L’attesa, poi, è anche e soprattutto, quella di Edmond Dantes, l’uomo di mare, sottratto ai propri sogni, privato del proprio futuro, del quale era stato unico, prudente costruttore, e della propria libertà, sbattuto prima in una segreta e, poi, in una seconda vita, antitetica alla sua prima e che vive di irriducibili conflittualità. La esorbitante forza economica e la smisurata cultura fanno da contraltare all’assenza degli affetti più intimi e più cari, ambedue vittime di quello stesso attendere: il padre, sottratto alla vita, dagli stenti; l’amore della sua vita, Mercedes, sottrattagli dalle ragioni di opportunità sociale.
Ecco, dunque, Edmond Dantes destinato a vivere celato sotto una collezione di maschere, anche diversissime tra di loro, pur di far coesistere e sopravvivere ciò che è stato con ciò che è destinato a essere.