovendo l’adozione di mezzi sostenibili che generino valore per le strutture ricettive anche attraverso l’integrazione dell’energia rinnovabile. Con il network DINAclub e il circuito Repower Charging Net, ci poniamo come abilitatori di relazioni tra gli stakeholder del territorio, promuovendo un approccio da Destination Management Organization (Dmo). Ragionare in ottica di destinazione, anziché su iniziative isolate, rafforza l’identità locale e rende l’offerta più attrattiva. Il vero cambio di passo avverrà quando sostenibilità e competitività saranno riconosciute come complementari. Per questo è essenziale una collaborazione più stretta tra il settore energetico, il turismo e le istituzioni”.
Sveva Faldella
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