Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia: “Occorre valutare l’impatto dei prestiti SAFE sui conti, estendere Rrf oltre il 2026 e tenere conto delle esigenze per il prossimo Mff”
“La richiesta di prestiti tramite lo strumento Safe dovrebbe essere valutata attentamente, considerando l’impatto sulle finanze pubbliche. Per questo motivo sosteniamo l’esplorazione di ulteriori opzioni, tra cui l’utilizzo di fondi del settore privato e la possibilità di estendere il dispositivo per la ripresa e la resilienza oltre il 2026, per aumentare il margine di bilancio […] L'articolo Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia: “Occorre valutare l’impatto dei prestiti SAFE sui conti, estendere Rrf oltre il 2026 e tenere conto delle esigenze per il prossimo Mff” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

“La richiesta di prestiti tramite lo strumento Safe dovrebbe essere valutata attentamente, considerando l’impatto sulle finanze pubbliche. Per questo motivo sosteniamo l’esplorazione di ulteriori opzioni, tra cui l’utilizzo di fondi del settore privato e la possibilità di estendere il dispositivo per la ripresa e la resilienza oltre il 2026, per aumentare il margine di bilancio a disposizione degli Stati membri per rispondere all’esigenza di aumentare la spesa per la difesa”.
Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nell’intervento alla discussione sui prestiti Safe all’Ecofin, secondo quanto riferisce il Mef.
“Accogliamo con favore la proposta Safe della Commissione per il rafforzamento dell’industria europea della difesa”, ha dichiarato Giorgetti in merito al regolamento sui fondi Ue da 150 miliardi di euro per finanziare progetti congiunti nella difesa, parte del piano ReArm o ’Prontezza 2030’.
Per questo motivo, ha continuato Giorgetti, “sosteniamo l’esplorazione di ulteriori opzioni, tra cui l’utilizzo di fondi del settore privato e la possibilità di estendere il dispositivo per la ripresa e la resilienza oltre il 2026, per aumentare il margine di bilancio a disposizione degli Stati membri per rispondere all’esigenza di aumentare la spesa per la difesa”.
Secondo il ministro Giorgetti, “più in generale, riteniamo che la questione di una difesa condivisa e coordinata tra i Paesi europei meriti una risposta forte e strutturale e che nella discussione sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale dovremmo tenere debitamente conto delle mutate condizioni del panorama geopolitico”.
L’Italia, ha proseguito Giorgetti, considera “prioritaria la salvaguardia e il rafforzamento della base industriale europea della difesa. Allo stesso tempo, dobbiamo riconoscere l’attuale frammentazione derivante dai diversi approcci adottati dagli Stati membri in passato”.
Pertanto, sul Safe ha continuato, “il testo finale dovrebbe prevedere un approccio graduale per rimodellare la base industriale europea, evitando bruschi cambiamenti negli appalti che potrebbero portare a distorsioni significative nel settore, con potenziali gravi conseguenze economiche e finanziarie, in particolare per coloro che hanno maggiori probabilità di essere negativamente colpiti da criteri di ammissibilità eccessivamente restrittivi”, ha concluso.
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