John Elkann interviene in Parlamento: ecco le parole del Presidente della Ferrari

In vista del Consiglio europeo sul riarmo, John Elkann interviene in Parlamento: ecco cos’ha detto il Presidente della Ferrari e di Stellantis

Il Presidente di Ferrari e Stellantis, John Elkann, interviene in Parlamento. Dagli impegni presi nel settore automotive agli investimenti in Italia, fino all’urgente richiesta di nuove infrastrutture per l’elettrico. Tanti i temi toccati davanti alle commissioni Attività produttive congiunte di Camera e Senato. Focus centrale, però, sul Piano Italia presentato a dicembre.

Italia centrale nei progetti di Stellantis, assicura John Elkann

“Ci siamo preparati all’audizione con grande attenzione perché per noi l’Italia ricopre un ruolo centrale – esordisce John Elkann – Negli ultimi 20 anni, il mercato domestico è calato del 30% mentre l’occupazione si è ridotta di circa il 20%. Questo significa che l’azienda ha difeso la produzione e l’occupazione degli stabilimenti del Paese grazie all’export dei marchi italiani“.

“[In Italia], per l’anno in corso, stiamo spendendo circa 2 miliardi di euro di investimenti e 6 miliardi di euro in acquisti da fornitori italiani. Dalla sua nascita nel gennaio 2021, Stellantis ha acquistato servizi e componenti dalla filiera italiana dell’auto per un valore di 24 miliardi di euro, che diventeranno 30 alla fine del 2025“.

“I nostri stabilimenti italiani sono e saranno dotati di tutte le piattaforme multi-energia di Stellantis per la produzione di autovetture. Questi investimenti permetteranno agli stabilimenti italiani la massima flessibilità per poter produrre la più ampia gamma di modelli“.

Elkann: 2025 sarà un anno difficile, servono investimenti sulle infrastrutture

Il mercato dell’auto attraversa tempi difficili. In Italia, nei primi due mesi dell’anno, si registra una contrazione del 7% rispetto ai dati dell’anno precedente. Un campanello d’allarme, che va a sommarsi alle incertezze future già presenti nell’ambiente e rimarcate dalla possibile guerra sui dazi. A partire dal 2026, però, prevede un aumento della produzione, grazie al lancio di nuovi aggiornamenti di prodotto.

“Pur in un momento di persistenti difficoltà del settore automotive in Europa, noi continuiamo a investire in Italia, a Torino e nel futuro“, assicura John Elkann, che poi sottolinea la necessità di nuove infrastrutture. “La mancanza di una solida rete di colonnine scoraggia gli acquirenti di veicoli dall’optare per i modelli elettrici“.

“In Italia ci sono meno di un terzo delle colonnine installate in Olanda. Il nostro settore, fra 20 anni, produrrà soprattutto automobili elettriche. Cina e Stati Uniti stanno definendo una politica industriale per l’auto, con normative e risorse orientate a raggiungere i loro interessi nazionali. Noi auspichiamo che ciò possa accadere presto anche in Europa“.

Critiche le opposizioni: “Intervento vergognoso”

Dall’opposizione, critiche più o meno feroci al lavoro del Presidente di Stellantis. “Le parole di John Elkann sono l’ennesima, vergognosa presa in giro – si legge in una nota della Lega – Il suo gruppo è cresciuto grazie ai soldi degli italiani, italiani che poi ha licenziato per investire e assumere all’estero. Con la geniale idea del ‘tutto elettrico’, stanno contribuendo a distruggere il settore dell’auto“.

E se Elly Schlein critica la mancanza di una “vera politica industriale” da parte del Governo, Carlo Calenda mette in dubbio gli obiettivi fissati da Stellantis: “Mi fate capire quante vetture contate di produrre quest’anno e il prossimo, fino al milione del 2030? Ma nel 2025 i modelli che lanciate sono molto pochi, lei davvero pensa che regga solo la Panda e la 500 fino al 2030?“.

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Foto Copertina: F1inGenerale

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