Il futuro della sanità. Cgil, Cisl e Uil disertano il consiglio straordinario: "Sede e modi sbagliati"

"Non ci troveremo a discutere coi soggetti competenti a dare delle risposte. Occorre una discussione seria, non il solito scambio di accuse reciproche. Inoltre abbiamo appreso della convocazione solo dalla stampa".

Mar 18, 2025 - 06:49
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Il futuro della sanità. Cgil, Cisl e Uil disertano il consiglio straordinario: "Sede e modi sbagliati"

E’ in programma oggi, alle 18, un consiglio comunale straordinario e in seduta aperta sul futuro della sanità. Ma già fioccano le polemiche. Cgil, Cisl e Uil non parteciperanno. "No, non parteciperemo – affermano in una nota Nicola Del Vecchio, segretario generale della Cgil Massa Carrara, Andrea Figaia, segretario generale aggiunto Cisl Toscana Nord Ovest, e Franco Borghini della Uil Toscana –. Non tanto perché non ne sentiamo l’esigenza, quanto piuttosto perché abbiamo l’impressione che viste le modalità (tra l’altro in 5 minuti dovremmo affrontare il tema del presente e del futuro della sanità territoriale) alquanto singolari di convocazione, non ci troveremo a discutere con i soggetti competenti a dare delle risposte ma assisteremo al solito scambio di accuse reciproche che nulla hanno a che vedere con la tutela della salute e del lavoro dei cittadini del nostro territorio".

Un’assenza che fa rumore. I sindcati confederali spiegano le loro ragioni. "Abbiamo appreso solo dalla stampa che si terrà un consiglio comunale straordinario sul “presente e futuro prossimo della sanità territoriale”, al quale sono stati invitati, non sappiamo se a seguito di condivisione sulla data e sulle modalità organizzative, la Regione Toscana, l’azienda sanitaria e le organizzazioni sindacali di categoria del pubblico impiego. Nel ribadire che questi sono argomenti di carattere confederale e come tali devono riguardare le organizzazioni sindacali provinciali e non solo le categorie, rimaniamo stupiti di una tale modalità, trattandosi per giunta di un consiglio che risponde a una richiesta avanzata dai alcuni xonsiglieri il 3 ottobre 2023 (!!!) e che arriva con queste modalità solo a distanza di 17 mesi".

"Non avendo ricevuto alcuna convocazione ufficiale, ci domandiamo se gli altri soggetti siano stati opportunamente informati e se, vista la natura delle presenze, sia stata concordata questa data o sia semplicemente frutto di una comunicazione unilaterale. Se dovessimo limitarci ad analizzare come ci si è rivolti alle nostre organizzazioni sindacali – continua la nota di Cgil, Cisl e Uil – siamo portati a dubitarne e ci viene naturale chiederci quale sia la natura di una tale convocazione, se quella di aprire una discussione seria e alla presenza di tutti gli attori coinvolti o piuttosto l’ennesimo banco di scontro in vista delle prossime scadenze elettorali. Noi siamo tra coloro che ritengono necessario aprire una vera discussione nei modi e nelle sedi deputate, così come anche sottoscritto nel protocollo di contrattazione sociale territoriale con l’amministrazione. In questi mesi il nostro territorio è stato oggetto di varie problematiche legate alla sanità e al ritardo nella realizzazione delle opere pubbliche necessarie che ci hanno visto in prima fila nei confronti di Asl e amministrazioni nel sollecitare e monitorare l’andamento dei lavori. E’ grazie al nostro impegno e alla nostra forte contrarietà, manifestata a tutti i livelli, che lo scorso anno si è impedito la chiusura del distretto di via Bassa Tambura. Siamo anche noi preoccupati circa i ritardi a cui stiamo oggi assistendo in merito ai progetti del Pnrr, dove a livello nazionale solo meno del 9% è avviato, come ha denunciato il Sole 24 ore, e di conseguenza circa i problemi che sono stati comunicati al sindaco in merito ai ritardi di realizzazione da parte della ditta aggiudicatrice della Casa di comunità di Massa".