Il Papa sorprende tutti

Ritorno in piazza San Pietro fra i fedeli "Buona domenica, grazie a tutti" .

Apr 7, 2025 - 07:46
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Il Papa sorprende tutti

di Nina Fabrizio
ROMA
L’arrivo sul sagrato di piazza San Pietro è stato del tutto a sorpresa. Fino al giorno prima la sala stampa vaticana aveva ridimensionato le aspettative di venerdì scorso quando si parlava della possibilità che il Papa registrasse un videomessaggio per il Giubileo degli ammalati e per l’Angelus di ieri. E invece, Francesco è riuscito a partecipare all’evento di persona, facendo il suo ingresso in carrozzina a conclusione della messa intorno alle 11 e 40, accolto da un immediato boato della folla fino a quel momento ignara della sua partecipazione.

Esattamente due settimane dopo le dimissioni dal policlinico Agostino Gemelli (38 giorni di degenza), Francesco ricompare così in pubblico: il volto è ancora tirato, la mobilità ridotta, i naselli per l’ossigeno al loro posto. Non senza qualche sforzo, Bergoglio è riuscito a pronunciare qualche parola al microfono, esibendo una voce appena strozzata ma se non altro lievemente migliorata rispetto a quella di due settimane fa. "Buona domenica a tutti, grazie tante".

Accanto a lui ci sono i suoi due collaboratori fidatissimi: l’infermiere personale, Massimiliano Strappetti, vera e propria ombra del Pontefice, che controlla ogni movimento di Bergoglio e lo assiste interpretando al volo ogni suo piccolo gesto: con cenni della mano, Francesco gli dà la misura di quanto e che cosa riesca a sostenere.

L’altro uomo-ombra del Papa è il segretario, don Fabio Salerno, che con altrettanta premura vigila sul Papa portando con sé anche una bottiglietta d’acqua munita di cannuccia da usare all’occorrenza. Nel retro della carrozzina si intravede chiaramente anche la bombola d’ossigeno portatile collegata ai naselli, una stroller di quelle che si utilizzano anche per le maratone o le escursioni in montagna. Segno che Francesco non vuole né esibire, né occultare la sua condizione di malato.

Si apprende poi dalla sala stampa che, mentre la folla dei fedeli era concentrata sulla messa nel sagrato, Francesco è entrato in basilica, si è confessato, si è unito al pellegrinaggio giubilare e ha attraversato anche lui la Porta Santa beneficiando a sua volta del Giubileo degli ammalati, ricorrenza per la quale ha voluto rivolgere importanti messaggi sia nell’omelia, letta dal celebrante mons. Rino Fisichella, sia nell’Angelus.

"Affrontare insieme la sofferenza ci rende più umani e condividere il dolore è una tappa importante di ogni cammino", afferma. Nel testo dell’Angelus fa sapere di pregare per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari "talvolta perfino vittime di aggressioni". Quindi un appello non scontato ad investire "per le cure e per la ricerca" affinché "i sistemi sanitari siano inclusivi e attenti ai più fragili e ai più poveri".

Sulle condizioni del Papa, da un punto di vista strettamente clinico, i medici da giorni sono silenti. È chiaro però che Francesco punta a un recupero pieno e le modalità di ieri potrebbero essere riproposte per Pasqua, con una presenza limitata solo ai momenti clou.