Impresa olandese. Van de Zandschulp doma un brutto Djokovic ad Indian Wells
Il lucky loser Botic Van de Zandschulp firma l’impresa di giornata nell’ATP di Indian Wells. Nell’incontro valevole per il secondo turno del primo Master 1000 della stagione il tennista olandese elimina Novak Djokovic in poco più di due ore, 6-2 3-6 6-1 lo score del confronto, e si qualifica per i sedicesimi di finale contro […]

Il lucky loser Botic Van de Zandschulp firma l’impresa di giornata nell’ATP di Indian Wells. Nell’incontro valevole per il secondo turno del primo Master 1000 della stagione il tennista olandese elimina Novak Djokovic in poco più di due ore, 6-2 3-6 6-1 lo score del confronto, e si qualifica per i sedicesimi di finale contro l’argentino Francisco Cerundolo. L’ottima partita del giocatore olandese si contrappone però alla pessima esibizione del serbo che gioca una partita ampiamente al di sotto dei suoi standard e agevola il compito dell’avversario commettendo errori in serie.
Partenza a rilento per Djokovic che tiene il turno di battuta a 30 nel game inaugurale e nel terzo gioco cede il servizio a zero commettendo una serie di errori. Il serbo stenta a carburare, continua a sbagliare e agevola la fuga del rivale sul 5-1 sbagliando palle in serie nei colpi da fondo. La testa di serie numero sei si scuote e tiene il servizio nel settimo gioco prima di alzare bandiera bianca nel game successivo quando i suoi errori lo condannano alla sconfitta nel primo parziale.
L’ex numero del mondo capisce che è il momento di cambiare marcia e di alzare il livello dei colpi, premesse di una partenza a razzo grazie a cui s’invola sul 3-0 proponendo un tennis decisamente più solido. La continua alternanza di grandi errori e colpi di pregevole fattura proietta il serbo sul 5-1 prima del break operato da Van de Zandschulp nel settimo gioco per provare a riaprire la contesa, obiettivo però negato dalla miglior qualità dei colpi del serbo che impatta il confronto rimettendo la contesa in parità.
La terza e decisiva partita si apre all’insegna della battuta. L’olandese conquista il gioco di apertura grazie ad un bel diritto vincente, la testa di serie numero sei replica mantenendo il suo turno a zero e impegnando a fondo il rivale nel game successivo. La svolta arriva però nel quarto gioco quando l’olandese sfrutta la seconda palla break, toglie il servizio al rivale e assume l’inerzia della contesa confermando il suo vantaggio nel turno seguente con il 4-1. Il giocatore olandese è ormai in controllo, gestisce i tentativi di reazione dell’ex numero uno del mondo, gli strappa il servizio nel sesto gioco e conclude la sua splendida serata quando concretizza il primo match point per tenere il decisivo turno di battuta a 15.
La lettura delle statistiche evidenzia la pessima percentuale del serbo sui punti vinti sulla seconda di servizio, poco meno del 30% contro il 70% del suo dirimpettaio. Netta la superiorità dell’olande nel computo complessivo dei punti: l’87 a 68 finale è un dato che non ammette repliche.