Federica Pellegrini: “L’Italia è un paese patriarcale. Più è forte la rivoluzione femminile e più cresce la corrente apposta”
La campionessa di nuoto è entrata nel CdA della Fondazione dedicata a Giulia Cecchettin L'articolo Federica Pellegrini: “L’Italia è un paese patriarcale. Più è forte la rivoluzione femminile e più cresce la corrente apposta” proviene da Il Fatto Quotidiano.

“La famiglia è la mia più grande fortuna. Forse non avrei retto così a lungo senza i miei genitori a coprirmi le spalle. Fin da piccola mi hanno trasmesso la passione per lo sport e lo spirito di sacrificio: mia madre si svegliava alle 5.30 per portarmi in piscina, poi a scuola e di nuovo in piscina. Hanno creduto in me senza l’ossessione di farmi diventare per forza una campionessa”. Federica Pellegrini si è raccontata alla Gazzetta dello Sport svelando diversi aspetti della sua vita privata: dai problemi alimentari alle crisi di panico, passando per la nascita di sua figlia. Ma la campionessa olimpica ha ricordato anche come il nuoto l’abbia salvata più volte: “Dopo la morte del mio mentore Alberto Castagnetti volevo smettere, la passione per il nuoto mi ha riportata in acqua. Anche perché lui avrebbe voluto così. Fino all’ultimo 200 stile libero a Tokyo 2021, il mio sport ha avuto la priorità su tutto: amici, uomini, divertimenti. Ne ero proprio innamorata. E lo sono ancora”.
La condizione femminile è un’altra tematica a lei molto cara. L’ex nuotatrice è infatti nel CdA della Fondazione dedicata a Giulia Cecchettin: “L’Italia è ancora un Paese patriarcale. Questo non significa che tutti gli uomini abbiano quel retaggio culturale, ma non si può sorvolare sui femminicidi come quello di Giulia o sul fatto che esista un problema di linguaggio. La violenza di genere sta anche nelle battute da spogliatoio. Oggi stiamo vivendo una grande rivoluzione al femminile, ma più è forte più cresce anche la corrente opposta. Però non faremo un passo indietro”.
Tra gli altri argomenti che l’hanno toccata nel corso della sua vita, la lotta alla bulimia e alla dismorfia: “Vivere sotto i riflettori durante l’adolescenza non è stato facile. Soprattutto stando in costume 24 ore su 24. Vedevo il mio corpo cambiare e non mi riconoscevo più. Credevo che auto-sabotarmi fosse la soluzione. Poi ho capito che stavo compromettendo anche le mie prestazioni, e quello è stato il mio campanello d’allarme”. Già, perché Federica Pellegrini si è messa in mostra fin da quando aveva 15 anni con la qualificazione alle Olimpiadi di Atene 2004: “Non pensavo potesse succedere. L’argento è stato un bivio, nessuno di noi era pronto a quell’impatto: interviste, sponsor, manager. Poi i tanti momenti difficili. Ora che sono mamma, se mia figlia dovesse attraversare queste porte dell’inferno, mi chiedo se riuscirei ad affrontare tutto con la stessa lucidità e fermezza che hanno avuto i miei genitori”.
Federica Pellegrini è infatti diventata madre il 3 gennaio 2024. Il padre della bambina è il suo ex allenatore e poi futuro marito Matteo Giunta: “A Verona lo nascondevo nel bagagliaio per sfuggire ai paparazzi appostati fuori dalla piscina. Siamo stati bravi e sempre professionali. Lui anche troppo, finché non è stato sicuro che potesse essere una cosa seria, se l’è tirata tantissimo”.
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