Il 15enne tedesco che ha sorpreso l’Italia: “Mi è bastato uno sguardo”. Quando un raccattapalle diventa eroe
Non è stato Musiala e nemmeno Kleindienst: il migliore in campo di Germania-Italia ha 15 anni e fa il raccattapalle. “Al momento dell’angolo con Kimmich ci siamo scambiati uno sguardo. Gli ho tirato il pallone al volo, e ha battuto rapidamente. Mia madre mi ha scritto: ‘Sei in TV!’ Ero scioccato”, ha dichiarato alla Bild. […] L'articolo Il 15enne tedesco che ha sorpreso l’Italia: “Mi è bastato uno sguardo”. Quando un raccattapalle diventa eroe proviene da Il Fatto Quotidiano.

Non è stato Musiala e nemmeno Kleindienst: il migliore in campo di Germania-Italia ha 15 anni e fa il raccattapalle. “Al momento dell’angolo con Kimmich ci siamo scambiati uno sguardo. Gli ho tirato il pallone al volo, e ha battuto rapidamente. Mia madre mi ha scritto: ‘Sei in TV!’ Ero scioccato”, ha dichiarato alla Bild. Nella gara di ritorno valida per i quarti di finale di Nations League (terminata 3-3, 5-4 totale in favore dei tedeschi), il giovanissimo ball boy del Westfalenstadion ha vissuto una notte da eroe stando semplicemente a bordo campo e servendo con astuzia e prontezza il pallone per il calcio d’angolo che ha portato al momentaneo 2-0 per i padroni di casa. Per una notte l’idolo dei tifosi non indossa i parastinchi e le scarpe con i tacchetti ma solo una pettorina. Così Noel Urbaniak ha colto di sorpresa Donnarumma e l’intera difesa italiana. Una “mossa” del genere però, l’avevamo già vista.
La Germania si congratula sui social e Kimmich gli regala il pallone
“Un gol di livello mondiale da parte di tutti e tre, raccattapalle compreso”. Così, il ct Nagelsmann si è voluto congratulare con il giovane al termine della gara. Scaltrezza e furbizia sono stati gli ingredienti che hanno permesso a Noel di diventare il 15enne più famoso della Germania. A fine gara la nazionale si è congratulata con il raccattapalle sui social, Kimmich gli ha regalato il pallone del match (ovviamente autografato) e il direttore sportivo Rudi Völler gli ha promesso un biglietto omaggio per la prossima partita in casa. Dal pallone lanciato in campo a quello firmato da custodire nella propria camera, il riassunto di una serata inimmaginabile.
Quando l’astuzia dei ball boy fa la differenza: i precedenti
Imparare dai migliori. Il passaggio vincente di Noel è solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno reso la figura del ball boy tanto fondamentale quanto determinante. I due esempi più celebri risalgono all’edizione della Champions League 2018/2019. Il primo, è stato un gesto apprezzato da José Mourinho: “Ha capito la partita, non si è limitato a guardare campo, tribune e luci. L’ha vissuta davvero molto bene, nel modo giusto. Avrei voluto invitarlo nello spogliatoio per i festeggiamenti post-partita, ma è scomparso”. L’allenatore portoghese ha fatto riferimento alla partita tra Tottenham e Olympiacos: con la formazione greca in vantaggio per 1-2, il giovane posizionato nei pressi della linea laterale aveva avuto l’opportunità di accelerare i tempi di gioco offrendo ad Aurier il pallone del pareggio proprio durante una rimessa. Risultato? Gol del momentaneo 2-2 e partita poi vinta in rimonta dagli inglesi per 4-2. Noel, però, avrà sicuramente preso spunto da uno dei gol più importanti nella storia del Liverpool. Nella pazza rimonta europea contro il Barcellona (da 0-3 a 4-3) l’assist di Alexander–Arnold per il gol del sorpasso di Origi è stato viziato dalla prontezza di un raccattapalle appostato dietro la bandierina. Passaggio geniale, difesa blaugrana colta alla sprovvista e rimonta completata.
Un gol molto simile a quello subito domenica sera dall’Italia. “Abbiamo visto che loro battevano questi calci d’angolo veloci e non bisognava girare le spalle”. Forse, Luciano Spalletti non aveva tenuto conto dell’arma segreta che – in pochissimi secondi e con una veloce rimessa in gioco – ha ridicolizzato la sua difesa. I precedenti insegnano. Intanto, Noel si regala una notte da main character, un ritorno a scuola da star e un assist in più al capitano della “sua” Germania.
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