Ita Airways vola anche senza Lufthansa

Nel 2024, per la prima volta, Ita Airways ha registrato un utile operativo positivo (Ebit), pari a 3 milioni di euro, «in anticipo rispetto alle previsioni del piano industriale, senza aver beneficiato delle sinergie con il gruppo Lufthansa, grazie a performance operative e commerciali». A renderlo noto è stato il cda della compagnia italiana, che ha approvato il bilancio chiuso con una perdita di 227 milioni, rilevando come, grazie a questi risultati, «Ita si posizioni fra i tre migliori vettori a livello europeo». Continue reading Ita Airways vola anche senza Lufthansa at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mag 6, 2025 - 10:11
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Ita Airways vola anche senza Lufthansa
Ita Airways vola anche senza Lufthansa

Nel 2024, per la prima volta, Ita Airways ha registrato un utile operativo positivo (Ebit), pari a 3 milioni di euro, «in anticipo rispetto alle previsioni del piano industriale, senza aver beneficiato delle sinergie con il gruppo Lufthansa, grazie a performance operative e commerciali». A renderlo noto è stato il cda della compagnia italiana, che ha approvato il bilancio chiuso con una perdita di 227 milioni, rilevando come, grazie a questi risultati, «Ita si posizioni fra i tre migliori vettori a livello europeo».

I ricavi hanno raggiunto i 3,1 miliardi (+26% rispetto al 2023) di cui 2,7 miliardi dal traffico passeggeri (+26%); il margine operativo lordo è stato di 337 milioni. Secondo l’amministratore delegato e direttore generale della società, Joerg Eberhart, le sinergie con il gruppo aereo tedesco rendono «plausibile raggiungere anche un pareggio sostenibile del risultato netto». In cassa, a fine anno, c’erano 476 milioni. Nel 2024, Ita ha operato circa 138.000 voli di linea (+11% sul 2023) e trasportato circa 18 milioni di passeggeri (+19%), incrementando la propria quota di mercato domestico.

Il presidente di Ita, Sandro Pappalardo, ha dichiarato che prosegue «il percorso virtuoso» dell’aviolinea, iniziato nel 2021, con l’obiettivo di «rendere il Paese orgoglioso della nostra compagnia e garantire sempre maggiore connettività ai territori e ai passeggeri». Ita ha sottolineato che la perdita è stata influenzata «dagli effetti negativi dell’adeguamento contabile dei debiti e crediti in valuta estera ai tassi di cambio di fine anno, oltre che dagli oneri finanziari associati ai contratti di leasing relativi al piano di ammodernamento e incremento della flotta». Flotta che sarà di 99 aerei totali alla fine dell’anno (26 quelli nuovi già entrati), di cui il 65% di nuova generazione.

Buono l’andamento del primo trimestre 2025, con la crescita dei principali indicatori: ricavi per circa 600 milioni (+15% sullo stesso periodo del 2024), 3,7 milioni di passeggeri trasportati (+1%) e 81% di load factor (+4 p.p.). Bene le performance della puntualità (87,9% di voli atterrati entro 15 minuti dall’orario previsto) e della regolarità (99,6% di voli effettuati rispetto a quelli previsti). Pochi giorni fa, i conti finanziari sono stati pubblicati anche da Lufthansa, da cui sono emersi dati in chiaroscuro.

Quanto all’utilizzo del marchio Alitalia, acquisito da Ita Airways, il cui valore attualizzato si aggira intorno ai 90 milioni di euro, Eberhart ha spiegato che «non c’è ancora un piano di rilancio definito. Il marchio ha un valore soprattutto sull’intercontinentale, dove probabilmente è più conosciuto di Ita. Quel brand aveva connotati negativi sul versante dei conti della compagnia di bandiera e della qualità dei servizi, ma gli aspetti positivi prevalgono su quelli negativi. Abbiamo 4 aeromobili con il logo inspired by Alitalia, c’è un progetto che coinvolge la fondazione per dar vita a un museo. Per il riutilizzo del marchio si potrebbe distinguere tra corto e lungo raggio o per classi di volo, abbiamo diverse opzioni aperte».

La foto utilizzata è stata inviata dall’ufficio stampa di Ita Airways