Giornata di passione per i chip: pesano dazi e warning Nvidia

I dazi sui semiconduttori annunciati da Trump fanno temere un'impennata dei prezzi. E Nvidia rincara la dose annunciato oneri fino a 5,5 miliardi dalle licenze

Apr 16, 2025 - 15:27
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Giornata di passione per i chip: pesano dazi e warning Nvidia

La politica protezionistica di Trump e la minaccia di colpire con i dazi anche il settore dei semiconduttori ha scatenato pesanti vendite sul comparto, appesantendo il settore tecnologico e, a cascata, i mercati azionari europei. L’indice pan-europeo Stoxx 600 Technology cede oggi il 2,39%, portando la performance da inizio anno a -9,78%.

A peggiorare le cose sono arrivate indicazioni preoccupanti dai conti di ASML e, prima ancora, dalla big dei chip per l’intelligenza artificiale Nvidia, scivolata ieri sera nella seduta after hours della borsa americana.

Il profit warning di Nvidia

La big statunitense dei processori ha anticipato ieri sera che i risultati del primo trimestre includeranno fino a 5,5 miliardi di dollari di oneri, associati alle restrizioni imposte per la commercializzazione del chip per l’intelligenza artificiale H20. Costi che andranno a impattare sui conti del primo trimestre dell’anno fiscale 2026, che si concluderà il 27 aprile 2025.

Il 9 aprile scorso, il governo degli Stati Uniti aveva informato Nvidia che le sarebbe servita una licenza per l’esportazione dei circuiti integrati H20 e similari verso la Cina (inclusi Hong Kong e Macao) ed i paesi D:5, o verso società con sede legale o con società madre in tali paesi. Il successivo 14 aprile, l’amministrazione USA aveva anche informato la società che il requisito di licenza sarà in vigore a tempo indeterminato. Il governo USA ha ritenuto che “il requisito di licenza fronteggia il rischio che i prodotti interessati possano essere utilizzati o dirottati verso un supercomputer in Cina”.

Lo stesso obbligo di licenzia è richiesto per i chip MI308 di AMD.

La performance dei chip

Per questo motivo le azioni Nvidia stanno crollando oggi nella sessione pre-market  della borsa USA del 4,7%, mentre AMD perde il 6,6%. Nel settore chip scivolano anche Micron Technology e Broadcom con perdite del 3-4%. E l’olandese ASML perde ad Amsterdam il 4,9% dopo i risultati del 1° trimestre.

Conti di ASML soddisfano, ma preoccupa l’outlook

La europea dei semiconduttori ASML ha registrato un fatturato netto nel primo trimestre 2025 di 7,7 miliardi di euro (vs 9,3 miliardi nel quarto trimestre del 2024), margine lordo del 54,% (vs 51,7%) e utile netto di 2,4 miliardi di euro (vs 2,7 miliardi). I net bookings sono stati pari a 3,9 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi di euro EUV.

“Il nostro fatturato netto del primo trimestre è stato di 7,7 miliardi di euro, in linea con le nostre previsioni. Il margine lordo è stato del 54%, superiore alle previsioni”, ha dichiarato il CEO Christophe Fouquet, aggiungendo  “Le nostre conversazioni con i clienti confermano la nostra previsione che il 2025 e il 2026 saranno anni di crescita. Tuttavia, i recenti annunci tariffari hanno aumentato l’incertezza nel contesto macroeconomico e la situazione rimarrà dinamica per un certo periodo”.

ASML prevede un fatturato netto nel secondo trimestre del 2025 compreso tra 7,2 e 7,7 miliardi di euro e un margine lordo compreso tra il 50% e il 53%. Inoltre, continua a prevedere un fatturato netto nel 2025 compreso tra 30 e 35 miliardi di euro, con un margine lordo compreso tra il 51% e il 53%.