Ferrari non sa attivare le gomme nelle Fp2 del Bahrain

La seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Bahrain sarà quella più rappresentativa di tutto il weekend. L’orario sarà infatti quello della gara di domenica, con temperatura d’aria e asfalto più basse rispetto al caldo torrido visto nelle FP1 e che molto probabilmente avremo anche domani nelle FP3. Dopo una mezza sessione fatta […]

Apr 11, 2025 - 18:22
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Ferrari non sa attivare le gomme nelle Fp2 del Bahrain

La seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Bahrain sarà quella più rappresentativa di tutto il weekend. L’orario sarà infatti quello della gara di domenica, con temperatura d’aria e asfalto più basse rispetto al caldo torrido visto nelle FP1 e che molto probabilmente avremo anche domani nelle FP3. Dopo una mezza sessione fatta di rookie, finalmente vedremo tutti i piloti titolari in pista, compreso Charles Leclerc sulla Ferrari SF-25.

Cos’è successo nelle FP1, Beganovic al posto di Charles

La prima sessione di prove libere in Bahrain si è aperta con il debutto del nuovo fondo vettura montato sulla SF-25 di Lewis Hamilton, l’unico titolare Ferrari in pista, affiancato dal giovane Dino Beganovic, sostituto di Leclerc. La Scuderia ha scelto di effettuare test comparativi tra la nuova e la vecchia specifica, con i primi giri effettuati su gomme Hard. Hamilton ha manifestato subito sensazioni negative, evidenziando via radio una mancanza di grip e difficoltà di inserimento, in parte attribuite alla condizione generale della pista, ancora sporca.

Nonostante la situazione complicata, il britannico è riuscito a trovare miglior feeling in curva 13 rispetto ai test invernali, segnale che qualche passo avanti c’è stato. La Ferrari ha colto l’occasione per simulare diversi carichi di carburante, cercando di raccogliere dati utili anche sul passo gara. Dopo un intervento tecnico sulla monoposto di Hamilton, entrambi i piloti sono tornati in pista con la nuova specifica di fondo, ma il comportamento della vettura è rimasto scorbutico, con evidente sottosterzo in uscita di curva e problemi in frenata, specialmente in curva 1.

Ferrari Hamilton
Dino Beganovic scende in pista per la prima volta con la Ferrari nelle prove libere del Gran Premio del Bahrain 2025

Nel finale di sessione le due Ferrari hanno montato le Soft per ottenere riscontri con più aderenza. Il comportamento nervoso della SF-25 è rimasto evidente, con continue correzioni richieste al volante da parte di Hamilton. Il team, attraverso continui suggerimenti via radio, ha cercato di ottimizzare l’assetto curva per curva, ma le gomme erano ormai deteriorate. In generale, la sessione si è rivelata un test estensivo per raccogliere dati e verificare i limiti della vettura con le nuove componenti. Anche Beganovic, nella seconda parte delle FP1, ha provato il nuovo fondo.

Nella giornata di ieri, Lewis si è comunque mostrato ottimista sul potenziale del nuovo fondo, convinto che possa migliorare la stabilità e la prevedibilità della SF-25, avvicinando la Ferrari alle prestazioni della McLaren. Il lavoro al simulatore, svolto anche da Antonio Giovinazzi, sarà fondamentale per interpretare al meglio i dati. La squadra resta fiduciosa in vista della seconda sessione, quando in pista tornerà anche Leclerc. Con temperature più basse e pista più gommata, sarà possibile capire se davvero l’upgrade può rappresentare il primo vero passo avanti della stagione.

Primi giri FP2: posteriore instabile

Entrambi i piloti Ferrari scendono in pista all’inizio delle FP2, montando subito le gomme Medium, non utilizzate nella sessione mattutina. Fin dai primi giri si percepisce una vettura più bilanciata e con un’aderenza decisamente migliorata, anche se qualche sbavatura in uscita di curva tradisce ancora un po’ di sovrasterzo. Interessante il comportamento in curva 11: l’inserimento è preciso e il cordolo viene sfruttato meglio rispetto ai test pre-stagionali, segnale di un assetto più efficace.

Ferrari Hamilton
Frederic Vasseur osserva il lavoro nel garage della Ferrari

Hamilton rientra ai box dopo il primo stint, mentre Leclerc prosegue per approfondire il comportamento della vettura. Gli viene chiesto di anticipare l’accelerazione in curva 11 e di modificare l’approccio in staccata su curva 1 e 4, concentrandosi su una maggiore pressione iniziale al pedale del freno. Viene anche spostato il brake balance leggermente verso l’anteriore, per correggere un leggero bloccaggio del retrotreno che si era manifestato nei giri precedenti.

Hamilton torna in pista con le gomme Soft, ma nel primo giro di lancio un errore rovina un potenziale ottimo tempo. Nel secondo tentativo mostra miglioramenti: curva 1 è ben gestita, ma in uscita di curva 4 la vettura perde un po’ di aderenza. Il posteriore appare instabile, con segni di rotazione eccessiva. Anche nello snake è costretto a parzializzare l’acceleratore per mantenere il controllo. Il feeling resta altalenante, segno che l’assetto non è ancora perfetto.

Nei dettagli del giro, Hamilton prende bene l’apice di curva 1 e trova una buona trazione. In curva 4 gestisce il sottosterzo, mentre nello snake continua a dover sollevare il piede. Curva 8 richiede un controllo a centro curva, e sebbene la 10 sia discreta, il punto di corda non è centrato alla perfezione. La 11 mostra ancora segni di sottosterzo, mentre la 13 appare finalmente più pulita, un segnale incoraggiante in vista delle simulazioni passo gara.

McLaren vola con Norris, SF-25 ancora imperfetta

Passando all’analisi dei dati di Leclerc, emerge come la temperatura degli pneumatici aumenti sensibilmente durante il giro. Si parte da valori quasi neutri all’anteriore e posteriore, ma già in curva 4 si osserva un incremento di 6 gradi al posteriore, che arriva fino a +15 alla curva 13. Questo surriscaldamento, specialmente sull’asse posteriore, rischia di compromettere il grip nelle fasi finali del giro, soprattutto in trazione.

Ferrari Hamilton
Lewis Hamilton impegnato durante le prove libere del Gran Premio del Bahrain 2025

Dal punto di vista dell’handling, Leclerc mostra progressi: curva 1 resta complicata in ingresso, ma la rotazione alla 4 migliora sensibilmente. In curva 10 si vede una buona trazione, mentre nel terzo settore la gestione del sovrasterzo è più efficace. Il problema si presenta di nuovo in curva 14, dove il retrotreno si scompone a centro curva. Dopo una sosta ai box, i due piloti iniziano la simulazione passo gara: Hamilton con gomme Soft, Leclerc con Medium, confermando un bilanciamento simile ma ancora da perfezionare.

Parlare del passo gara è sempre complesso, soprattutto senza conoscere i carichi di benzina e tenendo conto delle mescole diverse utilizzate dai piloti. La McLaren di Piastri, su gomma hard e autore del giro più veloce delle FP2, mostra alcuni problemi di trazione, con il posteriore che tende a slittare in uscita di curva. Leclerc, pur senza un confronto diretto sulle stesse gomme, sembra avere un ritmo leggermente inferiore. La sua trazione però appare solida e la gestione del degrado termico degli pneumatici piuttosto efficace.

Norris però sembra essere su un altro pianeta, avendo effettuato la simulazione gara con le soft e mantenendo un passo costante. La sensazione è che la MCL39 sia su un altro pianeta rispetto alla concorrenza, non solo Ferrari quindi, ma anche Mercedes e Red Bull, con lo stesso Verstappen in difficoltà e parecchio lontano dai primi.

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari