Il made in Italy si difende: è online “made not in Italy” dove segnalare prodotti italiani per finta

Alla Camera dei Deputati, nella suggestiva cornice della Sala Tatarella, si è svolto l’incontro “Europa, etichette, dazi e vino: contromisure per tutelare il Made in Italy”, durante il quale è stato lanciato ufficialmente il progetto “Madenotinitaly”. L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’agenzia Cenacoli e il portale Oscarwine, mira a contrastare l’espansione dell’italian sounding, ossia l’uso […] L'articolo Il made in Italy si difende: è online “made not in Italy” dove segnalare prodotti italiani per finta proviene da Economy Magazine.

Mag 9, 2025 - 12:42
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Il made in Italy si difende: è online “made not in Italy” dove segnalare prodotti italiani per finta

Alla Camera dei Deputati, nella suggestiva cornice della Sala Tatarella, si è svolto l’incontro “Europa, etichette, dazi e vino: contromisure per tutelare il Made in Italy”, durante il quale è stato lanciato ufficialmente il progetto “Madenotinitaly”. L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’agenzia Cenacoli e il portale Oscarwine, mira a contrastare l’espansione dell’italian sounding, ossia l’uso ingannevole di nomi e simboli italiani per vendere prodotti che nulla hanno a che vedere con l’Italia.

L’effetto dei dazi e il “made not in Italy”

Attraverso il sito www.madenotinitaly.com, gli utenti potranno segnalare in forma anonima prodotti che evocano l’italianità solo nell’immagine. Le segnalazioni includeranno luogo, prezzo e impressioni personali, con l’obiettivo di creare una mappa dettagliata dell’inganno globale.

Livio Buffo, ceo di Cenacoli e fondatore di Oscarwine, ha spiegato come il progetto, ideato tempo fa, abbia trovato nuova urgenza con la prospettiva di dazi più severi da parte degli Stati Uniti. “Siamo in una fase delicata – ha detto – in cui le incertezze commerciali possono danneggiare il vino italiano, ma al tempo stesso offrono l’occasione per recuperare quote sottratte all’autenticità dai falsi Made in Italy, il cui fatturato mondiale supera quello dell’export italiano stesso”.

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Durante l’incontro, il senatore Gian Marco Centinaio ha evidenziato il pericolo di un incremento delle barriere doganali: “Più aumentano i dazi, più spazio trovano le imitazioni. Un esempio recente è il ‘CalSecco’ lanciato in California, che richiama il Prosecco senza averne alcuna origine”.

Marco Cerreto della Commissione Agricoltura ha ribadito l’impegno del Governo nella lotta all’agropirateria e nella difesa del comparto vinicolo. Tra le misure introdotte: nuove norme penali contro la contraffazione, fascette anticontraffazione realizzate dal Poligrafico dello Stato, e un sistema avanzato di tracciabilità.

Massimo Garzillo del Poligrafico dello Stato ha illustrato il nuovo contrassegno per DOC e DOCG: una fascetta con elementi di sicurezza ispirati alle banconote, codice QR e piattaforma digitale per il controllo dell’autenticità. “Sarà uno strumento potente per difendere il nostro vino dai falsi”, ha affermato.

Andrea Di Paolo, vicepresidente di Bat Italia, ha concluso sottolineando l’importanza degli investimenti esteri in agricoltura: “Continuiamo a sostenere oltre 400 imprese italiane nella filiera del tabacco, grazie anche a politiche governative che favoriscono la stabilità e la programmazione”.

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