F1, Yuki Tsunoda: “Sarà una grande sfida, è un sogno correre in Giappone”
Dopo il Gran Premio della Cina, la F1 non si ferma ed è pronta ad affrontare un nuovo weekend di gara. Sarà il Giappone la sede del prossimo Gran Premio che metterà alla prova i piloti sul circuito storico di Suzuka. Lando Norris è chiamato a riconfermarsi, con la sua McLaren, leader della classifica piloti, […]

Dopo il Gran Premio della Cina, la F1 non si ferma ed è pronta ad affrontare un nuovo weekend di gara. Sarà il Giappone la sede del prossimo Gran Premio che metterà alla prova i piloti sul circuito storico di Suzuka. Lando Norris è chiamato a riconfermarsi, con la sua McLaren, leader della classifica piloti, dopo il secondo posto della gara cinese.
Tante le novità che le squadre sperimenteranno in questo weekend, non solo nuovi aggiornamenti sulle macchine, come proposto dalla Ferrari, ma anche sostituzioni di piloti. È il caso della Red Bull che, già al termine del Gran Premio della Cina, aveva deciso di operare un cambio del suo secondo pilota. Liam Lawson non ha soddisfatto le aspettative previste e la scuderia di Milton Keynes lo ha prontamente sostituito con Yuki Tsunoda.
Il pilota giapponese ha disputato i due Gran Premi iniziali con l’Alpha Tauri, ottenendo solo 3 punti. Ora dovrà affrontare una sfida più grande, guidando la Red Bull a fianco di Max Verstappen. Il nipponico, in vista della gara in casa, ha dichiarato nella conferenza stampa piloti: “Il sogno che avevo fin da piccolo di guidare una macchina F1 in Giappone si è realizzato. Da giapponese, sono realmente onorato di partecipare a questo grande evento”.
“Sarà sicuramente una sfida e non sarà facile come la gente pensa, ho poco tempo per adattarmi alla macchina, ma darò il meglio di me per raggiungere il Q3 e magari fare qualche punto. Devo riuscire a stare molto vicino a Max, lui ci guiderà ad un risultato positivo per il team. Ho provato la macchina al simulatore, non mi è apparsa difficile da guidare ma solo dopo la FP1 capirò se dovrò cambiare qualcosa”, ha poi concluso Tsunoda.