Il corteo funebre. Lacrime tra i tesori di Roma. “È stato un leader della fede”

La folla stipata dietro le transenne si commuove al passaggio del feretro. Applausi, cellulari in alto e c’è chi lancia rose. In tanti affacciati alle finestre

Apr 26, 2025 - 21:15
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Il corteo funebre. Lacrime tra i tesori di Roma. “È stato un leader della fede”

Roma, 26 aprile 2025 – Il segno di Francesco è in quella bara semplice di legno chiaro, la gente al passaggio si commuove, dopo il silenzio dell’attesa si sente gridare viva il Papa, qui in via Acciaioli, oltre il Tevere (sorvegliatissimo), che diventa un confine anche simbolico. Parte un lungo applauso, in sottofondo un suono di campane.

Il corteo funebre di Jorge Mario Bergoglio non procede a passo d’uomo, come era stato annunciato, e la gente resta un po’ spiazzata. Alzano tutti i telefonini per rendere eterno quel momento, ma c’è più commozione che curiosità. Ci sono dirette in tutte le lingue del mondo. Ci sono persone che hanno conquistato un posto in prima fila aspettando per ore, il servizio d’ordine fatica a contenere la folla oltre lo sbarramento, il nastro di plastica fa quel che può: “No signora non si può mettere lì, davanti all’ambulanza”.

Funerali di Papa Francesco a Roma
People gather along the road near the Colosseum as the coffin of Pope Francis is transported from Saint Peter's Basilica to Santa Maria Maggiore Basilica, during the funeral ceremony in Rome, Italy, 26 April 2025. Pope Francis passed away on Easter Monday, 21 April 2025, at the age of 88. ANSA/EMANUELE VALERI (funerali, esequie, messa, Colosseo)

Lo spiegamento di forze è imponente e impeccabile. Qualcuno era già sulla strada alle 4 del mattino. Sfilano le divise d’Italia, quelle dei grandi eventi (e dei disastri). In primo piano polizia, carabinieri, vigili del fuoco, Protezione civile, alpini e Croce Rossa.

In questo sabato si mescolano tanti popoli. Quello di Francesco arriva da ogni continente. Poi ci sono i turisti del ponte e i ragazzi del Giubileo degli adolescenti, rinviata la canonizzazione di Carlo Acutis che era prevista per oggi. Era arrivata in Italia proprio per quell’evento la coppia brasiliana di mezza età seduta per terra, come tanti. Marito e moglie hanno seguito la messa funebre sui telefonini. Lei dice di essere devota del 15enne, ’influencer di Dio’. Racconta di un’amica, di un bambino, di preghiere che sono state esaudite. Un tassista fa il paragone con Wojtyla, “però quello è stato tutto un altro funerale, quel giorno a Roma c’era davvero il mondo”.

Sono passate da poco le 12.30 quando il corteo papale supera il Tevere e inizia a sfilare verso Santa Maria Maggiore, scelta da papa Francesco come ultima dimora. Prima le auto delle autorità. La gente si affaccia alle finestre dei palazzi, chi sta all’ultimo piano riprende l’evento dall’alto.

Da corso Vittorio Emanuele a via del Plebiscito. C’è chi lancia rose, come quelle, bianche, che i bambini porteranno sull’altare della basilica, prima della tumulazione. Il corteo arriva a piazza Venezia, passa i Fori Imperiali e il Colosseo.

Gli scout da tutto il mondo – là una bandiera dell’Australia – sono meravigliose macchie di colore. Chiara Cassisi, 23 anni, di Palermo, accompagna i ragazzi più giovani al Giubileo degli adolescenti. “Un servizio per farli crescere, per cercare di trasmettere valori. Incontrare altri giovani, darci forza a vicenda, tra noi”.

L’ultimo viaggio di Francesco prosegue verso via Labicana e poi via Merulana. Là in fondo a sinistra ecco la casa scelta dal Santo Padre. Alle due del pomeriggio c’è ancora folla assiepata dietro le transenne davanti a Santa Maria Maggiore, si è già conclusa la tumulazione, che non era aperta al pubblico.

Ci sono le famiglie. Come quella di Luigi Porrino, parrucchiere di Pistoia, con moglie e figlioletto. “Siamo venuti a Roma per un fine settimana, abbiamo voluto essere qui per papa Francesco. Mi sono commosso al passaggio della bara. Difficile spiegare fino in fondo il perché. Penso alle sue parole, al desiderio di costruire ponti e non muri. Alla fine un leader è questo, chi riesce a portare la gente verso quello che crede”.