Il video che ha svergognato Tesla è in realtà una mezza marchetta

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Mar 21, 2025 - 15:15
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Il video che ha svergognato Tesla è in realtà una mezza marchetta

Qualche giorno fa lo YouTuber Mark Rober ha pubblicato un video su YouTube mostrando un confronto fra le capacità di riconoscimento degli ostacoli di un'auto con Lidar e una Tesla, che come sappiamo da qualche anno fa totale affidamento solo sulle telecamere e sul sistema di elaborazione software, un'accoppiata chiamata Tesla Vision.

In questo video si vede con l'auto dotata di Lidar riesca a fermarsi in tempo in autonomia prima di colpire un manichino con le sembianze di un bambino, mentre la Tesla Model Y di proprietà di Mark Rober ha fallito 3 dei 6 test proposti. È sicuramente l'ultimo di questi test ad aver fatto più clamore. Mark ha infatto preparato un muro di gommapiuma con affisso sopra una stampa che riproduce le sembianze della strada, in sostanza ricreando lo stesso effetto delle finte strade in cui Willy Il Coyote si schiantava.

Ci sono state però molte polemiche su questa ricostruzione e oltre alle critiche che ho letto altrove vorrei aggiungere anche alcune mie considerazioni personali sul video e sulle tecnologie in questione. Ma andiamo con ordine.

Prima di proseguire con l'analisi del video e della polemica chiariamo un attimo la differenza fra le due tecnologie.

I sistemi di guida autonoma basati su LiDAR (Light Detection and Ranging) utilizzano impulsi laser per mappare tridimensionalmente l'ambiente circostante. Questa tecnologia misura il tempo impiegato da un impulso laser per riflettersi dagli oggetti e tornare al sensore, generando così una mappa estremamente precisa della distanza e della forma degli oggetti. Il principale vantaggio del LiDAR risiede nell'elevata precisione spaziale e nella capacità di percepire la profondità in modo diretto, indipendentemente dalle condizioni di luce. Tuttavia sono sistemi costosi, delicati e che possono comunque avere problemi sotto forti piogge e soprattutto con la neve.

Il sistema Tesla Vision, al contrario, è basato esclusivamente sull'uso di telecamere e sull'intelligenza artificiale per interpretare le immagini, emulando la percezione umana. Tesla ha abbandonato l'uso di radar e non ha mai utilizzato LiDAR nei suoi veicoli di produzione, sostenendo che una rete neurale ben addestrata può comprendere il mondo visivo in modo più efficiente ed economico. Questo approccio ha il vantaggio di essere meno costoso e più scalabile, e consente una maggiore integrazione software-hardware. Tuttavia, l'assenza di una percezione diretta della profondità rende il sistema più vulnerabile in condizioni di scarsa visibilità (es. nebbia fitta, buio completo), e l'affidabilità dipende fortemente dalla qualità e dalla quantità dei dati di addestramento dell'IA. Inoltre, l'interpretazione delle immagini può essere meno robusta in presenza di ambiguità visive o ostacoli poco distinguibili.

Come detto uno dei vantaggi di Tesla Vision è che è meno costoso e Tesla da sempre ha cercato di ridurre in ogni modo il costo delle sue auto, abbassando il prezzo di listino dei suoi veicoli per l'utente finale, cercando così (e riuscendoci visto i risultati del 2024) di spingere la diffusione dei suoi veicoli. Basti pensare che una Tesla Model 3 costava circa 50.000€ qualche anno fa, mentre oggi ne costa 36.000€, offrendo comunque un hardware per il Tesla Vision più avanzato e in sostanza diventando l'auto più economica del suo segmento. Non si può poi negare che il vantaggio di una grande diffusione delle auto Tesla è a vantaggio degli utenti stessi, che ricevono costanti aggiornamenti con migliorie maturate dai dati raccolti ogni giorno da migliaia di Tesla che circolano per le strade.

Molti hanno guardato questo video solo per scoprire se la Tesla si schiantava contro il muro o meno ed è comprensibile, anche guardando a copertina e titolo del video stesso, ma in realtà è un video che "sponsorizza" il Lidar. Stando a quanto dichiarato da Mark non è un video pagato e le aziende che lo hanno supportato nella realizzazione si sono prese il loro rischio nel caso qualcosa andasse storto, ma di fatto il video non nasce per confrontare due tecnologie, ma solo per mostrare le potenzialità del Lidar.

Nella prima metà del video infatti non si parla di auto, ma di come Mark Rober ha mappato un'attrazione di Disneyland grazie ad un lidar portatile. Nella seconda metà invece, quella dedicata ai Lidar nelle auto tutta la parte di tecnologia Lidar è stata fornita da un'azienda che li commercializza, ovvero Luminar, che ha fornito l'auto. In questo caso non si tratta però di un'auto commerciale, ma piuttosto di una Lexus su cui Luminar ha installato un apposito sensore Lidar su una barra portapacchi per dimostrare la sua tecnologia. Nonostante quindi il Lidar sia effettivamente utilizzato su alcune auto nel test si è scelto di usare un prototipo appositamente studiato per mostrare le potenzialità della tecnologia. In più l'auto era guidata da un dipendente Luminar, che ragionevolmente avrebbe preso il controllo in caso di problemi, mentre nel caso di Tesla l'auto era guidata dallo youtuber, che invece non aveva nessuna intenzione di promuovere attivamente una delle tecnologie.

Da un lato è difficile quindi valutare come totalmente corretto nel confronto un video simile, dall'altro il problema è anche nel come vengono distribuiti e come diventano virali i contenuti oggigiorno. Mark sapeva che per aumentare le visualizzazioni del video avrebbe dovuto incentrare titolo e copertina sull'incidente del muro. E infatti ha ottenuto la viralità desiderata. In tanti, siti web compresi, si sono infatti soffermati solo su questo.

Dobbiamo anche imparare a "leggere" meglio quello che guardiamo sul web: perché se aveste saputo subito in modo esplicito che era una "marchetta" per promuovere una tecnologia, lo avreste guardato con gli stessi occhi?

Nel titolo si parla di guida autonoma, ma nel video non c'è nessuna guida autonoma. Nel caso dell'auto di Luminar si tratta di un sistema di cruise control. Per la Tesla lo youtuber ha prima testato la sola frenata di emergenza che però non si è rivelata efficace. Non si sofferma troppo sulla questione ma tutte le frenate di emergenza delle auto non agiscono se l'utente sta accelerando, rendendo la funzione di fatto inutile per lo scopo di questo test. Ma allora perché includere quello spezzone?

Dopodiché viene inserito l'autopilot di Tesla ed è quello che viene utilizzato nelle prove. Il problema è che l'autopilot non significa guida autonoma, ma è solo il nome "figo" del cruise control di Tesla. Non è quindi il sistema più avanzato dell'azienda, che tiene in considerazione più fattori e che può di fatto far guidare l'auto autonomamente dal punto A al punto B.

Qui c'è sicuramente una colpa di Tesla, che negli anni ha promosso l'idea dell'auto che si guida da sola, sfruttando ogni leva di branding, anche rinominando in modo un po' ambiguo il suo cruise control in autopilot. Tra l'altro in parte ingannando anche Mark Rober stesso come da lui ammesso in un'intervista chiarificatrice.

Di fatto nessuna delle due auto stava guidando con il pilota automatico inserito. La prima perché di fatto non ne era neanche dotata.

Tutti hanno fatto notare come dal video si può notare che Tesla disattiva il suo autopilot un attimo prima dello schianto. In tanti hanno urlato allo scandalo per come in sostanza Tesla abbia portato la Model Y allo schianto per poi non prendersene le responsabilità. Intanto analizziamo i motivi per cui autopilot potrebbe essersi sganciato:

  1. Mark tocca muove leggermente il volante, probabilmente per la tensione visto che stava per schiantarsi. Non sappiamo se è questa la causa ma chi ha una Tesla sa quanto basti poco per disinserire autopilot. È ovviamente una questione di sicurezza: il guidatore deve poter eseguire manovre rapidissime di emergenza anche con autopilot inserito.
  2. Ma è ancora più probabile che Tesla Vision si sia disinserito perché a pochi istanti dallo schianto ha capito di "non star capendo". Si è trovata davanti ad una situazione che non sa analizzare e lascia tutto in mano al guidatore. Anche questo ha ovviamente senso, perché un sistema di guida autonoma non può prendersi la responsabilità di agire quando non capisce la situazione.

In tanto hanno commentato il fatto dicendo come in questo modo Tesla non si prenda la responsabilità dello schianto. In realtà è totalmente errato. L'azienda infatti considera per le sue statistiche e le sue indagini "indicenti con autopilot" tutti quelli in cui l'autopilot era attivo fino a 5 secondi prima. E questo caso ci rientra alla grande.

Ok, non è stato mostrata la vera guida autonoma nel video ma solo il cruise control. Ma anche facendo finta che fosse attivo il FSD (full self driving nome ufficiale di Tesla) e che l'esito fosse simile rimane vera una cosa. Si tratta al 100% di guida autonoma supervisionata. Vale per Tesla come vale per qualsiasi altro concorrente.

Nel caso di Tesla c'è un avanzato sistema di visione interna che verifica che la persona stia sempre guardando la strada. Una distrazione di qualche secondo, anche solo per guardare il tablet centrale viene segnalata e dopo alcune segnalazione si perde la possibilità di usare FSD per una settimana. Per esperienza personale è quasi più facile distrarsi senza FSD (dove nessuno può "rimproverarti") che con il FSD attivo.

E una persona che guarda la strada non avrebbe potuto non accorgersi di un banco di nebbia, della pioggia o di un muro con un cartellone sopra. Avrebbe quantomeno rallentato, sia che stesse guidando lui sia che fosse l'auto a guidarsi. Nel mondo vero quindi una persona che non dovesse vedere un ostacolo così palese si starebbe prendendo buona parte delle colpe.

E sempre in termini di supervisione le situazioni create nel video non sono realistiche. È praticamente impossibile che un banco di nebbia invisibile appaia istantaneamente, senza neanche qualche metro di preavviso, davanti alla vostra auto mentre viaggiate ad alta velocità e per di più con un bambino dentro. Certo, un sistema di sicurezza dovrebbe cercare di proteggervi da ogni tipo di evenienza, anche quelle altamente improbabili, ma questo sarà vero quando questo tipo di guida non sarà senza supervisione. Fino a quel momento è ovvio che Tesla e le altre aziende lavoreranno per rendere questi sistemi impeccabili prima di tutto nelle situazioni più comuni e non in quelle da cartone animato.

Nel 2024 Tesla ha introdotto un nuovo livello di hardware nelle sue auto, chiamato HW4 (o AI4). Si tratta di nuove fotocamere e un nuovo cervello che elaborano molto meglio le immagini. Non sappiamo quale versione dell'HW avesse Mark Rober nella sua Model Y, ma visto che diceva che stava lavorando al video da oltre un anno è possibile che la sua auto fosse precedente al 2024 e avesse una versione HW3. Questa tesi sarebbe corroborata da un altro creator che ha voluto ripetere il test con una Model Y HW3 e un Cybertruck HW4. Il primo ha fallito il test, il secondo no.

Sebbene anche il Lidar abbia i suoi punti deboli (il più famoso è la neve) non si può certo dire che Tesla Vision sia migliore del Lidar. Un sistema Lidar di fatto può vedere cose che un sistema basato sulla visione può faticare a vedere. Il test di dimostrare le potenzialità del Lidar, che di fatto è una tecnologia portentosa, è riuscito e il video di Mark Rober in tal senso svolge egregiamente lo scopo.

Non è però corretto dire che il Lidar sia l'unica soluzione. Tesla ha dimostrato di aver migliorato in modo estremo il suo sistema di guida autonomo basato sulla visione, sia aggiornando il suo hardware, sia soprattutto aggiornando il suo software e i suoi algoritmi. Chiedete a chi possiede una Tesla se il cruise control (non l'FSD che in Europa non c'è) è migliorato da quando ha acquistato l'auto ad oggi. E provate a chiedere a qualsiasi possessore di auto della concorrenza se ha notato miglioramento in questa o altre tecnologie da quando ha aggiornato l'auto.

Certo, sulla sicurezza non bisogna risparmiare, ma stando alle statistiche non sembra che ad oggi ci siano particolari evidenze del fatto che Tesla Vision sia più pericoloso della concorrenza e di sicuro non che sia più pericoloso di una guida senza Tesla Vision attivo (che ricordiamo rimane supervisionata). Anche perché la concorrenza ha molte meno auto per strada con tecnologie di questo tipo rispetto a Tesla. Ci sono stati incidenti in passato che hanno coinvolto Tesla Vision, ma era prima che Tesla implementasse un sistema di verifica dell'attenzione del conducente.

Non siamo qui però a fare gli avvocati di Tesla, che sicuramente è colpevole di aver spinto molto sul marketing dell'auto che si guida da sola e che forse, pur di raccogliere tantissimi dati (che oggi palesemente hanno dato i loro frutti) negli anni scorsi ha lanciato la sua beta di FSD in modo un po' sconsiderato nelle mani degli utenti.

Il Lidar permette di sviluppare la guida autonoma più velocemente perché è quasi "già pronto", ma Tesla ha dimostrato che con tanto lavoro si può ottenere un risultato altrettanto valido anche senza. I concorrenti più temibili di Tesla sulla guida autonoma sono molte aziende cinesi, che hanno sfruttato proprio la potenzialità del Lidar per avanzare molto velocemente. Alcune però stanno già valutando di percorrere esattamente la stessa strada di Tesla.

In tutta questa discussione il problema più grande siamo noi. Come ci approcciamo alle notizie e di conseguenza anche nel modo in cui ci vengono proposte. Titoli di video che spingono alla reazione forte e immediata e persone sempre più spinte alla divisione e a tifare per una squadra piuttosto che un'altra. Anche quando queste squadre sono una tecnologia di mappatura e una multinazionale dell'auto. Invece di analizzare le informazioni che ci vengono proposte ormai il pubblico è spinto a schierarsi, a difendere ad ogni costo un'idea, anche a costo di mettere da parte la razionalità. E in tutto questo il padrone di Tesla non sta aiutando nel tenere gli animi distesi. È molto probabile che se l'auto fosse stata di un altro marchio nessuno si sarebbe accorto di questo video.

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