Il Pakistan valuta la blockchain per ottimizzare le rimesse dall’estero 

Un mercato da oltre 31 miliardi di dollari

Mar 10, 2025 - 14:27
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Il Pakistan valuta la blockchain per ottimizzare le rimesse dall’estero 

Il Pakistan sta esplorando l’uso della tecnologia blockchain per migliorare il sistema di trasferimento delle rimesse internazionali, un settore chiave per l’economia del paese. 

Bilal bin Saqib, consigliere principale del ministro delle finanze e membro del Pakistan Crypto Council (PCC), ha affermato che questa soluzione potrebbe ridurre tempi e costi di trasferimento.  

Come la blockchain può trasformare il settore nel Pakistan?

Ogni anno, i pakistani all’estero inviano miliardi di dollari in patria per sostenere le loro famiglie e contribuire all’economia locale. 

Nel 2023-24, le rimesse hanno superato i 31 miliardi di dollari, ma il sistema attuale presenta costi elevati: le commissioni possono superare il 5% dell’importo trasferito.  

Le rimesse rappresentano una risorsa vitale per molti paesi in via di sviluppo, agendo come un cuscinetto economico durante le crisi e facilitando la crescita sostenibile. 

Tuttavia, i metodi tradizionali di trasferimento sono spesso lenti e costosi a causa della presenza di intermediari finanziari.  

L’adozione della blockchain nel comparto delle rimesse potrebbe eliminare gli intermediari, come le banche corrispondenti, e ridurre significativamente il costo delle transazioni. 

Un rapporto dell’OCSE del 2020 già evidenziava il potenziale della blockchain per rendere le rimesse più rapide ed economiche.  

Bilal bin Saqib ha dichiarato che il PCC analizzerà soluzioni basate su blockchain per ottimizzare i trasferimenti di fondi verso il Pakistan. Oltre a questo, il consiglio si concentrerà su:  

  • Educazione e formazione sulla blockchain per sviluppare nuove competenze e creare posti di lavoro nel settore tecnologico.  
  • Sviluppo di iniziative Web3 per incentivare l’adozione di tecnologie innovative.  
  • Sostegno a una regolamentazione chiara per garantire il rispetto delle norme finanziarie internazionali.  

Il contesto regolatorio e l’industria crypto in Pakistan  

Nonostante l’interesse crescente per la blockchain, il trading di criptovalute e stablecoin è vietato in Pakistan dal 2018. La State Bank of Pakistan (SBP) ha infatti imposto restrizioni che bloccano le istituzioni finanziarie dal facilitare transazioni in cripto-attività.  

Tuttavia, il Pakistan è tra i cinque paesi asiatici presenti nella Global Crypto Adoption Index 2024 di Chainalysis. Molti cittadini utilizzano criptovalute per proteggersi dall’inflazione e dalla volatilità del cambio valutario.  

“Nonostante il divieto, c’è una forte domanda di asset digitali”, ha sottolineato Saqib. Con oltre il 60% della popolazione sotto i 30 anni, il paese possiede un grande potenziale nell’innovazione tecnologica.

Per questo, il PCC si impegna a sviluppare un quadro normativo chiaro per sostenere il settore.  

Il Pakistan Crypto Council sta valutando anche la possibilità di tokenizzare asset reali e creare sandbox regolatori per testare nuove applicazioni della blockchain. 

Tutto ciò avverrà nel rispetto degli standard del Financial Action Task Force (FATF), l’organismo che monitora il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.  

Il Pakistan è stato rimosso dalla lista grigia del FATF nel 2022, dopo anni di controlli severi. 

Saqib ha sottolineato che uno degli obiettivi principali del PCC è la creazione di un sistema trasparente e conforme alle normative internazionali, con particolare attenzione alla verifica dell’identità (KYC) e alla prevenzione del riciclaggio di denaro (AML).  

Il dibattito su un fondo strategico in Bitcoin

Uno dei problemi principali che il Pakistan deve affrontare è il flusso non regolamentato di criptovalute all’estero, che potrebbe aggravare la carenza di dollari nel paese. 

Senza una normativa chiara, le cripto-attività possono facilitare transazioni transfrontaliere non tracciabili, mettendo a rischio la stabilità economica.  

Per questo motivo, il primo passo del PCC sarà l’introduzione di una regolamentazione chiara e trasparente, obbligando tutte le attività crypto a rispettare le norme KYC e AML.  

Le regolamentazioni globali sulle criptovalute stanno cambiando, soprattutto dopo che Donald Trump, vincitore delle elezioni USA 2024, ha annunciato la creazione di una riserva strategica di Bitcoin basata su asset sequestrati.  

Tuttavia, Saqib ha precisato che una misura simile potrebbe non essere adatta al Pakistan. Il paese ha ancora un sistema di enforcement limitato, e gli asset criptovalutari illeciti sono raramente intercettati su larga scala.  

“L’istituzione di una riserva strategica richiederebbe un dialogo approfondito con l’FMI e il FATF, per evitare di compromettere il sostegno internazionale ottenuto dopo l’uscita dalla lista grigia”, ha concluso Saqib.  

Il Pakistan sta facendo i primi passi verso l’adozione della blockchain per migliorare l’efficienza dei flussi finanziari internazionali. 

Grazie al supporto dell’innovazione Web3 e alla possibile regolamentazione del settore crypto, il paese potrebbe posizionarsi tra i leader della trasformazione digitale nella regione.  

Resta da vedere quali politiche verranno adottate per bilanciare innovazione e sicurezza finanziaria, e se la blockchain diventerà davvero lo strumento chiave per rivoluzionare il sistema delle rimesse internazionali.