Ferrari nel mirino: “ Hamilton scelta di marketing, non di performance ”

La scelta della Ferrari di ingaggiare Lewis Hamilton per la stagione 2025 continua a far discutere. Secondo l’opinione dell’esperto di Formula 1 Peter Windsor, la decisione presa dalla scuderia di Maranello non sarebbe stata dettata da motivazioni puramente sportive, bensì da una strategia legata principalmente al marketing e all’immagine globale del brand. Windsor, ex team manager e oggi analista, ha espresso la sua perplessità sul fatto che la Ferrari abbia deciso di sacrificare Carlos Sainz, un pilota che a suo […] The post Ferrari nel mirino: “ Hamilton scelta di marketing, non di performance ” appeared first on F1 News - Notizie Formula 1, Auto e Motorsport.

Apr 9, 2025 - 18:31
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Ferrari nel mirino: “ Hamilton scelta di marketing, non di performance ”

La scelta della Ferrari di ingaggiare Lewis Hamilton per la stagione 2025 continua a far discutere.

Secondo l’opinione dell’esperto di Formula 1 Peter Windsor, la decisione presa dalla scuderia di Maranello non sarebbe stata dettata da motivazioni puramente sportive, bensì da una strategia legata principalmente al marketing e all’immagine globale del brand.

Windsor, ex team manager e oggi analista, ha espresso la sua perplessità sul fatto che la Ferrari abbia deciso di sacrificare Carlos Sainz, un pilota che a suo avviso sta offrendo prestazioni solide e costanti, per fare spazio a un campione come Hamilton, che però si trova ormai nella fase finale della sua carriera.

Secondo Windsor, se Sainz avesse avuto a disposizione la stessa monoposto di Hamilton, sarebbe stato probabilmente più efficace. Attualmente, infatti, la Ferrari non sembra ancora in grado di competere per il titolo mondiale, e Charles Leclerc sta riuscendo a estrarre il massimo dalla vettura, ottenendo risultati migliori del sette volte campione del mondo.

Hamilton Ferrari F1
Hamilton Ferrari F1 foto credits Media Ferrari

Hamilton, che compirà 40 anni nel 2025, sembra affrontare ogni fine settimana di gara con un approccio più riflessivo e cauto, forse segno del tempo che passa o di una fase diversa del suo percorso professionale. Questo atteggiamento, seppur comprensibile, potrebbe incidere sulle sue prestazioni complessive in pista, soprattutto in un ambiente altamente competitivo come quello della Formula 1.

Le parole di Windsor alimentano così un dibattito che è destinato a proseguire nei prossimi mesi: la Ferrari ha davvero fatto la scelta giusta puntando su Hamilton, o si è lasciata guidare più dal prestigio del nome che dalla pura competitività?

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