Inzaghi, dietro le quinte di un successo: “Mio fratello mi scrisse ‘Andate in A di sicuro’”

Il tecnico del Pisa sporting club al seminario “All Around Soccer” organizzato dall’Università di Pisa al polo didattico Porta

Mag 16, 2025 - 05:12
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Inzaghi, dietro le quinte di un successo: “Mio fratello mi scrisse ‘Andate in A di sicuro’”

Pisa, 16 maggio 2025 – “Mio fratello Simone è il primo tifoso del Pisa. Dopo la partita con lo Spezia mi ha mandato un messaggio dicendomi: ‘Avete perso, ma andate in Serie A di sicuro’. Aveva capito che questa squadra era forte. L’amichevole contro l’Inter giocata la scorsa estate è stata di buon auspicio: mi piacerebbe ripeterla ad agosto”.

L’allenatore del Pisa Filippo Inzaghi
Il mister del Pisa Sporting Club, Pippo Inzaghi, incontra gli studenti all'evento organizzato dall'Aiac, nel polo porta nuova dell'Università di Pisa, il 15 maggio 2025(foto di Enrico Mattia Del Punta)

A dirlo è il tecnico del Pisa Sporting Club, Filippo Inzaghi, che ieri ha partecipato a una sessione di domande e risposte con gli studenti, docenti e ricercatore dell’Università di Pisa, durante il convegno “All Around Soccer, dietro le quinte del successo: il Metodo nel Calcio professionistico” al Polo didattico Porta Nuova di via Leonardo da Vinci.

All’incontro, organizzato da Aiac e Università di Pisa, ha preso parte tutto lo staff tecnico del Pisa. Una giornata di studio e confronto tra mondo accademico e professionisti del settore, per analizzare a fondo i metodi e le pratiche alla base della preparazione calcistica d’élite.

L’apertura dei lavori è stata affidata a Gabriele Siciliano, presidente del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Pisa, e a Renzo Ulivieri, presidente dell’Aiac. A moderare l’incontro sono stati Marco Gesi, direttore del Master in preparazione atletica nel calcio per i settori giovanili, e il professor Ferdinando Franzoni dell’ateneo pisano. Il momento clou della giornata è stata la sessione di domande e risposte con l’allenatore della promozione nerazzurra in Serie A dopo 34 anni, Filippo Inzaghi, che ha ribadito il ruolo determinante del proprio staff: “Si parla sempre di me, ma senza questo gruppo non avremmo ottenuto nulla”, ha detto, incalzato dalle domande degli studenti.

Tra i temi affrontati anche il rapporto con i giovani: “Se sono bravi, non ho problemi a farli giocare. Il problema, semmai, è che in Italia abbiamo poca pazienza e siamo un po’ cattivi. Appena fanno una buona partita vengono esaltati, ma poi basta poco per metterli da parte”.

Il tecnico ha condiviso anche alcuni aneddoti sulla promozione: “A Bormio, durante il ritiro, dissi ai ragazzi che, se avessimo voluto scrivere il nostro nome nella storia, avremmo dovuto fare qualcosa di straordinario. E così è stato. Molti giovani oggi si accontentano. Io, da ragazzo, sognavo di giocare in stadi come San Siro o l’Olimpico. E volevo che anche i miei ragazzi provassero quella scintilla”.

Infine, Inzaghi ha risposto alla domanda di uno studente che gli ha chiesto cosa sia stato più bello, se vincere i Mondiali o la promozione in Serie A con il Pisa. Il tecnico ha scherzato: “Ogni successo ha un sapore diverso, forse come a Pisa non ho mai festeggiato così tanto in vita mia. A dire il vero, non ho capito se i festeggiamenti siano finiti”.