Fuori dalla storia | L’analisi di Mattia Feltri

Mattia Feltri nel suo “Buongiorno” sulla Stampa ironizza sui politici e sugli elettori (in questo caso del M5S) che si innalzano sul piedistallo dell’etica ponendosi in qualche modo “fuori dalla storia”: “Poiché – scrive Feltri – sotto la mia casa romana transitano manifestazioni tre sabati sì e uno no, ho la fortuna di avere apprezzato […] L'articolo Fuori dalla storia | L’analisi di Mattia Feltri proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Apr 10, 2025 - 08:26
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Fuori dalla storia | L’analisi di Mattia Feltri

Mattia Feltri nel suo “Buongiorno” sulla Stampa ironizza sui politici e sugli elettori (in questo caso del M5S) che si innalzano sul piedistallo dell’etica ponendosi in qualche modo “fuori dalla storia”:

“Poiché – scrive Feltri – sotto la mia casa romana transitano manifestazioni tre sabati sì e uno no, ho la fortuna di avere apprezzato l’intera casistica degli slogan prodotti dall’uomo che protesta. E ci sono voluti due decenni perché potessi proclamare di avere ascoltato lo slogan più cretino di sempre, nella solida previsione che nessun altro slogan cretino potrà mai essere altrettanto cretino, e nonostante la fisiologica cretineria degli slogan da corteo.”

“È stato pronunciato sabato nella manifestazione promossa da Giuseppe Conte e dal Movimento Cinque Stelle, accompagnati dal grosso del resto della sinistra, contro le ipotesi di riarmo europeo e di sostegno militare all’Ucraina invasa da Putin.”

“Eccolo qui: ‘Fuori la guerra dalla storia’. Dopo tanti anni, il popolo di Beppe Grillo è diventato il popolo di Giuseppe Conte, ma ancora non ha imparato dalle proprie minchiate, e continua a riproporsi obiettivi di portata evangelica.”

“Un politico di media levatura e un elettore di qualche maturità dovrebbero partire dal presupposto che l’unico modo di affrontare un problema è sapere di non poterlo risolvere. È impossibile abolire la povertà, impossibile cancellare la corruzione, impossibile raggiungere l’uguaglianza.”

“Quando lo si è capito, di solito entro il ginnasio, nel caso dei Cinque Stelle entro la scorsa legislatura (ce lo si augurava), si è già compiuto il primo passo per avere un po’ meno di povertà, un po’ meno di corruzione, un po’ più di uguaglianza.” “Buttare la guerra fuori dalla storia – conclude – può essere soltanto l’obiettivo di chi fuori dalla storia ci ha piantato le tende: lì vien facile bearsi della propria rettitudine”.

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