“La gelosia per l’arrivo del fratellino o della sorellina non va annientata”: ecco perché secondo la psicoterapeuta. 5 consigli per affrontare il problema

Come vive il primogenito l’arrivo di un fratellino o una sorellina? Quali sono le strategie di comunicazione che i genitori devono assumere nei confronti del primogenito? L’arrivo di un fratellino o di una sorellina scatena molta preoccupazione nei genitori, in quanto rappresenta una fase delicata da affrontare per il primogenito. Il sentimento più scatenante che […] L'articolo “La gelosia per l’arrivo del fratellino o della sorellina non va annientata”: ecco perché secondo la psicoterapeuta. 5 consigli per affrontare il problema proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 29, 2025 - 15:48
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“La gelosia per l’arrivo del fratellino o della sorellina non va annientata”: ecco perché secondo la psicoterapeuta. 5 consigli per affrontare il problema

Come vive il primogenito l’arrivo di un fratellino o una sorellina? Quali sono le strategie di comunicazione che i genitori devono assumere nei confronti del primogenito? L’arrivo di un fratellino o di una sorellina scatena molta preoccupazione nei genitori, in quanto rappresenta una fase delicata da affrontare per il primogenito. Il sentimento più scatenante che si manifesta, nella maggior parte dei casi, è la gelosia che implica comportamenti ostacolanti, spesso aggressivi e conflittuali. Tutto questo perché l’arrivo di un nuovo membro, comporta un riassestamento nell’equilibrio del nucleo familiare. La cosa più importante che i genitori possano fare è riconoscere questa emozione, senza minimizzarla, per dare modo al primogenito di poter manifestare ed esprimere il suo disagio. E’ fondamentale, come spiegano molti psicologi, psicoterapeuti, dedicare loro dei momenti individuali e coinvolgerli nei preparativi e nella gestione del nuovo arrivato in famiglia, senza che si senta emarginato.

Quali sono allora i modi per aiutare il primogenito a non sentirsi emarginato e quali gli errori che i genitori non devono commettere?
Un viaggio intervista con la psicologa e psicoterapeuta, la professoressa Maria Rita Parsi per la costruzione di un nuovo equilibrio familiare.

  1. Come dire che è in arrivo un fratellino o una sorellina?
    Tra i genitori e i figli ci deve essere innanzitutto un dialogo, attraverso il dialogo si possono dire e far comprendere molte cose, come appunto l’arrivo un fratellino o una sorellina. Il modo più semplice e naturale è raccontare al/alla primogenito/a la sua nascita: dal concepimento, alla crescita nel grembo materno fino alla nascita. Raccontando l’attesa, le emozioni che si provano, l’amore incondizionato che si sviluppa. In questo modo il/la bambino/a si prepara ad un nuovo arrivo in famiglia, identificandosi attraverso la sua personale esperienza, alla possibilità di una nuova vita, al mistero e alla meraviglia della nascita di un fratellino o una sorellina.
  2. Quali sono le strategie da adottare prima e dopo la nuova nascita con il primogenito?
    La prima strategia, la più importante, è dimostrare affetto al bambino il più possibile. Coinvolgere il primogenito in questo cambiamento è spiegare cosa accadrà sicuramente, ma è indispensabile concretizzare questa novità. Pertanto, un buon modo per accompagnare il primogenito in questo cambiamento è per esempio far passare del tempo con amichetti che hanno già un fratello o una sorella più piccolini. In casa è importante renderlo partecipe ai cambiamenti logistici, per esempio renderlo partecipe ai cambiamenti organizzativi della casa, come prepararlo a dormire nella sua cameretta o preparare la culla del futuro compagno di giochi. Ma ancor più importante è comunicare che la mamma trascorrerà dei giorni in ospedale, senza che lui avverti l’assenza o la paura dell’abbandono. La parte più delicata è l’ingresso in casa di un nuovo membro; pertanto, sarebbe fondamentale coinvolgerlo nelle cure del fratellino o della sorellina, come: farsi aiutare a fare il bagnetto, a mettergli il pannolino, la crema o cercare il ciuccio. Bisogna però non dimenticare di trascorrere del tempo insieme da soli per far sentire la presenza della figura materna che continua ad amarlo come prima. Sicuramente in questa fase, si riscopre anche e soprattutto il ruolo del papà che diventa indispensabile nell’equilibrio familiare.
  3. Qualora si verifichino episodi di gelosia in che modo intervenire, così da evitare la tipica frase “lo possiamo restituire”?
    Il primogenito innanzitutto parte da una condizione privilegiata, ed è una condizione di specialità, in quanto la sua nascita è determinata da un’attenzione maggiore sia da parte dei genitori e sia dei parenti, tutti che si devono identificare ed approcciare ad una nuova vita. Nel momento in cui il suo ruolo principale viene “sostituito” con un altro ruolo ecco che si evidenziano forme di gelosia. La gelosia è uno dei sentimenti che non va annientata. Bisogna far esprimere il primogenito sul perché risente di alcune situazioni ed accettare la sua espressione di gelosia. Una volta accettata, va superata spiegandogli che la sua individualità non va intaccata dal nuovo arrivo in casa, così come i suoi spazi, i suoi giochi, ma è importante e fondamentale insegnare la condivisione. Condividendo gli spazi, i giochi, ma soprattutto il tempo trascorso con i genitori l’amore si ingigantisce ancora di più. L’arrivo di un fratellino o di una sorellina non è altro che un dono prezioso, che va accettato e accolto, così come lo è stato il suo arrivo nella vita dei genitori. Fare esempi di paragoni, evita qualsiasi forma di esclusione e insicurezza sul bene che i genitori gli riservano.
  4. Spesso il pensiero è concentrato a non trascurare il primogenito, senza rendersi conto che anche il secondo genito ha dei vantaggi e degli svantaggi. Quali sono?
    I secondogeniti vivono già una situazione di confort da parte dei genitori che non si devono approcciare alle prime armi, ma è sicuramente la correzione di tanti errori che i genitori hanno commesso sul primogenito e non vengono ripetuti, questo rappresenta un vantaggio. Lo svantaggio del secondogenito è sicuramente quello di misurarsi con la gelosia del primogenito, che ha il suo territorio, il suo spazio e cercarne uno proprio che non vada ad intaccare con il suo, pertanto, il suo spirito di adattamento è molto forte e determinante. Il secondogenito deve combattere con la differenziazione dal primogenito, perché avverte la necessità di avere caratteristiche sue, che spesse volte differiscono dal primogenito. Spiritosamente se il primogenito diventa un ingegnere, il secondo sarà un attore. Nel corso della crescita ci sono dei comportamenti imitativi, ma ognuno con la sua diversa caratteristica. Il secondo si deve sempre misurare con l’esperienza del primo. Il suo tempo non è esclusivo, ma ha in compenso una guida e un compagno di avventure.
  5. I libri sono strumenti di comunicazione. Molti affrontano questa tematica quanto è importante come strumento di supporto comunicativo per aiutare i genitori e i bambini nei cambiamenti di vita?
    I libri sono strumenti comunicativi fondamentali, che guidano a questo nuovo percorso di nascita. Un libro e una buona comunicazione rappresentano un viaggio incantevole per la costruzione di una famiglia basata sull’ascolto dell’altro, la comprensione e creare un clima armonioso. Ci sono libri dedicati a questo argomento, fondamentali per i genitori, nonni e tutti i parenti e amici.

Ecco 5 libri per affrontare l’arrivo di un fratellino o di una sorellina.

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