Individuata una specie invasiva e potenzialmente letale per l’uomo nel Mediterraneo
Nel cuore del Mar Mediterraneo si sta diffondendo una nuova minaccia per gli ecosistemi marini e la sicurezza pubblica. Si tratta del Lagocephalus sceleratus, una specie di pesce palla tossico originario del Mar Rosso, che ha fatto il suo ingresso nelle acque mediterranee attraverso il Canale di Suez. Questo pesce, noto anche come Silver cheeked...

Nel cuore del Mar Mediterraneo si sta diffondendo una nuova minaccia per gli ecosistemi marini e la sicurezza pubblica. Si tratta del Lagocephalus sceleratus, una specie di pesce palla tossico originario del Mar Rosso, che ha fatto il suo ingresso nelle acque mediterranee attraverso il Canale di Suez.
Questo pesce, noto anche come Silver cheeked toadfish, è altamente invasivo e potenzialmente mortale per l’uomo. Come gli altri pesci palla, il Lagocephalus sceleratus adotta una tecnica difensiva spettacolare: si gonfia d’acqua o aria per scoraggiare i predatori. Ma il vero pericolo risiede nella presenza di una neurotossina, la tetrodotossina, contenuta nella sua carne e nei suoi organi. Questa sostanza può essere letale se ingerita, rendendo il consumo del pesce estremamente rischioso.
Oltre alla tossicità, le potenti mascelle del pesce sono in grado di causare lesioni gravi, comprese amputazioni, come già documentato in altre zone del Mediterraneo. La combinazione di tossine e forza fisica rende questo animale un pericolo concreto anche per i pescatori che potrebbero catturarlo accidentalmente.
Avvistamenti preoccupanti nell’Adriatico
Recentemente, la presenza del Lagocephalus sceleratus è stata confermata anche nell’Adriatico settentrionale, in particolare nella baia di Medulin, in Croazia. Si tratta del punto più a nord in cui è stato osservato fino ad oggi, segno che il suo areale si sta espandendo rapidamente.
Secondo gli studiosi, la dieta di questo pesce comprende bivalvi, gasteropodi e ricci di mare, elementi fondamentali per l’equilibrio ecologico locale. La sua alimentazione aggressiva può alterare profondamente gli habitat marini e compromettere l’attività della pesca artigianale, già minacciata da altri fattori ambientali.
Gli esperti raccomandano monitoraggi intensificati, azioni di rimozione mirata e una campagna di sensibilizzazione rivolta a pescatori e cittadini. È essenziale segnalare ogni avvistamento alle autorità competenti, per contenere la diffusione del pesce e ridurre i rischi.
Inoltre sono allo studio nuove normative per gestire l’invasione e proteggere le comunità costiere. Le conseguenze ecologiche ed economiche dell’espansione del Lagocephalus sceleratus potrebbero essere gravi, se non si agisce tempestivamente.
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Fonte: Acta Ichthyologica et Piscatoria
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