Jovanotti in concerto è un miracolo vivente e ci insegna una cosa: se la vita vuole fregarti, insegui il bello. Applausi da Ferragni, Amadeus e Cattelan

Il PalaJova è sbarcato ieri sera per la prima delle sei date all’Unipol Forum di Assago (Milano), si replica il 12, 14,15, 17 e 18 marzo L'articolo Jovanotti in concerto è un miracolo vivente e ci insegna una cosa: se la vita vuole fregarti, insegui il bello. Applausi da Ferragni, Amadeus e Cattelan proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 12, 2025 - 10:34
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Jovanotti in concerto è un miracolo vivente e ci insegna una cosa: se la vita vuole fregarti, insegui il bello. Applausi da Ferragni, Amadeus e Cattelan

E poi Lorenzo Jovanotti lo rivedi lì ancora una volta sul palco e, stavolta non in spiaggia come nel 2019 e 2022, ma all’Unipol Forum di Milano. Felice e sorridente, a soli due anni dal bruttissimo incidente in bici a Santo Domingo. Un esempio di vita, coraggio, forza. Jovanotti ci insegna una cosa: se la vita vuole fregarci, basta aggirare tutti gli ostacoli e segui la tua luce. Perché diciamoci la verità: chi con una rottura del femore e della clavicola, la prima operazione non riuscita, un secondo ricovero in Italia e una lunga riabilitazione sarebbe riuscito a portare a pubblicare un disco nuovo e portare a termine due ore e venti di concerto e tour nei palazetti, già tutti sold out? Un miracolo vivente.

Ed è così che è anche bello l’omaggio diretto o indiretto a Franco Battiato con un larghissimo tappeto persiano messo al centro del palco “perché per i popoli nomadi dell’Asia rappresenta casa, un simbolo esoterico e alchemico universale, che se stendi nel deserto ti fa sentire un principe”. Ed è così che il cantautore ha accolto tutti a casa sua, un po’ in punta di piedi per farci ascoltare i suoi successi, ma anche alcuni dei brani dell’ultimo (nel) disco “Il corpo umano vol. 1”.

Dunque dopo il successo a Pesaro, il PalaJova è sbarcato ieri sera per la prima delle sei date all’Unipol Forum di Assago (Milano), si replica il 12, 14,15, 17 e 18 marzo. Sul palco con Lorenzo “la miglior band che abbia mai avuto”, un ensemble di tredici solisti a disposizione.

In scaletta da “L’ombelico del mondo” a “Mezzogiorno”, da “I love you baby” a “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, da “Le tasche piene di sassi” a “Mi fido di te” e cinque nuovi brani dall’ultimo disco “Il corpo umano Vol. 1” con “Montecristo”, la title track dell’album “Il corpo umano”, “Fuorionda” che durante l’esecuzione mostra sul maxi schermo (le immagini di diversi politici tra cui la premier Giorgia Meloni, la segretaria del Pd Elly Schlein e il vicepremier Matteo Salvini, passando per Luigi Di Maio, Donald Trump e Joe Biden), “101” e “Un mondo a parte”.

Una scenografia essenziale che però ritrae – attraverso visual affascinanti – diversi paesaggi e colori che si riallacciano ai temi delle canzoni: dalla valle dei fiori in India alla lavanda in Provenza, dall’Enterprise di Star Trek al roseto de Il Piccolo Principe. Sempre a proposito di fiori, che sono anche riproposti fisicamente a sovrastare il palco, la citazione del poeta Pablo Neruda: “Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera. E noi la primavera ce la portiamo dentro e ci rialziamo come fa la primavera. Siamo di nuovo insieme, si va“.

Non è un caso che lo show si chiuda con “Ragazzo Fortunato”, perché Jovanotti lo è davvero. Ad applaudirlo c’erano Amadeus, Alessandro Cattelan, Chiara Ferragni con il fidanzato Giovanni Tronchetti Provera.

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