Innovazione e longevità, le nuove direzioni per il risparmio e gli investimenti
La crescente longevità e l’innovazione tecnologica stanno trasformando le abitudini finanziarie e le priorità economiche delle persone. Lo studio “InnovAge, tra longevità e innovazione: quale direzione?“, promosso da Invesco in collaborazione con Eumetra, ha analizzato l’impatto di questi fattori sui modelli di risparmio, consumo e investimento, evidenziando la necessità di una pianificazione strategica per garantire... Leggi tutto

La crescente longevità e l’innovazione tecnologica stanno trasformando le abitudini finanziarie e le priorità economiche delle persone. Lo studio “InnovAge, tra longevità e innovazione: quale direzione?“, promosso da Invesco in collaborazione con Eumetra, ha analizzato l’impatto di questi fattori sui modelli di risparmio, consumo e investimento, evidenziando la necessità di una pianificazione strategica per garantire sicurezza e benessere nel lungo termine.
L’indagine si è svolta secondo un approccio multidimensionale, articolato in più fasi che hanno visto il coinvolgimento di diversi target.
In primo luogo, esperti di settore e professionisti provenienti da ambiti quali tecnologia, sociologia, finanza, psicologia e medicina hanno collaborato nell’identificare le domande chiave da porre alla popolazione e nel delineare i principali trend e le prospettive future sul tema. Successivamente, una community online, attivata tramite un innovativo digital forum, ha offerto spunti preziosi raccogliendo esperienze e percezioni degli italiani. Infine, è stata condotta una survey su un solido campione di 1.000 persone, con l’obiettivo di validare e approfondire i temi emersi nelle fasi precedenti.
La qualità della vita è percepita come più importante della sua semplice durata, ma tra le persone manca ancora una consapevolezza diffusa su come affrontare le sfide economiche della longevità. Il 60% degli intervistati considera infatti prioritario il benessere inteso da un punto di vista “qualitativo”, ma pochi adottano comportamenti finanziari adeguati per potersi assicurare a lungo uno stile di vita in linea con i propri bisogni e le proprie attese: la focalizzazione sulla qualità di vita come obiettivo di lungo periodo resta ancora limitata e superficiale. Più di un intervistato su due riconosce l’importanza della pianificazione finanziaria, ma il 54% non ha ancora sviluppato una strategia di investimento per il proprio futuro.
Emerge una crescente richiesta di personalizzazione nei servizi finanziari, con l’educazione finanziaria che gioca un ruolo chiave per colmare il divario tra chi è attivamente impegnato nella pianificazione e chi rimane impreparato.
Rispetto al ruolo della famiglia e delle istituzioni, quasi tre intervistati su cinque ritengono che gli anziani svolgano un ruolo di supporto economico/finanziario (56%) e di mentoring (54%). Il 73% sostiene inoltre che lo Stato dovrebbe assumere un ruolo più attivo nella gestione della longevità, sottolineando la necessità di un impegno condiviso con le istituzioni per incrementare la consapevolezza e il supporto a livello nazionale, coinvolgendo tutti i livelli della società civile (nessuno escluso: banche, stato, istituzioni finanziarie…).La tecnologia è percepita come una risorsa chiave per migliorare la qualità della vita, soprattutto in ambito sanitario, con una sensibilità particolare rivolta alla telemedicina (46%) e all’Intelligenza Artificiale applicata alla diagnosi (43%), anche se il suo impatto viene visto con sentimenti contrastanti. In ambito prettamente finanziario, la tecnologia può giocare un ruolo positivo nel rapporto consulente finanziario-investitore, tra i clienti più maturi, così come tra i più giovanila tecnologia rappresenta infatti un asset per gli investitori più anziani, inclini a soluzioni orientate a generare income nella fase post-retirement; e per i più giovani, meno esperti e con meno risorse, costituisce un facilitatore, avvicinandoli alla consulenza finanziaria.
Le istituzioni finanziarie, le aziende e il settore pubblico hanno la responsabilità di sviluppare strumenti e politiche per favorire una maggiore consapevolezza sui temi del risparmio e della pianificazione personalizzata. La ricerca sottolinea la necessità di servizi finanziari più accessibili e flessibili, capaci di adattarsi ai diversi stili di vita e alle esigenze individuali.
“Sono anni che Invesco indaga le diverse generazioni e le loro attitudini al risparmio e agli investimenti, cogliendo i rapidi e profondi cambiamenti del nostro tempo. InnovAge mostra come la longevità debba essere affrontata con un approccio multidisciplinare, che integri innovazione, risparmio e strategie di investimento su misura”, ha dichiarato Rita Schirinzi, Head of Marketing Italy di Invesco “Affinché il prolungamento della vita sia accompagnato da benessere economico, è essenziale sviluppare una maggiore consapevolezza finanziaria e potenziare il ruolo di tutti gli attori dell’industria del risparmio gestito a tutela del benessere finanziario delle persone”.
“La prospettiva di una vita più lunga è senz’altro una buona notizia e apre certamente nuove strade per lo sviluppo. In questo scenario, diventa fondamentale prepararsi per mantenere nel tempo uno stile di vita stabile o migliorato, tenendo conto dell’evoluzione delle proprie esigenze personali e familiari”, commenta Matteo Lucchi, CEO di Eumetra. “Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale comprendere a fondo tali bisogni e individuare gli strumenti più adatti per soddisfarli, attraverso formazione, personalizzazione e pianificazione. Questo processo ha un impatto su più livelli – individuale, familiare e collettivo – e richiede pertanto un impegno condiviso tra player finanziari e istituzioni”.