F1 | “Una cacca piuttosto costosa” Russell difende Sainz dopo la multa FIA
Russell difende Sainz dopo la multa della FIA arrivata al termine del GP di Suzuka: “A volte, anche trovare un bagno è una sfida” Il fine settimana del Gran Premio del Giappone ha lasciato strascichi anche fuori dalla pista. Carlos Sainz è stato multato di ... Leggi tutto L'articolo F1 | “Una cacca piuttosto costosa” Russell difende Sainz dopo la multa FIA proviene da F1ingenerale.

Russell difende Sainz dopo la multa della FIA arrivata al termine del GP di Suzuka: “A volte, anche trovare un bagno è una sfida”
Il fine settimana del Gran Premio del Giappone ha lasciato strascichi anche fuori dalla pista. Carlos Sainz è stato multato di €20.000 (di cui metà con sospensione) dalla FIA per non aver partecipato puntualmente all’esecuzione dell’inno nazionale giapponese sulla griglia di partenza e George Russell ha commentato l’accaduto. Un’assenza giustificata da un malessere improvviso, ma che non ha evitato l’intervento dei commissari FIA.
A difendere Sainz, dunque, è intervenuto Russell, pilota Mercedes e direttore della Grand Prix Drivers’ Association, che ha spiegato nel dettaglio le difficoltà logistiche vissute dai piloti nei minuti precedenti alla partenza.
“Un pit-stop in bagno può costare caro” il commento di Russell
“Capisco perfettamente quanto sia importante la cerimonia dell’inno, ma non è così semplice per noi essere lì in tempo. Spesso siamo costretti a correre in bagno, e non sempre ce n’è uno disponibile. Tra interviste last minute e il traffico sulla griglia, arrivare puntuali non è così scontato.”
Russell ha poi ironizzato sull’episodio di Sainz, definendolo “una cacca molto costosa” e ha aggiunto: “Ne parliamo da sei mesi, ma sembra che non serva a nulla. Tutti i piloti si fidano di Stefano Domenicali, ma serve collaborazione. Non possiamo continuare a combattere su questi temi.”
Sainz: “Ho sbagliato, ma dieci secondi non valgono 10.000 euro”
Dal canto suo, lo stesso Sainz ha affrontato la questione durante la conferenza stampa in Bahrain, ammettendo l’errore ma criticando l’entità della sanzione:
“Sono il primo a credere nella puntualità e nel rispetto, specialmente per un inno nazionale. Ma ero in ritardo di cinque secondi. Cinque secondi per una multa di €10.000? Per me è fuori discussione. Spero almeno che quei soldi vadano in beneficenza. Se qualcuno mi dice dove finiscono, magari mi fa piacere saperlo.”
Il pilota Ferrari, senza troppi filtri, ha chiuso con un eloquente: “Shit happens”, ironizzando sull’accaduto ma rischiando un’ulteriore sanzione per linguaggio inappropriato.
Tra richieste di maggiore buon senso e l’auspicio di dialogo tra FIA, piloti e organizzatori, il tema delle multe per ritardi e comportamenti verbali è ormai diventato ricorrente. E mentre l’attenzione resta giustamente sulla sicurezza e sul rispetto del protocollo, cresce anche il bisogno di rivedere la proporzionalità di certe sanzioni.
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