La BNS taglia di nuovo i tassi. Franco svizzero in ascesa sull’Euro
La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha deciso di allentare ulteriormente la propria politica monetaria, annunciando un nuovo taglio del tasso di riferimento di 0,25 punti percentuali, portandolo così allo 0,25%. Questo rappresenta il quinto intervento consecutivo in una serie di riduzioni avviata l’anno scorso. L’annuncio era ampiamente previsto dagli esperti del settore. La maggior parte... Leggi tutto

La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha deciso di allentare ulteriormente la propria politica monetaria, annunciando un nuovo taglio del tasso di riferimento di 0,25 punti percentuali, portandolo così allo 0,25%. Questo rappresenta il quinto intervento consecutivo in una serie di riduzioni avviata l’anno scorso.
L’annuncio era ampiamente previsto dagli esperti del settore. La maggior parte degli analisti consultati, tra cui 13 su 15 interpellati dall’agenzia AWP e 28 su 32 secondo Reuters, avevano anticipato una diminuzione di 25 punti base. Tuttavia, negli ultimi tempi stava guadagnando terreno anche l’ipotesi di una conferma dello 0,50%, come riportato da sito web della Rsi.
L’obiettivo principale della BNS è scongiurare il rischio di deflazione, con un’attenzione particolare alla congiuntura economica svizzera, dove la crescita del Pil è prevista in rallentamento, anche a causa delle incertezze legate al contesto internazionale e alle politiche della nuova amministrazione americana. Inoltre, la banca centrale elvetica deve monitorare anche le decisioni delle altre istituzioni finanziarie globali: mentre la Fed ha mantenuto invariati i tassi d’interesse ma ha previsto due riduzioni nel 2025, la Bce è anch’essa orientata a operare tagli.
L’esigenza di contenere l’apprezzamento del Franco svizzero sembra essere cos’ passata in secondo piano: Attualmente, il cross Eur/Chf è sceso in area 0,957, un valore che si avvicina ai livelli di metà agosto scorso. Tuttavia, la tendenza potrebbe mutare a causa dell’incremento del debito pubblico nell’UE, in particolare in Germania.
Da notare inoltre che la BNS opera in un contesto in cui i prezzi continuano a crescere, ma con un’intensità minore rispetto agli scorsi mesi: a febbraio, l’inflazione si è attestata allo 0,3%, in leggero calo rispetto allo 0,4% di gennaio, toccando i livelli più bassi dal 2021 eprossimi al limite inferiore dell’intervallo di stabilità che la banca centrale elvetica considera accettabile, compreso tra lo 0 e il 2 per cento.