Il mercato dell’usato vale 27 miliardi: il guadagno per le tasche premia anche l’ambiente

Ecco come il mercato dell’usato, cresciuto a 27 miliardi di euro, aiuta a risparmiare e ridurre l’impatto ambientale, promuovendo uno stile di vita più sostenibile

Apr 26, 2025 - 10:57
 0
Il mercato dell’usato vale 27 miliardi: il guadagno per le tasche premia anche l’ambiente

Il mercato dell’usato non è più una nicchia per nostalgici o amanti del vintage. In Italia, nel 2024, ha generato un valore di 27 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 27 milioni di persone. Una crescita costante che va ben oltre il risparmio: comprare e vendere second hand è oggi una scelta consapevole che coniuga risparmio economico, sostenibilità ambientale ed economia circolare.

Spinti dall’inflazione, ma anche da una maggiore attenzione verso il consumo responsabile, sempre più italiani (specialmente giovani) scelgono di dare nuova vita agli oggetti usati. Dalle auto agli abiti, dalla tecnologia all’arredamento, l’usato si conferma una leva potente per l’economia locale e una concreta azione a favore del pianeta.

Quanto vale il mercato dell’usato e perché cresce

Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy di Bva Doxa per Subito, il valore del mercato dell’usato in Italia ha raggiunto i 27 miliardi di euro nel 2024, in costante aumento rispetto agli anni precedenti. A trainare questa crescita è soprattutto il digitale, che rappresenta oggi il 54% del mercato, pari a 14,4 miliardi di euro di transazioni online (+4% rispetto al 2023).

Non si tratta solo di comprare e vendere oggetti: il second hand è diventato un’abitudine consolidata. Il 57% degli italiani dichiara di praticare regolarmente compravendita di beni usati, un dato in crescita di 3 punti rispetto al 2023.

Tra i settori più forti troviamo:

  • auto, moto e furgoni (10,8 miliardi di euro);
  • casa e persona (7,3 miliardi di euro, in crescita);
  • informatica ed elettronica (5,2 miliardi di euro, +6% rispetto al 2023);
  • sport, hobby, libri e strumenti musicali (3,1 miliardi di euro).

La motivazione principale resta il risparmio (61% degli intervistati), ma cresce anche la consapevolezza ambientale.

Comprare usato tra risparmio e salvare il pianeta

Comprare usato non è solo una scelta economica, ma anche un gesto concreto per l’ambiente. Secondo una ricerca di Wallapop, chi sceglie articoli second hand in media risparmia 378 euro all’anno (pari al 44% rispetto al prezzo del nuovo) ed evita la produzione di CO₂, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale

Per esempio solo su Subito, nel 2022, le compravendite di oggetti usati hanno permesso di:

  • risparmiare 2,7 milioni di tonnellate di CO₂
  • evitare l’uso di 153mila tonnellate di plastica e 1 milione di tonnellate di acciaio

Numeri che, tradotti, equivalgono alle emissioni annue di 374mila italiani o alla produzione di 30 milioni di divani. Ogni oggetto scambiato allunga la sua vita utile, riduce il bisogno di nuove materie prime e contribuisce a un’economia circolare reale.

Quanto si può guadagnare?

Non è solo chi compra che guadagna: anche chi vende beneficia dell’economia dell’usato. Gli italiani conservano in casa tra 6 e 15 oggetti inutilizzati, per un valore stimato di 1.247 euro a persona.

Chi si dedica attivamente alla vendita di seconda mano incassa mediamente 820 euro all’anno di guadagno, con punte di 1.415 euro in Veneto e 919 euro in Campania.

Le piattaforme digitali rendono tutto più semplice. Tra le piattaforme più usate (e specializzate su alcuni prodotti) sono:

  • Subito.it per ogni genere di prodotto;
  • Wallapop per oggetti di uso quotidiano e tecnologia;
  • Vinted per abbigliamento e accessori moda.

Il second hand diventa così una fonte di reddito accessibile, oltre che una scelta sostenibile.

Moda second hand: il fenomeno Gen Z e Millennials

Un capitolo a parte lo merita il mondo della moda usata, che sta vivendo una vera e propria rinascita grazie alla Generazione Z e ai Millennials.
Secondo il report PwC 2024 infatti il 70% dei giovani tra 18 e 35 anni acquista abiti e accessori usati. Lo shopping second hand in generale è cresciuto del 19% in Europa nel 2024.

Tra le motivazioni, emerge cosa significa oggi comprare usato per le generazioni più giovani:

  • la possibilità di esprimere il proprio stile;
  • sostenere l’economia circolare e salvaguardare il pianeta;
  • l’indipendenza dai grandi brand di fast fashion.

Fenomeni come Vinokilo (eventi di vendita abiti usati al chilo), Swap Party e negozi come Humana Vintage o SiTenne Vintage Store testimoniano una nuova cultura del vestire: più creativa, sostenibile e accessibile.

Ma questa ricerca di moda alternativa non cancella il lusso. Infatti accanto all’usato comune, si trova anche il luxury second hand. Per esempio gli accessori di lusso, come orologi usati che stanno diventando oggetti cult per i giovani, specie in Inghilterra e Francia.

Il futuro dell’usato: da trend a economia sostenibile

Il mercato dell’usato non è più quindi solo un trend, ma è parte fondamentale dell’economia sostenibile. Basta osservare cosa sta permettendo, tra la nascita di network di operatori professionali e imprese specializzate, nuove filiere corte, locali o meno con impianto circolare e una nuova consapevolezza sociale che lega consumi, ambiente e solidarietà

Dalle piattaforme online ai mercatini urbani, dal reselling di regali non graditi all’usato solidale promosso da organizzazioni come Humana People to People e Vesti Solidale, il second hand è oggi un’opportunità economica, ambientale e culturale. Un modo concreto e alla portata di tutti per risparmiare, guadagnare e ridurre l’impronta ecologica.